La Ferocactus latispinus è una specie di cactus appartenente alla famiglia delle Cactaceae. Per le sue lunghe spine, rosse e ricurve, è chiamato volgarmente lingua del diavolo, mentre per la sua forma tondeggiante è noto come cactus barile (barrel cactus nei paesi anglofoni). Le piante del genere Ferocactus sono originarie del Messico e delle zone desertiche degli Stati Uniti, dove raggiungono grandi dimensioni, regalando fioriture spettacolari. Inoltre, si possono coltivare come piante ornamentali alle nostre latitudini e sono di facile cura. Il Ferocactus latispinus è il più noto di questo gruppo di cactus, ma è di dimensioni più contenute anche in natura ed è molto diffuso per il suo aspetto allo stesso tempo gradevole e minaccioso.
Vediamo tutto quello che c’è da sapere sulla sua coltivazione.
Descrizione botanica della Ferocactus latispinus
I cactus Ferocactus latispinus di solito non superano i 40 cm di diametro e 30 cm di altezza. Sono grossi e compatti, con evidenti costolature pronunciate di colore verde scuro. In natura le costole si formano durante la stagione delle piogge e servono alla pianta per accumulare riserve d’acqua senza che l’epidermide superficiale si crepi. Questa è la caratteristica morfologica a cui si deve il nome cactus barile, a ricordare le tipiche doghe dei barili d’invecchiamento del vino.
I cactus del genere Ferocactus si accrescono prima in larghezza e poi in altezza, in tempi relativamente veloci. Non sviluppano un apparato radicale troppo esteso e profondo, quindi non hanno bisogno di grande spazio, sia in piena terra che in vaso.
Spine
Lungo le costolature sono distribuiti folti ciuffi di spine rosse uncinate. Di queste una è più prominente delle altre, lunga fino a 2,5 cm, fortemente scanalata e curvata ad uncino all’apice, e da cui deriva il nome volgare lingua del diavolo. A contornare queste grosse spine vi sono altri aculei più sottili color crema, a comporre una spinosa sfera colorata.
In natura le spine del Ferocactus latispinus sono l’incubo dei cavalli che durante il cammino malauguratamente dovessero urtale e ferirsi.
Quindi attenzione a quando maneggiate la pianta per un rinvaso o uno spostamento, utilizzando guanti protettivi adeguati.
Fiori
La fioritura del Ferocactus latispinus dipende dall’età della pianta, ci vogliono dai 5 anni in poi per vedere i primi fiori. Questi si formano alla testa delle spine, in numero variabile e con andamento a corona, ma solo nella parte apicale della pianta. Con il nostro clima la fioritura sulle piante mature inizia verso fine agosto.
I fiori sono di un bel colore porpora acceso, con numerosi petali sottili e sovrapposti che si levano dritti in altezza.
Frutti e semi
Il frutto di questo cactus è una bacca deiscente, la quale si stacca alla base aprendosi per poi far disperdere i numerosi semi di colore marrone scuro o neri.
Come coltivare la Ferocactus latispinus
Questa specie di cactus si può coltivare sia in piena terra, che in vaso. Bisogna però fare delle considerazioni. Può stare anche all’aperto d’inverno, ma non deve ricevere acqua, solo così potrà resistere a temperature prossime alla zero termico. Va quindi tenuta al coperto, cosa che in piena terra non è detto sia possibile. Solo nelle regioni poco piovose e con inverno mite, la pianta può adattarsi tranquillamente ad un aiuola del giardino.
Per questi motivi di solito il Ferocactus latispinus viene coltivato in vaso, magari da tenere tranquillamente in balcone tutto l’anno.
L’esposizione dovrebbe essere la più luminosa e soleggiata possibile, meglio se arieggiata.
Terreno e rinvaso
Il terreno è molto importante per la crescita della lingua del diavolo. In primis deve essere drenante, per cui al mix è sempre opportuno aggiungere del materiale inerte tipo perlite e sabbia. Va bene anche un terreno grossolano, di natura calcarea, l’importante è che non vi sia la presenza di torba acida.
Per non sbagliare si può utilizzare un terreno già pronto per i cactus. Le piantine acquistate in vivaio di solito hanno bisogno di un immediato rinvaso. Si consiglia di utilizzare vasi a base larga, circolari, non troppo alti. La dimensione deve essere di poco superiore a quella del vaso di partenza. Fatto il primo rinvaso, si possono attendere anche 1 o 2 anni per il successivo e solo quando tutto lo spazio a disposizione delle radici è esaurito.
Composizioni
Con il Ferocactus latispinus si possono creare delle gradevoli composizioni, mettendo insieme più piante nello stesso vaso, ovviamente di dimensioni maggiori. Le piante inizialmente divergeranno tra loro, per poi con il tempo unirsi e formare un autentico cuscino spinoso. Le composizioni sono molto più difficili da maneggiare nel momento del rinvaso.
Semina
Il Ferocactus latispinus si può moltiplicare partendo dai semi, che si trovano facilmente in vendita. La semina deve essere fatta in piccoli vasetti, o in semenzaio riscaldato se volete iniziare in autunno-inverno.
Usate un terriccio leggero e mescolatelo con sabbia e perlite, in proporzione 3:1:1. Mantenete la terra sempre ben umida, ma mai zuppa, tenendo i vasetti in una posizione luminosa. Dopo il germogliamento curate le giovani piantine in maniera molto delicata, diminuendo le irrigazioni e aumentando progressivamente l’esposizione al calore.
Dopo circa 1-2 anni di crescita nel vasetto di partenza, i cactus, alla formazione delle prime spine, sono pronti per il travaso in un contenitore più grande.
Come irrigare la Lingua del diavolo
La corretta irrigazione è un fattore determinante per la buona riuscita della coltivazione del cactus Ferocactus latispinus. In realtà è molto semplice gestirla, in quanto in autunno e inverno va totalmente sospesa, mentre in primavera ed estate basta bagnare leggermente il substrato solo quando questo è completamente secco.
Il problema con l’acqua può essere dovuto alla sovra-irrigazione che provoca marciumi alla base e non alla carenza idrica.
Come concimare la lingua del diavolo
I cactus del genere Ferocactus mal sopportano le concimazioni azotate, e a questa regola non fa eccezione il nostro F. latispinus. Per cui le fertilizzazioni con prodotti liquidi si possono totalmente tralasciare e optare per l’aggiunta di una manciata di concime organico, tipo humus di lombrico, una tantum nel momento del rinvaso.
Parassiti che infestano la Ferocactus latispinus
I parassiti che possono attaccare le piante di Ferocactus latispinus sono solo le cocciniglie, in particolare le specie Hypogeococcus pungens e Diaspis echinocactii. Ai primi segni d’infestazione il consiglio è quello d’intervenire utilizzando olio bianco minerale (che trovate qui) e se possibile procedere con la rimozione manuale. Ovviamente la difficoltà è data dalle grosse e taglienti spine che rendono difficile la pulizia.
Se l’infestazione si estende a tutta la costolatura del cactus sarà poi difficile salvare la pianta.
Proprietà della Ferocactus latispinus
Alcuni studi portano a pensare che la Ferocactus latispinus possa avere proprietà curative in grado di attenuare l’iperglicemia e l’iperlipidemia nei casi di diabete.