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Piantare cavoli nell’orto è semplice e con le giuste cure si possono ottenere grandi soddisfazioni. Ci sono però degli accorgimenti da mantenere nel momento del trapianto, e delle tecniche colturali precise da seguire per crescere piante sane e rigogliose. I cavoli sono gli ortaggi più coltivati nell’orto autunnale e invernale. Ne esistono numerose specie e varietà, quindi c’è molta scelta quando decidiamo di coltivarli.
Vediamo quindi quali sono i passi da muovere per coltivare questo ortaggio. Inoltre, capiamo quali sono i parassiti e le malattie più comuni di questa pianta e come eliminare le eventuali infestazioni senza utilizzare pesticidi chimici.
Identificazione botanica dei cavoli
I cavoli appartengono alla grande famiglia botanica delle Brassicaceae o Cruciferae. Derivano dalla specie selvatica Brassica Oleracea, che nel corso dei secoli ha dato il via a numerose altre specie e varietà differenti.
Quali sono i cavoli da piantare nell’orto?
Ecco l’elenco dei cavoli più coltivati in Italia: broccolo romanesco, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, cavolo broccolo o nero, cavolo cappuccio, cavolo nero o Toscano, cavolo rapa, cavolo riccio o kale, cavolo verza, pak-choi o cavolo cinese.
Periodo di coltivazione dei cavoli
Negli orti domestici i cavoli si coltivano prevalentemente nel periodo autunno-invernale. Questo perché si tratta di piante che amano un clima temperato e soffrono le temperature eccessive. Sono invece di meno il freddo.
Naturalmente si possono coltivare cavoli anche in primavera, ma il rischio è che vadano precocemente a seme, rovinando il raccolto. Con il clima fresco, il cavolo si mantiene più a lungo e c’è più tempo per il contadino per la raccolta.
Tenete conto che dei cavoli si consumano le foglie o le infiorescenze immature (cavolfiore, broccoli). Per gustarli al meglio devono quindi essere sani e non troppo in là con la maturazione.
Piantare i cavoli in maniera scalare
Un primo suggerimento che ci sentiamo di dare, se vogliamo piantare i cavoli nell’orto domestico, è quello di una piantumazione scalare. Facciamo un esempio con il cavolfiore. Di questo cavolo ne esistono diverse varietà, che si differenziano soprattutto per l’epoca di maturazione (precoce, media, tardiva). Supponiamo di piantare 30 cavolfiori nel nostro orto. Se piantassimo solo varietà precoci, ci troveremmo nello stesso momento con 30 piante mature, da raccogliere in tempi brevi. Questa è un’eventualità scomoda in un orto domestico (ma anche in un’azienda agricola). Conviene quindi piantare in modo scalare, vale a dire 10 varietà precoci, 10 medie e 10 tardive. Così facendo, avremo modo di raccogliere con calma e per un periodo più lungo.
La scelta delle piantine migliori
È molto facile che le piantine di cavoli da mettere a dimora nell’orto vengano acquistate presso i vivai. Il momento dell’acquisto della piantina è decisivo per la riuscita della coltivazione. Le piantine che acquistiamo devono essere giovani, non troppo in là con la crescita. Acquistando e trapiantando piantine vecchie avremo il risultato di non ottenere una ripresa vegetativa e dunque una crescita sana. In altre parole, le piantine vecchie non crescono bene, restano piccole nel terreno, sviluppano poche foglie o infiorescenze. Insomma deludono, e i meno esperti non riescono a capirne il motivo.
Quindi, quando acquistate i vostri cavoli, osservate bene le piantine. Non devono presentare foglie gialle, fusti troppo duri e, soprattutto, radici troppo sviluppate.
Un trucco per capire se vanno bene è quello di tirarle via dall’alveolo, se la radice è compatta e aggrovigliata, desistete dall’acquisto. Le radici devono essere bianche e aperte.
Il terreno giusto per coltivare i cavoli
Per una buona riuscita della coltivazione dei cavoli nell’orto è importante avere il terreno giusto. I cavoli crescono bene su terreni sciolti e profondi, con una buona dotazione di humus. Rifuggono i terreni argillosi e asfittici, che danno luogo a formazione di ristagno idrico.
Gradiscono una buona concimazione di fondo, che si può fare usando del letame maturo, dello stallatico pellettato, del compost domestico o dell’humus di lombrico.
A che distanza si piantano i cavoli?
Quasi tutte le specie di cavoli danno vita a piante piuttosto voluminose. Per crescere bene queste piante hanno bisogno di spazi adeguati. Quando piantiamo dobbiamo pensare al massimo sviluppo della coltura, non guardare le piccole piantine che abbiamo in mano e metterle una attaccata all’altra. Di seguito una tabella per piantare i cavoli, con le distanze minime e massime, sulla fila e tra le file.
Perché è meglio piantare i cavoli con un sesto largo?
Un sesto d’impianto dei cavoli ampio, oltre a migliorare la crescita, dando la possibilità alle piante d’espandersi, previene l’insorgenza di dannose malattie fungine, come ad esempio la botrite. Quando c’è la distanza giusta tra le piante, l’aria circola meglio, l’umidità ristagna meno e, dunque, si verificano meno marciumi. Inoltre viene agevolata la fase della raccolta.
Come coltivare i cavoli
I cavoli sono piante che non amano i terreni secchi e la mancanza d’acqua. Ciò è vero soprattutto nella fase del post trapianto, quando le giovani piantine si devono affrancare (radicare). Per questo, per irrigare l’orto, è meglio provvedere all’irrigazione artificiale con il sistema a goccia o per scorrimento.
Tuttavia, abbiamo detto in precedenza che i cavoli si coltivano in autunno-inverno, quando le precipitazioni dovrebbero essere frequenti. Quindi, se la stagione è normale, con piogge regolari, l’irrigazione di supporto non vi servirà.
Irrigate le piante quando il terreno è ben asciutto, non provocate ristagni idrici.
Come rincalzare
Su una coltivazione di cavoli si è soliti praticare la tecnica colturale della rincalzatura. Questa è una pratica da fare con una buona zappa (come questa). Grazie a questa, si “riporta” della terra alla base della pianta, al “piede”. In questo modo stimoliamo l’ingrossamento del fusto e in generale rinforziamo la pianta, che resisterà meglio al vento e alle precipitazioni. La rincalzatura inoltre, mantiene il terreno pulito dalle erbe infestanti.
La pulizia delle foglie malate
Una piantagione di cavoli ha mediamente un ciclo colturale lungo, dai 60 giorni per le varietà precoci, fino ai 120 giorni e oltre per quelle tardive. È normale che durante questo periodo, alcune foglie ingialliscano e si rovinino, specialmente quelle alla base e, dunque, più vicine al terreno. Una buona abitudine è ripulire le piante da queste foglie basali danneggiate. Questo le rende più forti, meno attaccabili da parassiti e marciumi e più belle esteticamente.
Come prevenire le malattie dei cavoli
Anche le piante di cavolo sono colture soggette a malattie crittogamiche, ovvero causate da agenti patogeni fungini. Tra queste abbiamo l’ernia del cavolo, la sopra citata botrite, l’alternariosi, la septoriosi, il marciume del colletto, la sclerotinia e l’oidio. Queste malattie sono favorite sicuramente dalla presenza di ristagno idrico, ma soprattutto da un’errata rotazione colturale. In altre parole, è importante non coltivare i cavoli sempre nello stesso punto. Inoltre, a fine ciclo, bisogna rimuovere con cura tutti i residui colturali potenzialmente infetti che rimangono nel terreno. Nei libri di agraria troverete scritto che i cavoli non si piantano sullo stesso terreno se non sono trascorsi 5 anni. Questo vale soprattutto per le coltivazioni intensive, dove le malattie sono più difficili da evitare. In un orto domestico questa prescrizione può essere ridotta a 2 anni (ovviamente in assenza di malattie).
Parassiti dei cavoli e rimedi
Ci sono diversi parassiti che vanno ghiotti dei cavoli che abbiamo piantato nel nostro orto.
Tra questi i principali sono: le lumache, l’afide ceroso dei cavoli, la cavolaia e la nottua del cavolo.
Per quanto riguarda le lumache un metodo efficace per tenerle lontane dalle piante è la predisposizione di trappole con la birra. L’afide ceroso lo si elimina invece facendo ricorso al sapone molle potassico. Il miglior rimedio bio per la cavolaia e la nottua, infine, è bacillus thuringiensis var. kurstaki.
1 commento
Ottimi consigli e descrizioni dettagliate su come operare!