Lo sapevate che è possibile coltivare le patate in un sacco? Questo metodo di coltivazione è noto anche come coltivazione in sacchi, ed è un’opzione conveniente per chi ha poco spazio per un orto o per chi vuole coltivare le patate in un ambiente controllato sul balcone di casa. Questo tipo di coltivazione è semplice e alla portata di tutti, un’idea pratica e allo stesso tempo divertente per coinvolgere i bambini. In proporzione alle dimensioni dei contenitori, il raccolto è dignitoso e sicuramente ci regala la grossa soddisfazione di mangiare le patate da noi coltivate.
In quest’articolo vediamo quindi quali sono i sacchi più adatti alla coltivazione delle patate, quale terriccio bisogna usare e tutte le cure necessarie dalla semina alla raccolta.
Quali sono i vantaggi di coltivare le patate in sacco?
Ci sono diversi aspetti positivi della coltivazione delle patate in un sacco.
Innanzitutto, la coltivazione delle patate in sacchi è un’ottima soluzione per chi non riesce ad inserire le patate nelle rotazioni colturali dell’orto per il poco spazio a disposizione. In un piccolo orto le patate in sacco possono invece occupare spazi vacanti, come ad esempio addossate ad un muro o una recinzione.
Coltivare le patate nel sacco consente di controllare il tipo di terreno in cui crescono le piante ed evitare problemi di parassiti e malattie.
Vi è poi la facilità di gestione, in quanto i sacchi per patate possono essere spostati facilmente, per evitare ad esempio una forte grandinata che altrimenti rovinerebbe il raccolto.
Infine il costo contenuto dell’investimento iniziale nei sacchi, rispetto al risultato finale ottenuto, cioè un bel raccolto di patate biologiche.
Che tipi di sacchi si possono utilizzare per coltivare le patate?
Per coltivare le patate nel sacco, è possibile utilizzare diversi tipi di sacchi. L’importante è che il sacco sia resistente, traspirante e in grado di fornire un ambiente adatto per la crescita delle patate. I più economici e adatti allo scopo sono i classici sacchi di juta, come quelli che si usano per conservare il caffè. La juta, oltre all’economicità e alla facile reperibilità, consente un’ottimale traspirazione del terreno e ha la resistenza adeguata a sopportare il peso delle piante, della terra e dei tuberi, per questo la si usa anche per la pacciamatura.
È possibile acquistare sacchi appositamente progettati per la coltivazione delle patate, ottimi sono quelli in tessuto geotessile (dei quali qui trovate una selezione). Questo tipo di sacchi ha una base piatta, manici per il trasporto e a volte una porticina per controllare e raccogliere le patate. Sono più costosi dei sacchi in juta, ma altrettanto validi dal punto agronomico, è più tecnici per l’uso specifico.
Sono da evitare assolutamente i sacchi in plastica, oltre che per l’inquinamento, in quanto non sono traspiranti, si strappano facilmente perché poco resistenti, si surriscaldano con facilità danneggiando le radici delle piante.
L’alternativa è la semina delle patate in vaso, ma a nostro avviso il sacco è più pratico ed efficace.
Quale mix di terriccio e concime si deve usare per coltivare le patate nel sacco?
Per coltivare le patate in un sacco, è consigliabile utilizzare un mix di terriccio ben drenante che fornisca nutrienti e umidità adeguate per la crescita delle patate.
A nostro avviso è importante partire da un terriccio vergine, pulito, per evitare il rischio di patogeni fungini latenti.
Un buon mix può essere composto da terra da orto (qui trovate un’ampia selezione) per il 70%, del materiale inerte come sabbia o perlite per il 15%, concime organico per circa il 15%.
Una buona concimazione di fondo è gradita dalle patate e allo scopo si possono ammendare al terriccio: letame maturo, humus di lombrico, compost domestico, stallatico pellettato. Con questo apporto di nutrienti incorporato nel terreno non dovrete intervenire in seguito per fertilizzare.
Quando seminare le patate nel sacco?
L’epoca di semina delle patate coltivate nel sacco non è troppo differente dalla semina in pieno campo. Nelle regioni più miti si può iniziare già nei mesi di febbraio-marzo. Dove il clima è più rigido attendere l’inizio della primavera.
Come seminare le patate nel sacco?
Per seminare le patate iniziamo con riempire parzialmente con il terriccio il sacco, facciamo l’esempio di quello in juta. Ovviamente a seconda della grandezza del sacco vi serviranno un tot. di terriccio e tuberi. Per un buon raccolto e gestione, il sacco dovrebbe essere largo almeno 50 cm e alto sugli 80 cm. Si possono anche usare sacchi più piccoli, e quindi usare meno terriccio.
Riempite il fondo del sacco per i primi 40 cm, facendo in modo, battendo a terra il sacco, di creare una base che si mantenga in piedi.
Poi adagiare le patate sul terreno, facendo in modo che abbiano i germogli con la punta rivolta verso l’alto. Potete usare anche le vostre patate germogliate, anziché le patate da semina, l’importante è che siano perfettamente sane. Per un sacco delle dimensioni sopra citate bastano 3-4 tuberi, distanziati di almeno 20-30 cm. Per sacchi più piccoli 2-3, e così a scendere o a salire a seconda della capacità del sacco.
A questo punto basta coprire con altri 10 cm di terra e annaffiare il sacco fino a quando il terreno non è umido, ma non inzuppato.
Continuare ad annaffiare regolarmente per mantenere il terreno umido fino a quando non saranno comparsi i germogli della pianta dal terreno. Il sacco con le patate appena seminate, fino all’emersione dei germogli, va tenuto in un luogo fresco e abbastanza buio. Alla comparsa delle piantine spostare in un punto soleggiato.
Come si rincalzano le patate coltivate nel sacco?
Nella coltivazione classica delle patate, la rincalzatura è la principale operazione colturale da eseguire. In campo è molto costosa se si hanno attrezzature meccaniche, faticosa se si esegue mano.
La rincalzatura delle patate coltivate in un sacco è molto più semplice e consiste nel coprire gradualmente i germogli con il terriccio per favorire la formazione dei tuberi. Per rincalzare le patate, basta aggiungere del terriccio con una paletta e coprire delicatamente i germogli, alzando contemporaneamente il bordo superiore del sacco. Questa operazione si esegue quando i primi germogli hanno raggiunto l’altezza di 15-20 cm e si può ripetere un altro paio di volte durante il ciclo, aggiungendo ogni volta circa 10-15 cm di terra. In questo modo avremo piante più forte e sane e un maggior numero di patate prodotte.
Come irrigare le piante di patate coltivate nel sacco?
Le piante di patate hanno bisogno di un’irrigazione regolare per crescere in modo ottimale. La quantità di acqua da fornire dipende dalle condizioni ambientali, come la temperatura, l’umidità e la quantità di luce solare ricevuta.
In generale, le piante di patate dovrebbero ricevere acqua sufficiente per mantenere il terreno umido, ma non inzuppato. Il sacco di juta consente un ottimo scolo dell’acqua in eccesso. È importante evitare di annaffiare eccessivamente le piante, poiché questo può portare a problemi di marciume delle radici e a una scarsa produzione di patate.
Se il tempo è caldo e secco, le piante potrebbero avere bisogno di essere annaffiate più frequentemente. Se il tempo è fresco e piovoso, potrebbero essere necessarie meno annaffiature. In generale, è importante controllare il terreno regolarmente e annaffiare solo quando il terreno è asciutto al tatto.
Per mantenere il substrato più umido si può mettere uno strato di pacciamatura in paglia, che verrà rimosso quando si rincalza.
Difesa dai parassiti
La difesa dai parassiti nella coltivazione in sacco è più semplice, in quanto la vegetazione da proteggere è poca. Ad esempio, se ispezionando delle piante si notano dei buchetti sulle foglie è probabile che vi sia la presenza di larve e adulti di dorifora della patata. A questo punto la rimozione manuale è fattibile e le piante si possono tenere libere dal parassita con controlli periodici.
Tempi di crescita, raccolta e conservazione
Il tempo che impiegano le patate a crescere nel sacco dipende dalla varietà della patata, dall’epoca di semina e dalle condizioni ambientali. In generale, le patate impiegano da 70 a 100 giorni per maturare, a partire dalla messa a dimora dei tuberi.
Per determinare quando è il momento di raccogliere le patate coltivate in un sacco, è importante osservare la crescita delle piante. Le foglie delle piante di patate inizieranno a ingiallirsi e a morire quando i tuberi sono pronti per essere raccolti.
Per raccogliere le patate, basta sollevare delicatamente il sacco e scavare nel terreno per recuperare i tuberi. È importante essere delicati per evitare di danneggiare i tuberi durante la raccolta. Dopo la raccolta, lasciare le patate ad asciugare per qualche giorno in un luogo fresco e asciutto, quindi conservarle in un luogo fresco e buio, come vi abbiamo già spiegato nel nostro approfondimento.
I sacchi di juta vanno puliti dalla terra e ben conservati si possono tranquillamente riutilizzare. Il terriccio residuo si può spargere nel terreno dell’orto.