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Le fave, con il loro sapore inconfondibile e versatilità in cucina, sono un’aggiunta deliziosa e nutriente al nostro orto biologico. Tuttavia, per ottenere il massimo dalla coltivazione delle fave, è essenziale comprenderne la crescita e come gestirla correttamente. Uno degli aspetti più critici della coltivazione delle fave è la cimatura, un’operazione colturale che può fare la differenza tra una raccolta abbondante e una deludente.
In questo articolo, esploreremo il come, il quando e il perché della cimatura delle fave.
Cosa sono le fave?
Le fave, o Vicia faba, sono piante leguminose appartenenti alla famiglia delle Fabaceae. Sono conosciute per le loro foglie caratteristiche, fiori azzurri o bianchi e baccelli contenenti semi commestibili. Le fave sono apprezzate in cucina per il loro sapore unico e per il valore nutrizionale, poiché sono una buona fonte di proteine, fibre, vitamine e minerali.
La crescita indeterminata delle fave
Una caratteristica importante da comprendere riguardo alle fave è che queste piante hanno una crescita indeterminata. Ciò significa che continuano a crescere verticalmente, producendo nuovi germogli e fiori durante la loro stagione di crescita. Questa crescita incontrollata può portare a piante alte, snelle e fragili. È qui che entra in gioco la cimatura.
Cos’è la cimatura e perché è importante?
La cimatura è un processo di potatura che coinvolge il taglio della parte apicale della pianta, ovvero la cima principale. Questa operazione è cruciale per vari motivi, vediamoli.
Promuove la crescita e l’ingrossamento dei baccelli
Tagliando la parte superiore della pianta, si incoraggia la pianta a indirizzare la sua energia verso i germogli laterali e i baccelli inferiori. Questo porta a una maggiore produzione di baccelli e favorisce il loro ingrossamento.
Evita la produzione di piccoli frutti
I fiori nella parte superiore della pianta tendono a produrre frutti più piccoli rispetto a quelli nella parte inferiore. Cimando la pianta, si evita la produzione di frutti di dimensioni ridotte e si favorisce la crescita di baccelli più grandi e pieni.
Riduce l’altezza della pianta
Le fave possono diventare alte e instabili se non vengono potate. La cimatura limita l’altezza della pianta, rendendola più facile da gestire e meno soggetta a cedimenti sotto il peso dei baccelli e delle avverse condizioni meteo.
Quando fare la cimatura delle fave?
Il momento ideale per la cimatura delle fave è dopo la fioritura. Questo di solito avviene in primavera, ma la data esatta può variare in base alla zona climatica e all’epoca di semina. Attendere la fioritura permette alla pianta di completare il suo ciclo biologico e assicura che tutti i fiori abbiano avuto l’opportunità di impollinarsi.
Come fare la cimatura delle fave?
La cimatura delle fave è un’operazione abbastanza semplice. Basta tagliare con cura la cima principale della pianta appena sopra un nodo in cui si ramificano germogli laterali. È importante utilizzare forbici o cesoie pulite e affilate per evitare danni alla pianta. Inoltre bisogna evitare di tagliare troppe foglie in quanto queste sono essenziali per la fotosintesi e l’accumulo di sostanza di riserva nei baccelli.