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L’erba morella (Solanum nigrum) è tra le erbe infestanti più presenti negli orti, sia a livello domestico, che professionale. Quest’erbaccia è in grado di riprodursi con grandissima facilità, anche in modi diversi, per cui è difficile eliminarla del tutto. Dà molto fastidio nell’orto, in quanto toglie spazio e nutrienti agli ortaggi coltivati. Per questo motivo, è importante adottare i dovuti accorgimenti per contenere la sua presenza.
In quest’articolo vi sveliamo come eliminare l’erba morella dall’orto, evitando che nella stagione successiva infesti di nuovo i nostri campi.
Solanum nigrum
Solanum nigrum è il nome scientifico dell’erba morella, pianta erbacea della grande famiglia botanica delle Solanaceae. A questa famiglia appartengono molti degli ortaggi primaverili ed estivi che si coltivano negli orti, ovvero: pomodori, peperoni, melanzane, peperoncini, patate. È nota anche come morella comune e ve ne abbiamo già parlato nell’articolo sulle piante velenose, essendo le sue bacche immature tossiche per l’uomo, in quanto ricche di solanina e altri potenti alcaloidi.
Descrizione botanica dell’erba morella
L’erba morella è una pianta con ciclo annuale, presente in tutto il mondo. Il suo aspetto è piuttosto gradevole. Ha uno stelo eretto, molto ramificato, con un’altezza complessiva di 80 cm, che può superare anche il metro quando cresce spontanea in una serra.
Ha una lunga e forte radice fittonante.
Le foglie sono dotate di un picciolo in parte alato, sono alterne sulle ramificazioni, asimmetriche, di forma ovale e con il bordo di tipo sinuato-dentato. La loro pagina superiore è ricoperta di leggera peluria, tanto che al tatto hanno consistenza vellutata e morbida. Allo sfregamento emettono cattivo odore.
I fiori sono molto belli, si trovano riuniti in piccole infiorescenze penduli, poste all’ascella delle foglie. Hanno la corolla bianca, formata da 5 petali di forma lanceolata.
I frutti sono piccole bacche tondeggianti velenose.
La fioritura
Il periodo più intenso di fioritura dell’erba morella è la primavera, ma vi possono essere fiori che si formano anche in estate e autunno. L’impollinazione è entomofila, cioè operata da api e altri insetti impollinatori.
Le bacche
Dai fiori nascono i frutti dell’erba morella, ovvero delle piccole bacche tondeggianti. Queste, sono prima verdi, poi violacee, infine nere a piena maturità. All’interno delle bacche sono contenuti i di piccoli semi di solanum nigrum.
Come si riproduce l’erba morella
L’erba morella si moltiplica con facilità grazie alle bacche, che conservano al loro interno decine di migliaia di semi. Alla fine del ciclo, che coincide con l’inizio dell’inverno, la pianta muore e le lascia cadere a terra. Queste marciscono e lasciano cadere i semi nel terreno. Il seme si conserva nel terreno durante l’inverno, per poi germogliare non appena le temperature primaverili si alzano. Un meccanismo semplice ed efficace insomma.
L’altro metodo di riproduzione della solanum nigrum è tramite la disseminazione del seme effettuata dagli uccelli che popolano l’orto. I volatili, infatti, sono ghiotti delle bacche di erba morella, le ingeriscono e insieme alle loro deiezioni lasciano cadere i semi. La pianta si riproduce quindi anche da un posto all’altro.
I problemi dell’erba morella nell’orto
La morella comune è considerata l’infestante degli orti per eccellenza.
Nasce e si sviluppa a partire dalla primavera, in concomitanza con l’avvio degli orti primaverili ed estivi. È una pianta che si avvantaggia molto dei terreni fertili preparati per gli orti, dove trova il suo ambiente ideale di sviluppo. Consideriamo poi che gli orti vengono irrigati con regolarità, altro aspetto positivo dal punto di vista dell’erba morella. Cresce con velocità, più delle piante coltivate, quindi sottrae a quest’ultime luce e spazio.
La Solanum nigrum è anche ghiotta di elementi nutritivi, specie l’azoto, che sottrae quindi alle colture alle quali era destinato.
Quindi il problema di competizione tra la erba morella e gli ortaggi è quadruplo e riguarda: acqua, luce, spazio, elementi nutritivi.
Come eliminare l’erba morella dall’orto
La soluzione per eliminare dall’orto l’erba morella è piuttosto semplice: va estirpata dalla radice. La pianta si tira via facilmente quando è piccola, giacché oppone poca resistenza. Quindi il trucco per eliminarla è farlo subito e pulire per bene. Considerate che i suoi semi restano attivi per molti anni, per cui non è detto che facendo in modo corretto questa operazione si elimini subito il problema. Bisogna essere costanti e ogni anno dare la caccia alle piante giovani, appena spuntate nel campo. Inoltre, quando si estirpa, bisogna avere alcune accortezze:
- la pianta va tirata via prima che maturi le sue bacche;
- bacche mature non vanno assolutamente lasciate sul campo;
- occorre portare lontano dal terreno dell’orto i residui di piante e bacche;
- non si deve buttare l’erba morella nel compost.
Proprietà farmaceutiche della Solanaum nigrum
Nonostante sia una pianta tossica per l’uomo, l’erba morella è una pianta famosa e studiata in tutto il mondo per le sue proprietà farmaceutiche. In inglese è chiamata Black nightshade ed è impiegata da sempre nella medicina popolare dell’India e di molte altre nazioni. I suoi estratti vengono usati per curare disturbi epatici, disturbi cronici della pelle (psoriasi e tigna), condizioni infiammatorie, dolorosi muscolari, febbre, diarrea, malattie degli occhi, idrofobia, ecc.
È stato studiato che solanum nigrum contiene importanti sostanze, come alcaloide steroideo, saponine steroidee e glicoproteina. Queste sostanze hanno attività antitumorale.
Approfondimenti
- Solanum nigrum Linn. – A Review (in inglese) – Phcog Rev. Vol, 3, Issue 6
- Black nightshades, Solanum nigrum L. and related species (in inglese) – Bioversity International