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In questo articolo parliamo della coltivazione della zucca, ossia la “regina degli orti”. Si tratta di una coltivazione dal grande sviluppo e dall’enorme produttività, capace di dare grandi soddisfazioni anche in un orto domestico, con un numero ridotto di piante. La zucca ha un’antica tradizione nella nostra cultura agricola. Questo ha fatto sì che si sviluppassero e mantenessero molte varietà autoctone che andremo a conoscere insieme.
Scopriamo poi quali sono le corrette tecniche di coltivazione biologica, riguardo all’epoca di semina, il sesto d’impianto, le cure colturali necessarie per auto-produrre questi enormi ortaggi e consumarli durante tutto l’inverno.
La zucca, inquadramento botanico
Prima di capire le varie tecniche di agricoltura biologica e le cure di cui necessita la coltivazione della zucca, è buona norma partire dal principio, ossia dall’inquadramento botanico della pianta.
La zucca è un’erbacea appartenente alla famiglia botanica delle Cucurbitaceae, così come le zucchine. Ma mentre quest’ultime appartengono alla specie Cucurbita Pepo, l’identificazione botanica delle prime le riconduce alle specie Cucurbita maxima e Cucurbita moschata.
Per distinguerle dalle zucchine, alcune zucche vengono anche chiamate volgarmente Zucche da inverno.

Cucurbita moschata
Questo nome è probabilmente dovuto alla loro maturazione tardiva (sempre rispetto alle zucchine) e alla possibilità di ottenerne una lunga conservazione, in particolare fino al periodo invernale.
Le Zucche da inverno appartenenti alla specie Cucurbita maxima si caratterizzano per i grossi frutti sferoidali. Questi hanno buccia di colorazione variegata, polpa gialla e gusto molto dolce. A questa particolare specie appartengono anche le famose zucche a “turbante turco”.
La Cucurbita moschata, invece, produce frutti di forma allungata. In genere sono oblunghi o cilindrici e hanno una curvatura più o meno accentuata nella parte superiore. Osservandoli con una certa fantasia, possiamo dire che ricordano una sorta di borraccia.
La polpa di questi frutti è consistente ed è di colore giallo-arancione.
Caratteristiche botaniche della pianta di zucca
Il fusto
In generale le zucche sono piante molto rustiche e vigorose. Hanno fusti rampicanti o prostrati, molto ramificati, che possono arrivare anche a una lunghezza di 6-8 metri. Hanno forma cilindrica o costoluta e sono dotati di robusti cirri.
Le radici
La pianta di zucca possiede un apparato radicale fascicolato, con uno sviluppo superficiale, poco profondo. In genere affonda di 15-40 cm nel terreno.
Le foglie
Le foglie sono erette, grandi e palmate, con lobi appena accennati.
I fiori e la fioritura
Le zucche sono specie monoiche, cioè sono dotate sia di fiori maschili che femminili, di tipo unisessuale.
Nello specifico i fiori maschili hanno un sottile peduncolo, con corolla formata da 5 petali di colore giallo e 5 stami.
I fiori femminili invece, hanno un peduncolo più corto, ovario infero, e la presenza di un pistillo centrale con 3 stigmi bilobati.
La fioritura ha inizio con l’apertura dei fiori maschili (antesi), che avviene al mattino presto.
L’impollinazione è di tipo entomogama, ossia operata da api e altri insetti impollinatori. Dopo la fecondazione, l’ovario s’ingrossa rapidamente e inizia a formarsi il frutto, detto peponide.
Varietà di zucca da coltivare
La coltivazione della zucca ci pone davanti a una scelta piuttosto difficile. Sono molte, infatti, le varietà che possiamo decidere di piantare all’interno del nostro orto domestico. La scelta dei semi di zucca da seminare, com’è ovvio, deve tener conto di diversi fattori. E tra questi, sicuramente, ci sono i gusti e le preferenze di ognuno di noi. Un fattore di scelta importante è comunque dato anche dalle caratteristiche specifiche di ogni singola varietà. Alcuni criteri di scelta dipendono dalla zona di coltivazione, dal motivo per cui si decide di piantare zucche (ne esistono infatti molte puramente ornamentali), o ancora dal periodo in cui si preferisce raccoglierle.
Un altro importante fattore di scelta è dato dall’opportunità di poter coltivare semi di zucca locali e autoctoni, pratica che noi consigliamo sempre di preferire al normale acquisto dei semi presenti sul mercato.
Ad ogni modo, parlando in generale, le varietà di zucca più diffuse e reperibili sul mercato sono le seguenti:
La Napoletana lunga gigante
Si tratta della famosa zucca piena di Napoli. La sua polpa è soda, dolce e abbondante, di ottima qualità. E’ una varietà molto conosciuta per i suoi usi in cucina, ideale come condimento per la pasta, ma anche per essere cucinata al forno. Si conserva per molto tempo dopo la raccolta.
La Grigia di Bologna
I sui frutti sono di piccole dimensioni, circa 1,5 kg. Hanno la buccia di colore grigio chiaro e giallo-arancio. Il retrogusto ricorda la noce ed è molto dolce. Si conserva a lungo dopo la raccolta, anche 6-8 mesi.
La Moscata di Provenza
Varietà di origine francese, con frutti di media dimensione di 10-15 kg. Questa zucca ha la buccia di colore ocra-rossiccio, con evidenti scanalature. La polpa, di color arancio, è molto spessa e gustosa. Anche questa varietà si conserva oltre i 6 mesi dopo la raccolta.
La Lunga violina
E’ la varietà di zucca più dolce presente sul mercato. Ha forma allungata, circa 40/50 cm di lunghezza e peso medio dai 3 ai 6 kg. La buccia è rugosa, di color arancio chiaro, mentre la polpa è di color giallo-arancio.
La Tonda Marina di Chioggia
è una varietà di zucca molto famosa ed apprezzata. Ha una pezzatura media fino a 5 kg. La sua buccia è bitorzoluta, di colorazione verde-grigio. Ha un’ottima conservabilità e i suoi semi sono di grandi dimensioni, ideali per essere consumati tostati.
La Siciliana lagenaria da pergola
Si tratta di una varietà di zucca rampicante ideale per ricoprire gazebo o pergolati. I frutti sono pendenti, di forma cilindrica e lunghezza superiore al metro. In cucina si utilizzano quando ancora sono immaturi. Le foglie della pianta e le cime sono ideali per zuppe e contorni vari.
La Beretta Piacentina
Questa varietà ha una maturazione tardiva ed è ottima per la conservazione invernale. I frutti sono di colore verde scuro, di pezzatura media, di peso fino a 8 kg. La polpa è di color arancio chiaro, ad elevato tenore zuccherino.
L’Hokkaido (Uchiri Kuri)
E’ una varietà originaria del Giappone. I suoi frutti sono rossi, di piccola dimensione, con un peso fino ai 2 kg. La pianta ha spiccate qualità ornamentali, una polpa di prima qualità e un gusto dolce. La buccia è tenera e può essere mangiata con la polpa.
Varietà recuperate nelle fiere di scambio
Come dicevamo, la coltivazione della zucca può partire da semi autoctoni, conservati dagli anni precedenti o recuperati nelle fiere di scambio contadino. I semi di zucca, infatti, tra gli ortaggi sono quelli più facili da conservare e tramandare di generazione in generazione.
Queste alcune delle varietà di zucca recuperate con il progetto Semi Autonomi, dell’Associazione Crocevia Calabria, con cui il nostro blog collabora attivamente:
- Cavaiola, località Castelluccio Inferiore (PZ)
- Bottiglia collo lungo, località Bianchi (CS)
- A metro, località Decollatura (CZ)
- Vernitica a coste arancioni, località Bocca di Piazza (CS)
- Gialla di Marina, località Colosimi (CS)
- 7 meraviglie, località Bianchi (CS)
- Lunga a tromba, località Castelluccio Inferiore (PZ)
- Hokkaido, località Cirella (CS)
Come vedete, c’è una grande biodiversità concentrata in pochi comuni. Questo fa capire le potenzialità che ha la raccolta e la conservazione dei semi autoctoni.
La coltivazione della zucca
Clima e periodo
La coltivazione della zucca richiede un clima caldo per permettere alla pianta di crescere rigogliosa. Temperature al di sotto dei 10 gradi, infatti, possono danneggiarne gli organi vitali. Per questo motivo viene coltivata in primavera-estate, con maturazione definitiva all’inizio dell’autunno.
Semina diretta
Le zucche hanno la caratteristica di avere semi grossi, con un’ottima e veloce germinabilità. Per questo motivo si predilige utilizzare una tecnica di semina diretta. In pratica, è sufficiente realizzare delle piccole postarelle direttamente sul terreno, adagiando, con la punta rivolta verso l’alto, 2-3 semi di zucca, a 2 cm di profondità. Successivamente, s’innaffia abbondantemente e si mantiene sempre il terreno ben umido.
L’epoca di semina diretta va dalla seconda metà del mese di aprile, fino ai primi del mese di giugno. In alternativa, o per anticipare la semina, si possono utilizzare dei piccoli vasetti di plastica, diametro 12-14 cm, in cui seminare e far crescere la piantina di zucca fino al trapianto. Il vantaggio del vasetto è quello di poterlo proteggere in un luogo riscaldato in caso di abbassamento improvviso delle temperature.
Distanze di semina nella coltivazione delle zucche
Nella coltivazione della zucca un’accortezza fondamentale è quella di mantenere il giusto sesto d’impianto (ossia, la disposizione geometrica delle varie piante, intervallate, ovviamente con le giuste distanze le une dalle altre).
Questo perché le piante hanno un fortissimo sviluppo vegetativo, e con il loro andamento strisciante riescono a estendersi per diversi metri.
Le distanze da mantenere sono di almeno 2 metri tra una fila e l’altra e 1,80/2,00 metri tra una pianta e l’altra.
Una volta iniziata la crescita vegetativa, bisognerà fare attenzione a indirizzare le piante in diverse direzioni, in modo che da coprire tutta la superficie disponibile e da evitare problemi di areazione.
Terreno e concimazione ideale per coltivare la zucca
Il terreno ideale per la coltivazione della zucca è ben lavorato, sciolto e profondo, con ph compreso tra 6 e 7.
Per via del suo grande sviluppo, la pianta di zucca ha forti esigenze di concimazione organica. Queste si eseguono nel periodo invernale o all’inizio della primavera, aggiungendo al terreno del letame animale ben stagionato. Anticamente, addirittura, le zucche venivano seminate direttamente sul cumulo di letame, per mantenerlo fresco nel periodo estivo.
Se non si ha a disposizione del letame ben maturo, si può utilizzare tranquillamente dello stallatico pellettato, facilmente reperibile in rete, da utilizzare al massimo dosaggio consigliato.
In alternativa si può arricchire il terreno di coltivazione della zucca con il risultato del compostaggio domestico o dell’humus di lombrico, sempre in grandi quantità.
La zucca ha bisogno anche di una concimazione a base di potassio, che si può facilmente ottenere nei mesi invernali aggiungendo al terreno della cenere di legna.
La cura delle zucche coltivate
Irrigazione
La pianta di zucca ha bisogno di essere assistita con l’irrigazione, specie nel periodo della fioritura e allegagione dei frutti. E’ opportuna quindi la realizzazione di un sistema d’irrigazione a goccia. In ogni caso, è importante evitare i ristagni idrici, che potrebbero causare delle malattie crittogamiche alla pianta. Bisogna inoltre sospendere l’irrigazione nel periodo di maturazione dei frutti, questo per far sì che il loro sviluppo sia più rapido.
Pacciamatura
La coltivazione della zucca richiede la sarchiatura, ossia è necessario ripulire le piante dalle erbe infestanti. Questo è valido in particolar modo nella prima parte della crescita vegetativa. Per risparmiare questo lavoro e in più migliorare l’umidità del terreno si può ricorrere alla pacciamatura naturale con paglia.
Potatura della zucca coltivata
Un’operazione che sovente si esegue sulla coltivazione della zucca è la potatura. Questa ha un duplice obiettivo: la rimozione di foglie secche o danneggiate, allo scopo di migliorare l’areazione della chioma; e la cimatura apicale, per migliorare l’emissione di getti laterali, che solitamente sono più ricchi di frutti.
Alcuni, per massimizzare la grandezza dei frutti, oltre ad effettuare queste operazioni, eliminano qualche zucca appena nata, in modo da concentrare l’energia della pianta su 2, massimo 3 frutti.
Tutte le operazioni di potatura devono ovviamente essere fatte con l’utilizzo dei giusti attrezzi.
Difesa biologica antiparassitaria
La coltivazione della zucca è molto rustica, tuttavia la pianta soffre dell’attacco di alcuni parassiti dell’orto, nonché di alcune malattie crittogamiche.
In particolare, per quanto riguarda gli insetti bisogna prestare attenzione alla presenza di afidi. Per quanto riguarda invece le malattie crittogamiche, quelle che mettono più a rischio le piante di zucca sono l’oidio e la peronospora. Per tutte queste problematiche, vista la complessità degli argomenti, vi consigliamo di leggere i nostri articoli dedicati.
Raccolta e conservazione
La zucca si raccoglie tipicamente nel periodo autunnale, quando è giunta alla perfetta maturazione. E’ possibile rendersi conto del grado di maturazione, innanzitutto, osservando il cambio di colore del frutto. In secondo luogo, si può provare a scalfirlo con l’unghia, se la buccia è troppo dura questo non può avvenire, segno che il frutto è maturo.
Come abbiamo già detto, la pianta si conserva bene per il periodo invernale, ma solo alle giuste condizioni. Le zucche, infatti, non temono il freddo e resistono bene a temperature vicino allo zero, soffrono però l’eccessiva umidità. Si consiglia quindi di conservarle in un luogo buio, fresco e asciutto.
Utilizzi della zucca
La coltivazione della zucca ci regala un frutto che si presta a diversi utilizzi. Vi abbiamo già parlato delle proprietà di questo ortaggio. In particolare, nel mese di ottobre le zucche si utilizzano come ornamento in occasione della ricorrenza di Hallowen, giorno in cui vengono intagliate a mo’ di demone. Durante tutto il periodo invernale, però, potrete gustarne la polpa in mille fantastiche ricette.
8 commenti
ciao,il mio commento attuale non è riguardante le tematiche di coltivazione ecc,ma su una mia difficoltà visiva, a causa di un mio problema visivo ,utilizzo un sistema di lettura ,che prevede un copia e incolla degli articoli di mio interesse,che poi mi vengono letti dal pc,ora il vostro sito non consente il copia e incolla,non si può fare nulla?
confido nella vostra comprensione e saluto, ciao e buon lavoro, Valeria
Ciao Valeria, puoi contattarci in privato dalla pagina “contatti”. Cercheremo di risolvere insieme il problema.
Buongiorno volevo chiedere perche la pianta cresce fa i fiori ma non
Il frutto grazie
Può dipendere dal periodo in cui l’hai piantata. Se lo hai fatto tardi è normale che faccia solo fiori. Un’altra ipotesi può essere la varietà: ce ne sono alcune che per andare a frutto necessitano di potatura, e magari non l’hai fatta.
Ho messo in pratica questi utilissimi consigli sulla coltivazione della zucca. Le mie piante stanno crescendo bene, ma molti fruttini ingialliscono e muoiono. Forse sbaglio qualcosa. Sono ad Anzio a 700 metri dal mare.
Quando i frutticini ingialliscono prima di ingrossarsi e maturare vuol dire che c’è qualche carenza di nutrienti nel terreno. Hai effettuato una buona concimazione organica prima di piantare?
ho trovato nella mia terrazza una pianta spontanea di zucca: belissima, forte, e ha già 3 zucche rotonde. Per ora sono verdi e non so quando matureranno, ma forte è stata la mia sorpresa nel vederla crescere. Ho messo alcuni sostegni, ma non so come comportarmi con lei, perché è la prima volta che mi capita di avere a che fare con questo tipo di pianta. La mia terrazza è aperta a tutti i venti e da un po’ è arrivata anche una pianta di fico…che fare?
Puoi seguire le istruzioni contenute nell’articolo.