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Home » Piante e fiori » Tormentilla (Potentilla erecta). Caratteristiche, proprietà e usi

Tormentilla (Potentilla erecta). Caratteristiche, proprietà e usi

Di Coltivazione Biologica 13 Gennaio 2022

La tormentilla (Potentilla erecta) è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Rosaceae. È conosciuta con molti nomi comuni, quali cinquefoglie tormentilla, erba da biscia, erba merella, tormentina, potentilla tormentilla, potentilla eretta. Oltre a essere una pianta dalla fioritura gradevole, è nota anche per le sue proprietà officinali ed è ampiamente usata in erboristeria. Le sue virtù sono custodite nella radice e sono facilmente sfruttabili in ambito domestico. Inoltre, la pianta può anche essere coltivata nelle aiuole del giardino, con pochi e semplici accorgimenti.

Conosciamo dunque le caratteristiche botaniche della tormentilla, le sue proprietà e gli usi tipici.

Descrizione della tormentilla

tormentilla
La Potentilla erecta è una specie perenne con la forma biologica di emicriptofita scaposa, ovvero di pianta che supera l’inverno grazie alla presenza di gemme svernanti poste a livello del terreno.
La radice è un rizoma di forma cilindrica e aspetto tuberoso, con superficie esterna bruna e interna rossastra. Il rizoma è la parte utile della tormentilla, in quanto ricco di principi attivi e proprietà.
Alla ripresa vegetativa, dal rizoma sotterraneo si originano inizialmente una rosetta di foglie basali e poi i fusti. Questi sono alti fino a 30-40 cm, di solito ricoperti da molte foglie, con portamento prima sdraiato e poi eretto.

Foglie

Foglie di potentilla-erecta
Le foglie basali della tormentilla sono dotate di un lungo picciolo e divise nettamente in 3-5 lobi (o foglioline) palmate. Le altre foglie presenti sui fusti sono sessili e divise in 3 foglioline ovali allungate, in cui la base si restringe a cuneo, l’apice è arrotondato e il margine è diviso in 6-8 denti nella parte superiore. All’aspetto ricordano le foglie della fragola, grazie anche alla presenza, alla base, di 2 stipole persistenti e simili alle foglioline. La superficie è glabra nella pagina superiore, mentre è tomentosa-setosa in quella inferiore.

Fiori

I fiori della tormentilla sono inseriti all’ascella delle foglie superiori e portati da un lungo peduncolo. Il calice è composto da 4 sepali ovali e pelosi, con l’apice acuto. La corolla ha 4 petali gialli obovali o arrotondati. La fioritura, che è abbondante, prolungata e appariscente, avviene, a seconda delle fasce climatiche, da aprile ad agosto.

Frutti e semi

Il frutto è formato da numerosi acheni ovoidali inseriti sul ricettacolo secco, protetti dal calice persistente. I singoli acheni (semi) possono essere lisci o rugosi.

Approfondimenti
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Habitat di crescita

La tormentilla è una pianta di sottobosco e di brughiera che predilige terreni con pH acido e abbastanza umidi. La troviamo soprattutto in collina e montagna, fino al piano alpino. È presente in quasi tutte le regioni italiane, ma è più frequente nelle regioni centro-settentrionali.

La coltivazione della tormentilla

Tenendo ben presenti le condizioni naturali di crescita, è possibile coltivare la tormentilla in giardino, a scopi ornamentali e come pianta officinale. Considerate che si tratta di una pianta perenne, anche se in inverno va in stasi vegetativa, per cui scegliete un posto del giardino che non avete intenzione di utilizzare in futuro per altre colture.
L’esposizione migliore è quella ombreggiata, al limite in mezz’ombra. Se il vostro terreno ha un pH neutro o alcalino, ammendate allo stesso della torba acida (come questa). La riproduzione si può effettuare facilmente da seme, con semina diretta a spaglio da eseguire a fine inverno. I semi si trovano in vendita nei negozi specializzati.

Cure colturali

La tormentilla è una pianta rustica che non ha bisogno di particolari cure. Attenzione solo a tenere il terreno piuttosto umido, in quanto la siccità prolungata compromette l’ingrossamento della radice e l’allungamento dei fusti.
Per quanto riguarda la pulizia dalle erbe infestanti è sufficiente praticare un’iniziale sarchiatura dopo l’emergenza dei germogli. In seguito, la pianta diventa tappezzante e non soffre la concorrenza delle malerbe.

Raccolta e conservazione della radice

Della tormentilla viene usata la radice. Il momento migliore per la raccolta è l’autunno-inverno, quando la pianta entra in riposo vegetativo. Il terreno va scavato con una vanga, la radice principale estratta e pulita dalle radichette laterali secondarie. Il rizoma così ottenuto andrebbe quindi essiccato al sole o, al limite, vicino a una fonte di calore come un caminetto. Una volta essiccato si può dividere in piccoli pezzettini e conservare in sacchetti di carta.

Proprietà della tormentilla

I principi attivi contenuti nella radice di tormentilla sono: tannini, tormentolo (alcol triterpenico), acido chinovico, olio essenziale. Dalla combinazione di questi elementi derivano le proprietà della pianta, che sono diverse, tra cui quelle astringenti, antiinfiammatorie, antimicrobiche, decongestionanti, lenitive.
Si tratta di una delle piante officinali della flora italiana più ricca in tannini, i quali, in opportune concentrazioni, esercitano sull’organismo proprietà astringenti intestinali, utili nei dolori al ventre, nelle enteriti e nelle diarree.
Inoltre, i polifenoli della tormentilla non solo esercitano una generica azione astringente e antiinfiammatoria, ma hanno proprietà antibiotiche sui microorganismi responsabili di talune infezioni intestinali.

Uso esterno

Per uso esterno la radice di tormentilla può essere impiegata per le infiammazioni della bocca e della gola (afte, gengiviti, stomatiti) e della cute (foruncoli, eczemi, paterecci). In caso di emergenza è un ottimo detergente per curare ferite e piaghe.
Ad uso cosmetico gli estratti sono usati come tonici astringenti su pelli irritabili e congestionate. Se volete provarla la trovate in erboristeria o nei negozi specializzati, in diverse formulazioni commerciali (radice secca, tintura alcolica, compresse integratori, ecc).
È inoltre un valido detergente e può anche lemire lenire le irritazioni delle mucose della bocca e della pelle. Con il decotto, che si prepara con 5-10 g di radice in 100 ml d’acqua, si possono fare sciacqui, pennellature, gargarismi, lavaggi e applicazioni di compresse imbevute sulle parti interessate.

Uso interno

Per uso interno, la tormentilla è usata come astringente intestinale e antidiarroico. Se ne consiglia il decotto da preparare con 2 g di radice in 100 ml d’acqua, da assumere in cucchiaini durante la giornata.

Approfondimenti
  • Canapa industriale e alimentare. I molteplici usi di questa pianta
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