Indice dei contenuti
La minatrice serpentina degli agrumi è un parassita molto problematico ed è dunque importante tenerlo sotto controllo nel ciclo di coltivazione di limoni, arance, mandarini, cedro, clementine, kumquat e altri agrumi.
Si tratta di un insetto di origine asiatica, apparso in Italia nella metà degli anni ’90, creando molti problemi agli agricoltori. E’ probabile che sia arrivata nel nostro Paese in seguito a scambi commerciali transoceanici, come purtroppo avviene spesso. Basti pensare, a titolo esemplificativo, a casi come: cimice asiatica, tuta absoluta o, ancora, mosca orientale della frutta. Ci chiediamo se abbia senso importare frutta, ortaggi o piante dall’estero, quando l’Italia è da sempre rinomata per l’eccellenza della sua produzione agricola.
In quest’articolo diamo le indicazioni su come comportarsi quando le nostre piante sono infestate da questo fastidioso parassita. Ovviamente, senza utilizzare pesticidi chimici.
Identificazione e ciclo biologico della minatrice serpentina degli agrumi
Il nome scientifico della minatrice serpentina degli agrumi è Phyllocnistis citrella. Questo piccolo insetto appartiene all’ordine dei Lepidotteri, famiglia delle Gracillariidae.
Allo stadio adulto si presenta come una farfallina di dimensioni contenute, al massimo 4mm. Ha due lunghe antenne sul capo, colore grigio con striature marroni, ali lunghe e strette con una leggera peluria finale.
E’ una tipica farfalla notturna, molto presente nella stagione estiva, ma che inizia il suo ciclo biologico già in primavera. E’ in grado di compiere diverse generazioni l’anno (da 5 a 13) ed è attiva fino all’autunno.
Le femmine adulte vivono al massimo venti giorni e sono in grado di deporre anche fino a cento uova. Dopo un paio di giorni dall’ovideposizione nascono le larve, le quali producono il danno maggiore alla vegetazione.
La larva della minatrice serpentina è facilmente riconoscibile: è giallo-verdognolo e a piena maturità arriva a 3 mm di lunghezza. Raggiunta la maturazione, la larva scava una piccola cella sulla foglia, in cui si protegge. Successivamente passa allo stadio di crisalide per poi sfarfallare.
L’entità dei danni e delle infestazioni dipende dall’andamento climatico stagionale (favorita in stagione calde e secche), dall’areale di coltivazione (molto attiva al Sud Italia), ma soprattutto dalla gestione degli alberi da frutto.
Danni alle colture
I danni della minatrice serpentina degli agrumi sono provocati soprattutto dalle larve. Queste scavano delle vere e proprie gallerie a forma di serpentina (mine fogliari) e si nutrono dell’epidermide della foglia stessa.
La vegetazione che viene attaccata in maniera seria cade.
Oltre alle foglie, le larve di minatrice possono colpire i giovani germogli e i rametti erbacei teneri. E’ infatti la nuova vegetazione quella preferita dall’insetto.
Pertanto i maggiori danni si hanno o su alberi di agrumi impiantati da poco, o sulla nuova vegetazione delle piante adulte.
In caso di attacco su giovani alberi, la crescita sana ed equilibrata è compromessa. Questo può comportare vegetazione stentata, cascola e malformazioni evidenti.
Le piante colpite diventano inoltre più suscettibili ad altre gravi malattie, come il Mal secco degli agrumi, o batteriosi.
I frutti colpiti, invece, presentano la buccia incisa dall’attività della larva.
In assoluto le piante più colpite sono i limoni.
Come prevenire la minatrice serpentina degli agrumi
Per prevenire i danni prodotti dalla minatrice serpentina degli agrumi bisogna agire, innanzitutto, con buone pratiche agronomiche.
Giacché il micro-lepidottero ama la nuova vegetazione, bisogna evitare eccessi di concimazione, onde non indurre la pianta a produrre troppe foglie.
Stesso discorso vale per l’irrigazione, che dovrà essere costante ed equilibrata, evitando gli stress idrici.
Occorre poi evitare potature drastiche, che negli agrumi inducono la produzione di nuova vegetazione. In questo senso, nelle piante adulte occorre eliminare i succhioni, molto appetibili per la minatrice serpentina.
Rimedi contro la minatrice serpentina degli agrumi consentiti in agricoltura biologica
La difesa biologica dalla minatrice serpentina degli agrumi può essere attuata anzitutto in modo meccanico. Buoni risultati ha dato l’impiego di reti antinsetto o in tessuto non tessuto (come questa).
Si tratta di reti facili ed economiche, da applicare a mo’ di cuffia su giovani piante o reinnesti. Più complicato è però il loro utilizzo su piante adulte.
Per quanto riguarda i prodotti consentiti in agricoltura biologica, invece, i risultati migliori si sono ottenuti con l’impiego dell’azadiractina, il principio attivo dell’albero di neem.
L’azadiractina (che trovate qui) va usata in combinazione con gli oli bianchi minerali (che invece trovate qui), dopo la comparsa della nuova vegetazione. Il trattamento va ripetuto una volta ogni due settimane, fino alla fine della fase vegetativa dell’albero.
L’azadiractina agisce attraverso azione repellente, fago-deterrente e chitino-inibitore.
Antagonisti naturali
Per fortuna in natura esistono degli antagonisti naturali della minatrice serpentina degli agrumi.
Si tratta di due imenotteri:
- Eulofide Cirrospilus pictus, insetto autoctono, che si nutre delle larve sviluppate e delle crisalidi;
- Encirtide Ageniaspis citricola, insetto importato, che si nutre delle larve agli stadi giovanili. Questo insetto utile può essere acquistato e immesso in campo.
2 commenti
COME DEVO ELIMINARE L’INFESTANTE TRIBULUS TERRESTRIS DAL MIO GIARDINO SENZA ERBICITA ?
Salve
ogni anno ho delle problemi grave con la minatrice sui agrumi.
Sopra ho letto, che devo prendere Neem insieme con olio bianco – ma olio bianco durante l estate quando fa veramente caldo?
Grazie per un consiglio.