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Coltivare fagioli (Phaseolus vulgaris) può regalare grandi soddisfazioni agli appassionati dell’orto domestico. Si tratta di un alimento in grado di fornire un alto valore proteico, a basso costo e dalle ottime qualità organolettiche. Queste caratteristiche lo rendono il più famoso dei legumi. Inoltre, proprio per queste ragioni, il fagiolo vanta una lunga tradizione nell’agricoltura delle nostre campagne.
Per poter coltivare fagioli al meglio, bisogna prima di tutto scegliere bene tra le molte varietà esistenti. E’ importante, poi, seguire i dovuti accorgimenti colturali. In quest’articolo cerchiamo di fornirvi una guida completa alla coltivazione di questa importante pianta leguminosa.
Il fagiolo, identificazione botanica
Il fagiolo è una pianta erbacea con ciclo annuale che appartiene alla grande famiglia delle Leguminosae. A questa famiglia appartengono altre numerose specie di cui vi abbiamo già parlato: fagiolini, fave, piselli, ceci, lenticchie, lupini, arachidi.
Per il resto della trattazione parleremo in particolare delle varietà di fagioli rampicanti, ossia le più conosciute e produttive. Queste tipologie, proprio per via delle loro caratteristiche, possono dare soddisfazioni anche agli agricoltori più inesperti.
Ricordiamo che i fagioli sono una specie botanica originaria dell’America centro-meridionale.
Furono introdotti nel vecchio continente solo dopo i viaggi di Cristoforo Colombo. Oggi la coltivazione dei fagioli è diffusa soprattutto in Asia e nei paesi del Nord Africa che affacciano sul bacino del Mediterraneo. In Europa i maggiori produttori sono gli spagnoli, seguiti da portoghesi, italiani e greci.
Caratteristiche botaniche del fagiolo rampicante

Piante di fagioli rampicanti su rete.
Il fagiolo rampicante è una pianta molto rustica e dal rapido accrescimento. Ha un apparato radicale formato da una radice fittonante centrale, da sui si diramano numerose radichette laterali. Sulle radici possiamo osservare una serie di tubercoli ingrossati, in cui vivono i batteri Rhizobium leguminosarum. Questi sono in grado si fissare l’azoto atmosferico nel terreno, migliorandolo, peculiarità che accomuna tutte le piante leguminose.
Dall’apparato radicale si diramano dei lunghi fusti, che possono anche superare i 4 metri di lunghezza. Per questo motivo, per coltivare i fagioli rampicanti c’è bisogno di adeguati sostegni che permettano alla pianta una crescita armoniosa. I fusti sono privi di viticci che consentono di aderire al sostegno, come invece avviene per i piselli. La pianta riesce ad arrampicarsi ugualmente in quanto sono i fusti stessi ad attorcigliarsi ai sostegni.
Foglie, fiori, baccelli e semi

Fiore di fagiolo
Le foglie della pianta di fagiolo sono composte da tre lembi a punta, e per questo sono dette trifogliate. Ogni singolo lembo è provvisto di picciolo e la superficie è coperta da una ruvida peluria.
I fiori sono riuniti in infiorescenze, inserite sul fusto alla base dell’ascella delle foglie.
Per ogni infiorescenza il numero dei fiori è diverso e dipende anche dalla varietà scelta.
La colorazione dei fiori è anch’essa variabile, dal bianco al giallastro, al rosato, al lilla, al violetto, fino al rosso vivo. Il fiore ha la caratteristica forma del papillon (fiore papilionaceo). L’impollinazione avviene in genere tramite autofecondazione, ma è favorita dalla presenza di insetti impollinatori.
Anche i baccelli sono di lunghezza, larghezza e forma assai diverse a seconda della varietà. Ad esempio, i borlotti raggiungono i 18 cm di lunghezza e 1,5 di larghezza.
Il baccello contiene il seme, ossia i fagioli che mangiamo. Questi sono presenti in numero variabile da 2 a 10. Naturalmente anche il colore è differente in base alla varietà. Vi sono fagioli monocolore (bianco, caffellatte, bruno, verdastro), bicolore (bruno e nocciola) e screziati o marmorizzati.
Varietà di fagioli
Vediamo ora quali sono le principali varietà di fagioli che possiamo coltivare nel nostro orto domestico.
Sul mercato dei semi si possono trovare numerose varietà di fagioli rampicanti, vediamo quali sono le più interessanti e diffuse.
- Di Spagna, è la varietà a seme bianco più coltivata ed è conosciuta anche come fagiolo Corona. La pianta è molto vigorosa e con un’ottima resistenza alle malattie. Entra tardi in produzione, ma prolunga molto il periodo produttivo. I semi sono di grosse dimensioni (fino a 2 g di peso) e hanno un ottimo sapore.
- Borlotto di Vigevano, è la varietà più amata in Italia. Rappresenta il riferimento per i fagioli con seme di colore variegato. La pianta è vigorosa e con fusti lunghi fino a 3 m. Il baccello, a piena maturazione, è giallastro con striature rosso vino e contiene dai 5 ai 7 semi abbastanza grossi. Il borlotto di Vigevano può essere utilizzato fresco, congelato o essiccato.
- Borlotto lingua di fuoco, è una varietà caratterizzata da un baccello molto appariscente, con evidenti striature rosso intenso. Il baccello contiene dai 6 agli 8 semi, di medie dimensioni (fino a 1 g di peso). La pianta è molto produttiva.
- Di Lima o del Papa, varietà con baccelli di forma ricurva, che contengono 3-5 semi di forma appiattita e ottima pezzatura (2 g di peso). I semi hanno evidenti screziature di colore bianco su un fondo rosso scuro. E’ meno coltivato rispetto ai tipi precedenti.
- Stregonta o Fiamma, varietà abbastanza diffusa, con seme grosso e allungato, con variegature di tonalità rosso-cupo. All’interno del baccello vi sono 6-8 semi e la produzione è discretamente precoce rispetto alle altre varietà.
Coltivare fagioli rampicanti
Clima e periodo
I fagioli rampicanti hanno un ciclo di coltivazione che va dai 110 ai 150 giorni. La pianta predilige un clima mite e non tollera il freddo e le piogge prolungate. Si semina in pieno campo in primavera inoltrata, dalla seconda metà di aprile (al Sud), a maggio (al Nord). C’è da sottolineare che il fagiolo non solo teme il freddo, ma anche il caldo arido prolungato, sopra i 35°. Superata questa temperatura si ha la cascola dei fiori o la produzione di baccelli deformi e di scarsa qualità. Per questa ragione i terreni migliori per la coltivazione dei fagioli sono quelli riparati di fondovalle e di collina. Qui, infatti, è più difficile che si raggiungano alte temperature estive.
La raccolta avviene dalla fine dell’estate e può prolungarsi fino all’autunno, per le varietà tardive come il fagiolo di Spagna.
Esigenze di terreno
I fagioli prediligono i terreni di medio impasto, tendenzialmente sciolti e con una buona dotazione di sostanza organica ben decomposta. Il terreno deve avere un buon grado di umidità, ma non deve essere troppo freddo.
La pianta si adatta meno ai terreni argillosi, soprattutto a causa dei ristagni d’acqua che la danneggiano in modo irrimediabile.
Il pH ideale per la coltivazione del fagiolo è compreso tra 6 e 7.5, ossia da moderatamente acido a poco alcalino.
Da evitare sono i suoli calcarei. In questo tipo di terreni, infatti, la pianta non vegeta bene a causa di un’irregolare e/o insufficiente capacità di assorbire gli elementi nutritivi.
Irrigazione e semina
Essendo una coltivazione primaverile-estiva, i fagioli, per crescere rigogliosi, hanno bisogno di un adeguato sistema d’irrigazione. L’acqua deve essere garantita in modo costante, ma senza esagerare e provocare ristagni idrici.
La semina può avvenire direttamente sul terreno, con la tecnica della postarella. S’interrano a circa 2-3 cm di profondità 2 semi, mantenendo una distanza di 20 cm tra una postarella e l’altra e 1 m tra le fila. L’emergenza del seme avviene dopo 8-10 giorni dalla semina.
Cure colturali, sostegni e pacciamatura

Piante di fagioli con sostegni e pacciamatura
Per coltivare fagioli rampicanti è indispensabile predisporre adeguati sostegni, dove la pianta può crescere e produrre in altezza. Il metodo che consigliamo noi di coltivazione biologica è la predisposizione di un semplice sistema di pali e reti. Dopo aver effettuato la semina, si piazzano lungo la fila dei pali in legno standard, di 2,10 m di altezza. Ogni palo va sistemato a distanza di circa 2 m l’uno dall’altro. Ai pali, che andranno a formare una fila, si aggancia un’apposita rete in plastica (come questa), che viene fissata con del filo in nylon.
La rete deve esser ben tesa, in modo da poter sostenere il peso delle piante nel tempo.
Altra cura colturale da tenere in adeguata considerazione è quella della pulizia dalle erbe infestanti. Le malerbe possono pregiudicare la riuscita della coltura, andando ad assorbire preziosi elementi nutritivi.
Per ridurre al minimo il lavoro di pulizia (sarchiatura) consigliamo la pacciamatura naturale con la paglia. Quest’ultima è da sistemare tra le giovani piantine quando queste saranno sufficientemente robuste.
Difesa biologica antiparassitaria
Tra gli insetti parassiti dei fagioli, due su tutti sono da tenere sotto controllo.
Stiamo parlando degli afidi nei mesi primaverili e del ragnetto rosso in estate.
Per la difesa biologica da questi parassiti vi rimandiamo alla lettura dei relativi articoli di approfondimento.
3 commenti
Salve , coltivo fagioli rampicanti bianchi, non di Spagna, non so la qualità ma gli stessi da 100 anni,
col cambiamento climatico freddi tardivi e temperature troppo alte a luglio , la semina la eseguo su solchi, semi a distanza di cm 8- 10, ai primi di luglio per sgranare ed ad agosto per freschi, molto rigogliosi e produttivi da un fiore sino a 5 baccelli contenenti 4 – 7 semi. il terreno è in valle con forti escursioni notte 5° giorno 33-35° , unica malattia il ragno rosso da quando le temperature sono aumentate, cura acqua a pressione sull’intera pianta anche se in fiore, per tre sere. vi mando foto,
sostegno rami di betulla o canne incrociate a capanna. Comune Samugheo centro Sardegna. ,
I fagioli di Spagna e i fagioli Corona sono diversi, non è un nome alternativo per la stessa cosa
Ottimi consigli ! Grazie !!!