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In questo articolo vogliamo dedicarci a una curiosità del mondo delle piante, ossia: la rosa di Gerico (o rosa di Jericho). Una cosa che non tutti sanno è che esistono due piante conosciute con questo nome, una vera e una falsa. Data la vasta disinformazione presente in rete su questo argomento, abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza. In questo articolo, dunque, identifichiamo e spieghiamo le caratteristiche e le differenze di queste due piante. Inoltre, utilizzando la falsa rosa di Gerico (quella che si trova in commercio, tanto per intenderci), abbiamo realizzato una piccola prova in merito al suo comportamento in determinate condizioni. Caratteristica particolare della pianta è infatti la “resurrezione dopo la morte”.
Per mostrarvi questo strano evento abbiamo realizzato un servizio fotografico, che crediamo troverete molto interessante.
La vera rosa di Gerico, le caratteristiche

La rosa di Gerico-Anastatica hierochuntica
La vera rosa di Gerico, Anastatica hierochuntica, è una pianta nativa del Medio Oriente. È l’unica specie del genere Anastatica della numerosa famiglia delle Brassicaceae. È conosciuta storicamente come pianta della resurrezione. La radice del suo nome anastasis-revivescienza richiama proprio le caratteristiche della pianta. Questa, infatti, muore con la stagione secca e rinasce con le prime piogge. Proprio per questo motivo è molto diffusa nelle aree desertiche del Nord-Africa e del Medio-Oriente, in paesi aridi come Siria, Egitto, Arabia. La vera rosa di Gerico è una pianta molto piccola con una radice unica lunga fino a 20 cm. Dalla radice partono molti rami, tutti rasenti il terreno. La pianta ha pochissime foglie, di piccole dimensioni e di colore grigiastro. All’interno della pianta sono custoditi i minuscoli fiori, dai quali nascono i semi.
Il ciclo vitale della rosa di Gerico
Il ciclo vitale annuale di una rosa di Gerico si conclude alla fine della stagione della piogge. Con la siccità, infatti, la pianta si disidrata e ripiega i suoi rami in una massa sferoidale compatta. In questo modo i semi sono protetti e non si disperdono nei lunghi viaggi che la pianta compie trasportata dal vento, che con la sua forza la estirpa dal terreno. I suoi semi sono dormienti e riescono a rimanere vitali per molti anni. Non appena la pianta entra in contatto con l’acqua avviene l’apertura dei rami e la dispersione dei semi grazie all’azione della pioggia battente. Questi riescono a germogliare nel giro di poche ore, dando vita alle nuove rose di Gerico. È in questo senso che si può parlare di resurrezione della pianta. Come detto, la rosa di Gerico ha un ciclo annuale. All’inizio della stagione secca muore, e si riapre se bagnata dalla pioggia solo per consentire di disperdere i semi e generare nuove piante. Nel video che inseriamo di seguito è possibile osservare proprio questo interessante processo in time lapse. Davvero affascinante vedere come la pianta rinasca e generi nuova vita dallo stato di essiccazione in cui si trova (guarda il video).
La leggenda della rosa di Gerico
La leggenda della rosa di Gerico nasce probabilmente grazie a una citazione biblica. Più nello specifico si tratta di un passo dell’Ecclesiastico (24, 18), nell’Elogio della sapienza: “… quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantario rosae in Iericho…” ossia: “… come una palma di Engaddi, come le piante di rose a Gerico…” Da qui nasce il mito, ma anche la confusione. Le rose a cui si fa riferimento in questo passo, infatti, indicano probabilmente la rosa comune. La vera rosa di Gerico fu portata in Europa dai crociati. Già nelle terre d’origine a questa pianta venivano attribuite proprietà terapeutiche, inerenti la sfera sessuale femminile. La pianta, inoltre, ha in generale un forte legame con le credenze religiose. Come scrive Alessandra Gasparroni, nel suo libro intitolato La Rosa di Gerico – Tratti di un’indagine fito-magico-religiosa dalla tradizione ai nuovi contesti: “il vegetale che in Europa assume con maggior vigore valenze magiche, si inserisce qui in un contesto di tradizione cristiana che associava sant’Anna madre di Maria alle donne partorienti”. In alcune zone, in effetti, è uso popolare portare le rose di Gerico secche nelle case delle partorienti credendo che la loro “miracolosa” apertura possa, per magia, facilitare il parto.
Le leggende sulla falsa rosa di Gerico
Oggi, erroneamente, per fini commerciali, viene spacciata per rosa di Gerico non l’originale Anastatica hierochuntica, ma un’altra pianta: la Selaginella lepidophylla. Sono diversi i siti internet che forse per superficialità, forse per facile profitto, commettono (volontariamente o meno) questo errore. Anche a questa seconda pianta si associano alcune storie, sempre legate alla religione e, in particolare, alla Madonna. Si tratta però di racconti che sembrano quasi creati a tavolino (magari proprio per fini commerciali) e non hanno riscontri bibliografici ufficiali. Una delle leggende più in voga è che la Madonna rese la pianta immortale perché grazie ad essa si dissetò sulla via di Nazareth. Certo, si potrebbe obiettare che la falsa rosa di Gerico è originaria del deserto del Messico…
La falsa rosa di Gerico, cos’è realmente?

La falsa rosa di gerico
La falsa rosa di Gerico, la Selaginella lepidophylla, nasce nel deserto (da non confondere con la rosa del deserto). È originaria di Chihuahua, tra gli Stati Uniti e il Messico, e fa parte della famiglia delle Selaginaceae. Anche questa pianta è conosciuta come pianta della resurrezione, o, nei paesi anglosassoni, “resurrection fern”, felce della resurrezione. Più che una rosa, possiamo definirla una felce che si è adattata alla vita del deserto. Riesce difatti a sopravvivere a condizioni di siccità prolungata. Nel periodo secco la pianta si chiude in una sorta di riccio, ed entra in un periodo di dormienza. Quando poi ritrova il contatto con l’acqua, si ravviva, riacquista i suoi liquidi e ricompone la clorofilla ridiventando verde. Le leggende associate a questa pianta si mischiano a quelle della vera rosa di Gerico. L’equivoco, probabilmente, nasce per esigenze commerciali, legate alla sua diffusione. La pianta, infatti, molto spesso viene acquistata per soddisfare una curiosità, cioè osservare il meccanismo (ad ogni modo sorprendente) della sua “resurrezione”. Noi, per mostrarvelo, ne abbiamo fatto un breve reportage fotografico che vi illustriamo di seguito.
L’apertura della falsa rosa di Gerico
La falsa rosa di Gerico viene venduta secca, quindi chiusa. Basta riporla in un piatto leggermente concavo ed aggiungere un po’ d’acqua. Per avere un’apertura completa, è bene che durante questa operazione la pianta sia esposta alla luce, ma non ai raggi diretti del sole. Dopo pochissimi minuti dal contatto con l’acqua inizia il suo processo di reidratazione. Poco dopo i primi rametti iniziano ad allargarsi. Questo processo continua con una certa velocità e dopo circa mezz’ora la falsa rosa di Gerico è già quasi del tutto aperta. Dopo qualche ora la pianta è completamente aperta ed inizia ad assumere un colore più vivo. Fatto questo, resterà aperta finché avrà acqua a sua disposizione.
- La falsa rosa di gerico chiusa
- Prima apertura dei rametti
- Apertura dopo 10 minuti
- Apertura dopo 30 minuti
- Apertura completa
Informazioni aggiuntive
La sequenza fotografica dimostra le elevate capacità della falsa rosa di Gerico di rigenerarsi al semplice contatto con l’acqua. L’operazione di apertura e chiusura, però, non si può ripetere all’infinito. Dopo un certo numero di volte la pianta non risorgerà più. Se cresciuta nel terreno, invece, la sua crescita avverrà in maniera più equilibrata. Consigliamo, quindi, per piantarla, un mix di terreno composto da torba, muschio e sfagno, triturati e mescolati in parti uguali. Il mix dovrà assicurare un buon drenaggio, che riesca a tenere sempre un certo livello di umidità. Ovviamente senza ristagni, in modo da evitare l’insorgere di muffe, problematica molto frequente in questa pianta. È possibile moltiplicare questa pianta per talea, nel periodo primaverile, staccando la parte con attaccata la radice. Questa andrà interrata ad un cm di profondità. Il mix di terreno da utilizzare è uguale a quello della pianta adulta.
Acquistare la falsa rosa di Gerico

La falsa rosa di gerico cresciuta nella terra
Se volete acquistare in rete la falsa rosa di Gerico (ovviamente con la consapevolezza che non si tratta della vera rosa di Gerico) la potete trovare qui. È una pianta molto originale e quando, da completamente secca, si aprirà e riprenderà vita davanti ai vostri occhi stenterete a crederci.
3 commenti
Molto bello il vostro articolo, almeno un po’ di chiarezza sulle due piante. Però non avete parlato della coltivazione della vera rosa del deserto, la anastatica. Io posseggo quella e non so proprio come curarla al meglio.
Se potete dare qualche consiglio. Grazie
Non richiede grandi cure. E’ una pianta che sopravvive in terreni molto secchi o addirittura quasi completamente aridi, per cui…
Grazie della risposta ma non mi sono spiegata bene. Ho una Anastatica secca, arrivata dall’Egitto. L’ho immersa in acqua completamente e tagliato un pezzo della lunga radice secondo istruzioni. È così da qualche giorno e sono spuntati piccoli germogli, piccole foglioline. Ora da quello che ho letto la pianta è morta e solo i suoi semi possono generare nuove piantine. Ma come posso prendermi cura dei germogli? Proverò ad interrarli ma non so bene quale sia il momento migliore. Grazie ancora