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La coltivazione dei pomodori è tra le più amate e diffuse del mondo. Tuttavia, gli appassionati dell’orto biologico sanno che queste piante possono essere suscettibili a diverse malattie e fitopatie, le quali compromettono la salute delle piante e la resa dei raccolti. I pomodori si rovinano per diverse ragioni, che vanno da condizioni sfavorevoli e stress di natura abiotica nell’ambiente di coltivazione, fino a funghi patogeni, parassiti e virus. Fortunatamente, ci sono diverse misure che gli agricoltori e gli appassionati di giardinaggio possono adottare per prevenire le malattie dei pomodori.
In questo articolo, esploreremo le principali problematiche che fanno ammalare i pomodori, identificando le cause sottostanti e fornendo consigli pratici per la prevenzione dei danni.
Quali sono le principali malattie fungine del pomodoro?
Le malattie dei pomodori di origine crittogamica, ovvero provocate da agenti patogeni fungini, possono essere diverse. La principale è sicuramente la peronospora del pomodoro, ma non possiamo sottovalutare il marciume del colletto, la verticillosi e la bronzatura fogliare. Queste malattie hanno origine in patogeni presenti nel terreno, talvolta latenti, che al verificarsi di determinate condizioni climatiche attaccano le piante di pomodoro, compromettendo gravemente il ciclo vegetativo. Ad esempio un attacco di peronospora si verifica facilmente in una stagione umida e piovosa, ed è in grado di distruggere un intero campo di pomodori in pochi giorni. Prevedere l’esatto verificarsi dell’insorgenza di una malattia fungina è molto difficile. Il contadino deve quindi lavorare in via preventiva, vediamo come.
Come prevenire le malattie fungine dei pomodori
Per prevenire le malattie fungine del pomodoro la prima cosa da fare è un’adeguata rotazione colturale. In termini pratici, non è possibile piantare i pomodori sempre nella stessa parcella di terreno dell’orto. Questo perché, come detto, i funghi si conservano nel terreno, anche per molti anni. Dunque se trovano disponibili gli apparati radicali e la vegetazione nelle immediatezze, hanno grande facilità ad attaccare la pianta e far insorgere la malattia.
Oltre alla rotazione bisogna aver cura dell’igiene del campo. Ad esempio, se in un’annata i nostri pomodori si sono ammalati, occorre eliminare i residui colturali infetti, allontanandoli dal campo e possibilmente bruciandoli. Lasciando i residui malati sul campo non faremo altro che alimentare la proliferazione dei funghi anche nelle stagioni successive.
Fissati questi due aspetti fondamentali è necessario effettuare prevenzione con trattamenti consentiti in agricoltura biologica. Il prodotto classico che si usa per la prevenzione delle malattie crittogamiche è il rame, che tuttavia ha delle limitazioni come l’eccessivo accumulo di metallo nel terreno. Negli ultimi anni si stanno affermando prodotti più innovativi e rispettosi dell’ambiente, nonché molto efficaci. Su tutti segnaliamo la zeolite micronizzata, ovvero una fine polvere di roccia di origine vulcanica. Irrorando, ad intervalli regolari, le piante di pomodoro con la zeolite, andremo a creare una patina protettiva nei confronti dei patogeni fungini, salvaguardando la salute delle piante ed evitando che si ammalino. Una selezione di prodotti a base di zeolite la trovate qui.
Nell’orto familiare non dimentichiamo la possibilità di usare i macerati naturali, sempre in prevenzione. Quello più efficaci come antifungini sono il macerato d’aglio e quello di equiseto.
Quali sono le fitopatie del pomodoro?
Le malattie dei pomodori non sono causate solo dai funghi, ma possono derivare anche dalle cosiddette fitopatie o stress abiotici. Si tratta di problemi dovuti a carenze strutturali di nutrienti nel terreno o a cattive condizioni di coltivazione. La più comune e temuta fitopatia del pomodoro è il marciume apicale, ovvero quel problema che determina l’annerimento della parte sottostante delle bacche. Questo problema, in sintesi, è dovuto a carenze di calcio nel terreno e ad una cattiva pratica irrigua.
Altri problemi comuni di questo tipo sono: la scottatura della buccia, le foglie arricciate e la spaccatura della buccia.
Per evitare queste fitopatie o stress il contadino biologico deve intervenire sulle pratiche colturali, assicurando le migliori condizioni di crescita possibile alle proprie piante.
Come prevenire le fitopatie e gli stress
La prima cosa da fare per prevenire problemi di fitopatie e stress nelle piante di pomodori è un’adeguata preparazione del terreno. Il pomodoro, infatti, ha bisogno di un terreno sciolto, ben lavorato per far approfondire l’apparato radicale, ben drenante per evitare i ristagni idrici. Il suolo va quindi lavorato con cura e per tempo, ad esempio effettuando una vangatura. I pomodori inoltre, hanno bisogno di tanti nutrienti per affrontare il loro ciclo colturale. Concimare i pomodori nel modo giusto diventa quindi fondamentale per la buona riuscita della coltivazione. Il letame maturo è il classico fertilizzante organico che andrebbe usato, ma in alternativa si possono usare anche l’humus di lombrico o il compost domestico. Con la concimazione si possono andare ad integrare quegli elementi che mancano e che provocano le fitopatie come il marciume apicale. In tal senso un ottimo esempio è il litotamnio, una polvere di alga naturale che integra le carenze di calcio presenti nel terreno (lo potete acquistare qui).
Nella prevenzione degli stress del pomodoro è poi fondamentale una corretta irrigazione. Per irrigare i pomodori nel modo giusto occorre essere equilibrati. La regola generale è quella di dare acqua poco e spesso, senza far inzuppare il terreno, ma neanche lasciandolo completamente a secco. Per ottimizzare la pratica irrigua è da prediligere il sistema a goccia e non quelli a scorrimento o a pioggia.
Infine, per evitare che i pomodori si ammalino, è opportuno seguire le corrette pratiche colturali. Ad esempio molti hanno la cattiva abitudine di eliminare le foglie del pomodoro, credendo di portare un beneficio alla pianta. In realtà questo stressa fortemente la coltura e soprattutto espone le bacche alle scottature solari. I pomodori vanno sfemminellati in maniera oculata e le foglie lasciate a svolgere la loro funzione protettiva e di trasmissione della linfa della pianta.
Quali sono i parassiti dei pomodori?
Nel valutare le cause del perché i pomodori si ammalano non possiamo tralasciare i problemi legati agli attacchi dei parassiti. Il pomodoro, in generale, è una coltura rustica piuttosto resistente agli insetti, ma con alcune eccezioni, ovvero parassiti che vanno a colpire soprattutto le bacche in maturazione, causandone la perdita in tutto o in parte.
Tra questi parassiti i più aggressivi sui pomodori sono: la nottua, la tuta absoluta e le cimici.
Come eliminare i parassiti del pomodoro
Per eliminare i parassiti del pomodoro l’agricoltore biologico ha a disposizione diversi mezzi di difesa.
Contro i lepidotteri (tuta e nottua) si può intervenire su più livelli. In primis con le trappole ai feromoni, per la cattura massale. Poi con il bio-insetticida bacillus thuringiensis var. kurstaki, efficace contro gli stadi larvali (bruchi) delle farfalline. Una selezione di prodotti a base di bacillus thuringiensis la trovate nei negozi specializzati.
Contro le dannose cimici invece, il trattamento va fatto quando gli insetti sono allo stadio di neanide, ovvero quando non sono ancora del tutto sviluppate, hanno una cuticola di minore spessore e soprattutto si trovano in gruppo sulle piante. Il prodotto biologico più efficace che si può impiegare è il sapone molle potassico, (qui ne trovate una selezione).
I trattamenti bio, per avere efficacia, devono essere fatti per tempo, ai primi segni d’infestazione ed eventualmente ripetuti a cadenze regolari. Quindi monitorate costantemente le vostre piante di pomodoro per scovare i primi insetti e agire tempestivamente. Altro consiglio che diamo è quello di bagnare uniformemente la vegetazione, preferibilmente nelle ore serali per aumentare il tempo di bagnatura e persistenza del trattamento.
Conclusioni
Come abbiamo visto le cause che fanno ammalare i pomodori sono moltissime e di varia natura. Costituiscono una vera e propria sfida per gli agricoltori biologici, ma con una buona conoscenza delle cause sottostanti e l’adozione di adeguate misure preventive, è possibile proteggere le piante e garantire una buona resa dei raccolti.
Ricordate sempre che la prevenzione è la chiave per mantenere i pomodori al sicuro da malattie, fitopatie e parassiti, garantendo raccolti sani e deliziosi.