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Le foglie di olivo, oltre ad avere un grossa carica simbolica nella nostra cultura, sono ricche di proprietà benefiche. D’altro canto l’ulivo è un albero dalla tradizione molto antica. Le varietà che oggi coltiviamo derivano dall’Olea Europea, che è il risultato di molte selezioni iniziate circa 6000 anni fa. I primi ad addomesticare l’olivo furono gli agricoltori siriani e palestinesi. Da una pianta selvatica di Olea sylvestris, con piccole drupe e ramificazioni spinose, riuscirono a ottenere piante con frutti ricchi di olio e prive di spine. Da allora questa pianta è diventata una delle principali piante alimentari dei paesi del Mediterraneo. Inoltre trova anche numerosi usi fitoterapici nella medicina popolare.
In quest’articolo ci concentreremo sulle proprietà delle foglie dell’albero di olivo e vedremo come prepararne l’estratto. Diversi studi scientifici moderni hanno dimostrato che queste sono un’importante risorsa nella fisiopatologia. Alcune ricerche le indicano come possibile cura per malattie come l’Alzheimer e il diabete di tipo 2. Vediamo quindi come usare queste foglie.
Breve storia della diffusione dell’albero d’ulivo
L’olivo arriva nel bacino del Mediterraneo, in Egitto, dopo le invasioni asiatiche del XVII secolo a.C. Nei paesi mediterranei il cammino della coltivazione dell’olivo va di pari passo con quello della vite. La produzione intensiva iniziò verso il secolo VIII a.C. ad opera dei Greci. Per loro era un albero sacro, nato grazie alla dea Atena, mentre l’olio era stato invenzione della divinità Aristeo.
Dalla Grecia l’olivo inizia a diffondersi e abbiamo testimonianze di scambi d’olio con Sicilia, Magna Grecia e Gallia.
Com’è ovvio la pianta arriva anche nel cuore dell’Impero Romano ed è spesso citata nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio.
A testimoniarne il grande uso ci pensano anche gli scavi di Pompei. Qui, infatti, sono stati portati alla luce superbi vasi d’argento con su incisi rami d’olivo.
Anche la Bibbia, infine, parla spesso di quest’albero. L’antico popolo ebraico, infatti, lo usava per preparare composti per le unzioni.
Questa la storia antica. In tempi più moderni, invece, l’olivo venne esportato in Sudamerica dagli Spagnoli, nel 1560, con precisione in Perù. La pianta giunse negli Stati Uniti intorno al 1850, ad opera di missionari spagnoli. In Argentina, invece, arrivò grazie agli emigranti italiani, nei primi del 900.
Poca fortuna, infine, hanno avuto i tentativi di naturalizzarlo in Australia.
Oggi nel mondo esistono circa 800 milioni di alberi d’olivo, la maggior parte dei quali prospera nel Mediterraneo.
Questa pianta è considerata l’albero della vita. I francesi la chiamano arbre eternel, poiché nelle giuste condizioni può arrivare anche a mille anni!
Foglie di olivo, caratteristiche
Le particolarità che rendono uniche e preziose le foglie di ulivo sono molteplici. La più banale ma non per questo meno importante è la facilità del loro reperimento. L’ulivo è un sempreverde con un’attività vegetativa continua che rallenta solo in inverno. Le foglie nascono e vivono entro un arco temporale di due anni e sono generate da gemme a legno che la pianta emette di continuo sulle nuove ramificazioni.
Si tratta di foglie che crescono opposte sui rami, hanno forma ellittica, consistenza coriacea e un corto picciolo. La loro pagina inferiore è di colore bianco argento, quella superiore è verde, molto brillante nelle foglie giovani.
L’olivo durante il corso dell’anno viene sottoposto a due operazioni colturali principali, la potatura e la raccolta.
Nella potatura si tagliano rami o branche. Durante la raccolta, le operazioni di battitura producono sempre molto fogliame. Questo viene scartato e, volendo, usato per il compost. Quindi, in entrambi i casi le foglie si reperiscono con estrema facilità.
Quello che raccomandiamo, se volete usare queste foglie in preparazioni artigianali, è di non usare quelle di alberi trattati con prodotti chimici.
Anche le foglie trattate con rame, come quelle affette dall’occhio di pavone, non si possono adoperare, benché l’uso del prodotto sia consentito, entro certi limiti, in agricoltura biologica.
Proprietà delle foglie di olivo
Le foglie di olivo contengono diverse sostanze ed elementi capaci di darci beneficio. Tra questi c’è l’oleouropeina, un polifenolo di elevato interesse farmacologico.
Uno dei principali effetti dell’estratto di foglie d’ulivo è di fare abbassare la pressione senza dare luogo a effetti secondari sulla respirazione. Questo perché la vasodilatazione è muscolare.
L’azione miolitica delle sostanze contenute nelle foglie agisce in modo diretto sulle coronarie, per questo l’estratto è indicato anche laddove uno stato ipotensivo potrebbe aggravare eventuali difficoltà cardiache.
Queste foglie sono, inoltre, un ottimo protettivo vascolare e coronarico naturale. Particolari benefici si hanno anche nella cura dell’ipertensione da menopausa o da arteriosclerosi.
Altra proprietà è quella ipoglicemizzante, ottima per diminuire i livelli di glicemia in chi soffre di diabete. Questa è utile anche nei casi di: iperglicemia, ipercolesterolemia, iperlipidemia, ipergliceridemia.
Gli estratti ricavati dalle foglie dell’albero di olivo hanno anche una discreta azione diuretica, ideale per diminuire la ritenzione idrica, e in più funzionano come febbrifughi. Contengono numerose sostanze amare, per cui il sapore non è molto piacevole. In compenso hanno un effetto energizzante, che dà sollievo in caso di stanchezza e astenia. Insomma, una vera e propria farmacia naturale a portata di mano.
Infine, non sono mai stati segnalati casi d’intolleranza o effetti secondari indesiderati.
Estratto di foglie di olivo fatto in casa
Per preparare in casa un estratto consigliamo di fare un decotto. Per farlo servono circa 150 foglie d’olivo verdi (la metà se sono secche) ogni litro d’acqua. Lavate bene le foglie per rimuovere terra e polvere, magari usando del bicarbonato di sodio. Mettete in una pentola capiente le foglie con l’acqua e portate ad ebollizione. Quando l’acqua bolle chiudete la fiamma, mettete un coperchio e lasciate riposare per 30 minuti.
A questo punto filtrate le foglie e conservate l’estratto ottenuto in bottiglie di vetro da tenere in frigorifero. L’estratto di foglie di olivo si consuma in piccole quantità lontano dai pasti, anche due o tre volte al giorno.
Se non volete realizzarlo da voi, in commercio trovate diverse alternative. Esistono infatti tanti prodotti commerciali: capsule, integratori, estratti liquidi. Ognuno di questi può essere usato secondo le vostre esigenze (e potete trovarli qui).
Vi ricordiamo, infine, che se volete usare la fitoterapia con queste foglie per curare stati patologici, è bene consultare il vostro medico di base, specie se state assumendo farmaci.
21 commenti
Complimenti bellissimo articolo. Nel mio laboratorio di ricerca abbiamo utilizzato l’estratto polifenolico di foglie della Carolea su cell con tumore papillifero tiroideo … abbiamo avuto risultati sorprendenti sia sulla mortalità che sulla riduzione dei fattori pro- metastatici…
Buon lavoro !!
Grazie mille Martina, anche per aver aggiunto ulteriori informazioni importanti. Un saluto 🙂
Grazie. Ub servizio fantastico alla collettività. Il suolo ed i suoi abitanti sono grati.
Il sjuolo ed i suoi abitanti inoffensivi ringraziano.
Grazie mille, Domenico 🙂
Grazie. Vorrei provare il decotto, per cercare di diminuire i valori della glicemia ancora ancora appena nella norma. Chiederei informazioni più precise sull’assunzione del decotto. Indicate piccole dosi lontani dai pasti 2 o 3 volte al giorno. Ma come si devono intendere ‘queste piccole dosi’? Per es. 1 o 2 cucchiai…. una tazzina da caffè… . E ancora, il dosaggio va rapportato anche all’altezza e al peso?
Una dose equivale a una tazzina di caffè. Se però hai evidenti problemi di valori glicemici, è opportuno che valuti l’assunzione di qualsiasi cosa insieme al tuo medico.
funziona anche per l’ipertensione? si può dolcificare?..
L’infuso di foglie d’olivo è un ottimo rimedio naturale contro l’ipertensione (così come diciamo nell’articolo). Sulla dolcificazione, invece, non sappiamo darti un’indicazione, potrebbe anche darsi che lo zucchero ne alteri le proprietà.
Buongiorno,
vorrei provare a fare il decotto di foglie di ulivo e chiedo se (come suggerito da alcuni) si può aggiungere estratto di calendula per cammuffarne il sapore amaro. In questo caso va aggiunto al momento dell’assunzione oppure si può anche aggiungerlo al decotto raffreddato prima di imbottigliarlo? In quale proprorzione?
Ringrazio per le informazioni che vorrete darmi e cordialmente saluto.
Rossana
Ciao, non conosciamo nello specifico l’aggiunta della calendula, fai una prova e facci sapere come va, se il sapore migliora.
Salve, io lo assumo tutti i giorni, metto una pentola a bollire con una ricca manciata di foglie e rametti a freddo che tengo in cucina, faccio bollire per pochi minuti perche esce una schiuma bianca che non mi piace, poi lascio a fuoco basso sbollire per pochi minuti e lascio lì tutta la notte. Poi al mattino imbottiglio e me lo porto in ufficio circa un litro che assumo un pò per volta.
Le mie anlisi sono perfette, costo pari a zero perchè raccolgo le foglie sulle piante che trovo in città. Il colore al mattino è di un bel rosso aranciato. Il sapore non è troppo amaro e freddo in estate lo trovo dissetante. E’ un anno che lo bevo, ho 62 anni, spero mi faccia bene, per ora non ho visto danni. Continuerò forever. Caio Alex Verona
Salve vorrei sapere un rimedio efficace per vene varicose imponenti
Salve, quanto tempo si può conservare il decotto delle foglie di ulivo, perché per le normali tisane la prescrizione è di un giorno altrimenti si ossidano grazie
Conservala in frigo, massimo per 2 giorni.
Salve. Non mi tornano le dosi: quando dite “150 per litro” intendete il numero di foglie o i grammi?
Siccome poi dite che se le foglie sono secche ce ne vogliono metà, penso che intendiate grammi.
Grazie
Servono circa 150 foglie d’olivo verdi (la metà se sono secche) ogni litro d’acqua.
Guarda. io la sera mi preparo l’infuso per il giorno dopo, non sto lì a cantrollare quante foglie o il peso ne prendo una manciata e le metto nell’acqua fredda sul fuoco, quando bolle, spengo e il mattino lo travaso in bottiglia. 150 foglie mi sembrano un pò troppe, io ne metto meno e ho i “benefici….” poi ogniuno fa come vuole. Sono due anni che le uso …. Ciao
Due punti non mi sono chiari. Dici che il decotto non può essere conservato oltre due giorni anche se tenuto in frigo. Ma se la dose di utilizzo è di tre tazzine al giorno, quindi al massimo ne utilizzeremo sei per due giorni, perché un litro di acqua con 150 foglie?
Il secondo punto si riferisce alla parte in cui dici che la tisana è comunque utile anche in caso di ipotensione. Ma non è questo proprio uno dei rischi nell’assumere foglie di ulivo? Non si provoca un eccessivo abbassamento della pressione con relative conseguenze?
Devo iniziare a prendere la tisana di foglie d’ulivo. Devo sospendere il farmaco contro l’ipertensione? mentre auusumo dedda tisana e, per quanto tempo la dovrò assumere?
MOlto utile il consiglio
Grazie 🙂