La fumaria (F. officinalis) è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Papaveraceae. È presente ovunque nel nostro Paese, e cresce spontanea nei prati, negli orti, ai margini delle strade, dalla pianura alla collina, prediligendo i terreni con una buona dotazione di sostanza organica. In genere, è considerata una pianta infestante, ma in realtà è ricca di principi attivi e proprietà benefiche che vengono sfruttate in ambito fitoterapico.
In quest’articolo conosciamo le caratteristiche botaniche della fumaria, le proprietà, gli usi e le precauzioni nella sua assunzione.
Origine del nome fumaria
Il nome generico Fumaria deriva dal termine latino fúmus= fumo, secondo alcuni in riferimento all’aspetto nebuloso, per l’appunto simile al fumo, delle foglie. Secondo altri autori, il nome richiama il fumo irritante che la pianta emette quando viene bruciata.
Nomi regionali
Questa pianta in Italia vanta numerose nomenclature regionali, a dimostrazione della sua diffusione e degli antichi usi officinali. In Liguria la fumaria è chiamata cantagalleti o scimisternu, in Piemonte cresta d’gall, in Lombardia fom o foensteren, in Veneto carabinazzi, in Emilia fumaeria o fumareina, in Toscana erba calderugia o fumo di terra, nel Lazio fumastrello, in Abruzzo fumijieira, in Campania fumosa, in Puglia capraggine o sangue di cristo, in Sicilia erva acitina o fumu di terra, in Sardegna fumisteri, arrubis o cambiruja.
Caratteristiche botaniche della Fumaria officinalis
La Fumaria officinalisè una pianta erbacea con ciclo annuale, che presenta un fusto principale sdraiato o ascendente. È lungo in media dai 20 ai 30 cm, ma può arrivare anche fino a 70. È ramificato e spesso soffuso di color porpora.
Foglie
Le foglie della fumaria, di aspetto glauco per la presenza di uno strato ceroso, sono glabre e hanno un lungo picciolo. La lamina fogliare è due-tre pennatosetta, i lobi sono oblungo-lineari e acuti all’apice. Il colore varia dal verde-grigiastro al porporino scuro<.
Fiori
Le infiorescenze della fumaria sono dei racemi terminali e opposti alle foglie. Questi racemi sono densi durante la fioritura, ma si allungano e divengono radi durante la successiva fruttificazione. I fiori della fumaria sono molto irregolari. Hanno due sepali di forma variabile da tondeggiante a ovale-lanceolata. I petali sono 4, dei quali i 2 più interni sono oblunghi e saldati fra loro all’apice, quello esterno superiore è fornito posteriormente di uno sperone, mentre quello inferiore è di tipo semplice. Il loro colore è rosa o porporino, bianco nella specie Fumaria capreolata. La fioritura avviene in primavera.
Frutti
Il frutto è un achenio sferico un po’ compresso nella parte superiore, con superficie verde e rugosa, al cui interno è custodito un unico seme.
Raccolta e conservazione
Della pianta di fumaria si usa la parte aerea, che va recisa a inizio fioritura, di solito nei mesi di marzo e aprile. Non bisogna tagliare troppo vicino alla terra, in modo da evitare la parte basale in parte lignificata. Una volta raccolta, la si monda dalle parti rovinate e dalle foglie secche. Le piante così raccolte si essiccano con delicatezza in strati sottili all’ombra, rigirandole spesso. Si conservano bene in recipienti di vetro o ceramica.
Principi attivi della fumaria
La fumaria officinale è una pianta ricca di principi attivi. Tra questi evidenziamo gli alcaloidi: fumarina (o protopina), fumoficinalina, sinactina, coridamina, fumarosina, sanguinarina, criptopina, stilopina; vi sono poi i flavonoidi: rutina, isoquercitina, kampferolo; infine gli acidi organici: acido fumarico, acido protocatechico, acido caffeico, acido clorogenico, acido citrico, acido malico e glicolico.
Proprietà e usi della fumaria
La fumaria ha soprattutto proprietà depurative dell’organismo. In passato ha avuto un impiego clinico vastissimo come rimedio naturale delle più svariate forme morbose, ma è stata usata soprattutto come lassativo, stimolante della secrezione biliare, protettore della vista. Oggi è usata come coleretico, epatoprotettore e antispastico. È indicata in presenza di dispepsie biliari, difficoltà digestive, stitichezza, pesantezza postprandiale, meteorismo e alitosi. Si trova in vendita in erboristeria o in altri negozi specializzati in diverse formulazione, come erba secca per infusi, integratore e tintura madre in soluzione idroalcolica.
Precauzioni
Talvolta alla fumaria sono state attribuite proprietà in antitesi tra loro. Infatti i suoi principi attivi, in particolare gli alcaloidi, invertono la loro attività in relazione al dosaggio e alla durata del trattamento. Specialmente sull’apparato circolatorio e respiratorio, si manifestano azioni contrastanti: basse dosi li stimolano, mentre dosi più elevate li deprimono. Questo fenomeno è più evidente sulla pressione sanguigna. Per le particolari caratteristiche appena evidenziate, la fumaria e i suoi estratti devono essere usati sotto controllo medico. Da evitare in ogni caso l’uso in gravidanza e allattamento.