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Il cerfoglio, nome scientifico Anthriscus cerefolium è una pianta aromatica facile da coltivare nell’orto domestico. Viene considerato il fratello del prezzemolo, in quanto molto simile come caratteristiche botaniche. Rispetto a quest’ultimo però, ha un aroma più delicato. Anche il gusto dei cibi varia, ma conferisce ad ogni pietanza un sentore molto particolare.
Per quanto riguarda la sua coltivazione, questa è alla portata di tutti. La pianta è molto bella e può essere anche cresciuta anche in vaso, sul balcone o sul terrazzo.
Vediamo ora più da vicino questa pianta aromatica e in che modo prendercene cura.
Identificazione del cerfoglio
Il cerfoglio appartiene alla famiglia botanica delle Apiaceae o Umbelliferae.
Oltre al prezzemolo, altre piante di questa famiglia che abbiamo già studiato sono: aneto, carote, finocchi, sedano rapa e sedano da foglie.
Il cerfoglio era già noto presso i Romani che lo importarono da regioni come l’attuale Russia meridionale e il Caucaso. Già Plinio ne decantava le virtù medicali.
Ad oggi, oltre che nel Vecchio continente, la pianta si è diffusa (sia allo stato spontaneo che coltivato) in Nordamerica e Nordafrica.
Come riconoscere il cerfoglio
Il cerfoglio è una pianta erbacea di tipo biennale, che viene coltivata negli orti seguendo un ciclo annuale.
E’ una specie rustica e vigorosa, dal facile sviluppo. Per riconoscere questa pianta bisogna osservare le sue caratteristiche.
- Ha una lunga radice fittonante dalla quale si generano dei bei cespi di foglie basali. Queste non sono lunghe più di 20 cm, molto eleganti, bipennate, di colore verde intenso.
- Le foglie rappresentano la parte aromatica della pianta, in quanto molto gradevoli e con un sapore fine.
- Nel secondo anno di vita la pianta forma dei lunghi steli fiorali eretti, di consistenza cava. L’altezza media è di 40-60 cm, ma possono sfiorare il metro.
- I fiori sono riuniti in un’infiorescenza ad ombrella, sono piccoli e bianchi.
- La fioritura avviene a partire dal mese di maggio e dai fiori nascono piccolissimi semi stretti, allungati e nerastri.
Le diverse varietà
Del cerfoglio esistono due diverse varietà:
- Comune a foglie lisce, dall’aroma intenso, ma allo stesso tempo delicato;
- Fine a foglie ricce, ideale per guarnire i piatti.
Come coltivare il cerfoglio
Per coltivare il cerfoglio bisogna seguire alcuni semplici passaggi:
- Scegliere una esposizione a mezz’ombra;
- Concimare il terreno;
- Assicurarsi che il terreno sia di medio impasto, soffice e profondo;
- In campo aperto seminare a spaglio (aspettare la primavera);
- Diradare i germogli (sesto d’impianto 30 per 50 cm);
- Mantenere sempre il terreno umido;
- Effettuare periodiche sarchiature o usare la pacciamatura naturale;
- Per la difesa biologica usare i macerati naturali e il sapone di Marsiglia.
Dove piantare il cerfoglio
Il cerfoglio resiste molto bene alle basse temperature durante il periodo invernale, quindi è una pianta che si può coltivare ovunque.
E’ più suscettibile al caldo torrido, per questo motivo bisogna scegliere una posizione nell’orto in mezz’ombra.
Se coltivato in pieno sole, nei mesi estivi avrà bisogno di protezione, quindi di una rete ombreggiante.
Terreno e concimazione
Pur essendo una pianta rustica, il cerfoglio non gradisce i terreni difficili. L’ideale per una crescita sana e rigogliosa è un terreno di medio impasto, soffice e profondo. Prima d’iniziare una coltivazione di cerfoglio è buona norma effettuare una concimazione di fondo, usando humus di lombrico o compost domestico.
Come seminare il cerfoglio
Il cerfoglio ha un’ottima germinabilità e tempi brevi di emersione, quindi la pianta si riproduce in genere partendo dal seme. Di norma non passa di più di una settimana per lo spuntare dei germogli.
La tecnica migliore per seminare il cerfoglio è quella diretta sul terreno, a spaglio. Una volta germogliate, le piante andranno diradate, lasciando un adeguato spazio di almeno 30 cm tra una pianta e l’altra e 50 tra le file.
Si può seminare seguendo una fila regolare, in questo modo sarà più facile diradare i germogli in eccesso. Questo, inoltre, permetterà poi di controllare meglio la coltivazione.
Il periodo migliore per la semina è la primavera, da evitare i mesi più caldi dell’estate, anche se si possono effettuare delle semine tardive in agosto-settembre.
Qui trovate i semi per iniziare la coltivazione.
La semina può essere fatta anche in vaso, purché la pianta venga fatta crescere in un adeguato contenitore. Bisogna scegliere vasi larghi almeno 40 cm di diametro, in modo da formare un bel cespuglio.
Come annaffiare il cerfoglio
L’irrigazione è importante per avere piante di cerfoglio rigogliose.
Sopratutto durante il periodo estivo il terreno deve essere sempre ben umido. Se decidiamo di seminare a file regolari il sistema migliore d’irrigazione del cerfoglio è quello a goccia.
Nella coltivazione in vaso, le esigenze idriche sono maggiori. In questo caso, anche in primavera bisogna stare attenti a lasciare la terra bagnata, senza tuttavia provocare ristagno idrico nel fondo del vaso.
Come curare una pianta di cerfoglio
Per curare al meglio le nostre piante di cerfoglio massima attenzione deve essere posta alla rimozione delle erbe infestanti. Dunque bisogna fare la sarchiatura, specie all’inizio del ciclo, quando le piante sono ancora piccole e soffrono della competizione (idrica e di spazio) delle parte di altre piante.
Per minimizzare i lavori di sarchiatura e risparmiare acqua, ci può venire in soccorso la pacciamatura naturale, da fare con paglia o lana di pecora.
Difesa biologica della pianta contro i parassitaria
Tra i parassiti che colpiscono il cerfoglio i più temibili sono gli afidi. Questi in primavere possono compromettere la riuscita della coltivazione.
Per eliminarli dalle piante consigliamo l’uso preventivo di macerati naturali, come quello d’aglio o di ortica. Nelle infestazioni più gravi bisogna ricorrere al sapone molle (come questo).
Quando raccogliere il cerfoglio
Il cerfoglio si raccoglie più volte durante il ciclo di coltivazione. Si inizia circa un mese dopo la semina e si procede tagliando gli steli a filo di terra. In breve tempo le piantine rivegetano e la raccolta può proseguire ininterrotta fino alla primavera successiva, quando si formeranno gli steli fiorali.
Come usare il cerfoglio in cucina
In cucina le foglie di cerfoglio si usano fresche, per sfruttare al meglio i sentori aromatici delicati che ricordano l’anice.
Le foglie si possono tritare per aromatizzare insalate, frittate, zuppe, minestre di verdura. Vanno sempre aggiunte fresche ai piatti a fine cottura, cuocendole, infatti, si va a perdere tutto l’aroma.
Gli usi terapeutici
Il cerfoglio ha anche un utilizzo in ambito fitoterapico. E’ una pianta ricca di proprietà benefiche, in particolar modo emollienti, antiinfiammatorie, antireumatiche e purificatrici. Sembra poter curare disturbi come tosse, cattiva digestione, alta pressione sanguigna, eczemi, gotta, ascessi.
Con le foglie si possono preparare decotti o infusi, che a seconda dei casi possono essere usati esternamente (tamponando le zone da trattare con un panno imbevuto), oppure assunti per via orale.