La Crassula ovata è una pianta appartenente alla famiglia delle Crassulacee, la più famosa del genere Crassula. Per la particolare forma delle foglie è conosciuta anche come albero di Giada (dall’omonima pietra) e pianta dei soldi. La maggior parte delle crassule è originaria del Sudafrica, quindi cresce bene con un clima molto caldo quasi tutto l’anno. Tuttavia, la pianta si adatta anche alla coltivazione in giardino, nelle condizioni climatiche della fascia più mite delle nostre regioni centro-meridionali (in particolare la crassula ovata). Laddove, invece, gli inverni sono molto rigidi, la si può coltivare in vaso, come pianta d’appartamento.
In quest’articolo conosciamo la crassula ovata e le sue tante varietà, vediamo inoltre le cure colturali adeguate per crescerla in modo sano, così che sia decorativa e abbia una lunga vita.
Descrizione della crassula ovata
La crassula ovata è una pianta succulenta, con fusto e foglie carnose. Alle nostre latitudini può raggiungere dimensioni medie, in genere però non superiori al metro di altezza.
Cresce con la forma di un piccolo arbusto o alberello cespuglioso, fitto di rami, con dei tronchi principali che si ingrossano e induriscono nel tempo, senza tuttavia diventare mai propriamente legnosi. Questi, insieme alle foglie, sono un’importante riserva d’acqua per la pianta.
Il colore dei fusti e dei rami è grigiastro, con evidenti screpolature sulla superficie. I rami si assottigliano verso l’apice.
L’attività pollonifera è buona, giacché emette nuovi germogli intorno al fusto principale, questa attitudine ci tornerà utile per la riproduzione.
Con adeguate cure e nell’ambiente giusto l’albero di giada può raggiungere dimensioni in larghezza importanti e forme molto particolari.
Foglie
Questa specie di crassula è detta ovata per la forma delle sue foglie, tipicamente tondeggianti. La consistenza è carnosa e le foglie crescono sui rami a coppie in posizione contrapposta. Sono ricoperte da una leggera peluria protettiva, di colore verde scuro. I margini che si tingono di rosso quando la pianta è esposta al sole intenso o, viceversa, al freddo.
Fiori
I fiori dell’albero di giada sono a forma di stella, hanno piccole dimensioni e colore bianco con sfumature rosa. Si trovano raggruppati in infiorescenza a corimbo e nascono all’apice dei rami. Alle nostre latitudini, la fioritura avviene in primavera e in estate, per questioni di temperatura. Ma essendo la pianta originaria dell’emisfero australe, nelle giuste condizioni colturali, la fioritura può avvenire anche in pieno inverno.
I fiori sono graditi ad api e altri insetti che effettuano l’impollinazione.
Varietà di crassula ovata
La Crassula ovata è molto ricercato come pianta ornamentale, per questo motivo, nel tempo, sono state messe a punto numerose varietà della specie. Ecco quali sono le 4 più famose:
- Gollum: questa varietà ha dimensioni più piccole e si distingue per le foglie allungate, con sezione tubulare, colore verde-grigiastro e punte rossastre;
- Lemon and Lime: questa varietà si differenzia dalla specie tipo per il multicolore delle foglie, a bande laterali color creme e verdi nella porzione centrale;
- Hummel’s Sunset: è tra le varietà più ricercate, per via dell’eleganza delle foglie che se esposte al sole assumono una colorazione dorata sui bordi;
- Minor: è una crassula in miniatura, perfetta per i bonsai.
Altre specie di crassula
Come accennato, l’albero di Giada non è l’unica specie del genere Crassula, il quale comprende ben 300 specie differenti.
Vediamo quindi le altre crassule meritevoli di una citazione.
Crassula Arborescens
Questa specie raggiunge grandi dimensioni, può arrivare infatti fino a 3 m di altezza.
Le foglie sono sempre di forma ovale, color verde-argenteo, con puntini rossi alle estremità. I fiorellini sono color bianco-rosato, anche se con le nostre temperature è difficile che fiorisca.
Crassula Portulacea
La crassula portulacea ha come segno distintivo il fusto carnoso che arriva fino a 7-8 cm di diametro. Altro segno caratteristico sono le foglie in cima ai rami, a forma di cucchiaio e a cespuglio, di un bel colore verde brillante, che per la disposizione ricordano un albero in miniatura.
Questa specie alle nostre latitudini raggiunge 1 m di altezza, nei luoghi d’origine anche 2.
Crassula Perforata
In questa specie di crassula il fusto è lungo e sottile, le foglie hanno la forma triangolare e sono rivolte verso l’alto. Il colore predominante della pianta è verde scuro, con caratteristiche macchioline bianche.
Come coltivare la crassula, vaso o giardino?
Veniamo ora alle tecniche di coltivazione biologica della crassula ovata. La prima domanda che ci si pone è se conviene coltivare l’albero di Giada direttamente in giardino oppure è meglio farlo in vaso, con la possibilità di proteggerlo durante i mesi invernali.
La risposta è: dipende. Se siamo in una zona mite del Centro o del Sud, dove le temperature invernali difficilmente scendono sotto lo zero termico, possiamo coltivarlo all’aperto. La pianta tollera il freddo, ma non il gelo. Bastano poche ore al di sotto di -1 °C per distruggere i fusti, che vengono letteralmente sciolti dalla gelata. Per cui, se vivete in zone in cui i rigori dell’inverno si fanno sentire, vi conviene procedere in vaso, così da poterla riparare in casa durante la brutta stagione.
Esposizione
In natura la crassula ovata cresce in zone forestali, tra alberi e piante più grandi. Quindi tollera bene anche una posizione ombreggiata, purché sia luminosa. Per avere la fioritura è infatti necessaria una buona esposizione alla luce.
In estate, l’esposizione diretta ai raggi del sole, associata a elevate temperature, rischia di bruciare le foglie e causarne la caduta. Quindi, in giardino la pianta si coltiva in mezz’ombra o in pieno sole, con ombreggiatura estiva.
In appartamento possiamo tenerla vicino alle finestre, quindi anche al sole diretto, tutto l’anno tranne che in estate. Inoltre, tollera molto bene il vento, anche quello salmastro tipico delle zone costiere. Non sopporta eccessive condizioni di umidità, dunque è consigliato posizionarla dove ci sia sufficiente ricircolo d’aria.
Substrato di coltivazione
La crassula ovata non è molto esigente per ciò che riguarda il substrato di coltivazione, l’importante è che dreni molto bene.
Il terreno ideale dovrebbe avere un pH con reazione subacida, per cui un mix perfetto è quello che si trova in commercio fatto da perlite e torba, facilmente reperibile nei negozi specializzati. L’alternativa è quella di usare un terriccio per piante grasse già pronto.
Nella coltivazione dell’albero di Giada in giardino, se il terreno risulta troppo compatto e argilloso, conviene modificarlo ammendando al suolo della sabbia o il mix di perlite e torba stesso.
Irrigazione
Per quanto riguarda le innaffiature, la crassula ovata presenta esigenze diverse, a seconda del periodo e del sistema di coltivazione.
In piena terra ha bisogno d’acqua solo nel periodo estivo, in seguito a lunghi periodi di siccità.
In vaso bisogna stare più attenti a non tenere a secco la pianta per lungo tempo.
Benché sia una succulenta, l’albero di giada, ha bisogno d’acqua per un ottimale sviluppo.
Ipotizzando di coltivare la pianta in appartamento si può bagnare 1 volta a settimana in primavera e autunno, 2 volte a settimana in estate, quasi mai in inverno.
Attenzione ai ristagni d’acqua nel sottovaso, che possono essere molto dannosi. Per evitarli, nel sottovaso si possono sistemare dei materiali assorbenti, come sabbia, argilla espansa, perlite, ecc. e poi poggiare il vaso con la pianta sopra. Altrimenti, ogni volta che s’innaffia la pianta, il sottovaso andrà svuotato dell’acqua in eccesso.
Concimazione
La concimazione è un aspetto secondario nella coltivazione della crassula ovata. Attenzione a non usare concimi eccessivamente ricchi di azoto, i quali possono creare problemi alla pianta. Saltuariamente, si può intervenire con fertilizzanti liquidi e biologici, a base di fosforo e potassio.
Come moltiplicare la crassula ovata
La riproduzione dell’albero di Giada in ambito domestico è semplice e si può fare in 2 modi. Il primo è trapiantare un nuovo pollone prelevato alla base del fusto. L’ideale è tirarlo fuori dalla terra con un pezzettino di radice e riporlo subito in un vasetto con un mix di perlite e torba.
Altra tecnica di sicura riuscita è la talea. Questa si effettua tagliando una porzione terminale di ramo di circa 8-10 cm, ovviamente scegliete un ramo sano, dove siano presenti foglie. Dopo il taglio la talea va tenuta in un contenitore con della sabbia, così da farla asciugare. Poi si trasferisce in vaso, sempre con il solito mix di terriccio. Il vaso va tenuto all’ombra, con temperature intorno ai 20 °C e il terriccio sempre ben umido. Il periodo ideale per farla è tra la primavera e l’estate, in maggio-luglio.
Rinvaso
La crassula ovata non ha bisogno di frequenti rinvasi, essendo una pianta a crescita lenta e con un apparato radicale non troppo sviluppato in profondità. Il rinvaso si fa ogni 2-3 anni, quando ci si accorge che la pianta ha esaurito lo spazio a disposizione. È sempre bene preferire i vasi ampi a quelli profondi. Questi vanno riempiti con il solito mix che abbiamo consigliato in precedenza.
Potatura della crassula ovata
La crassula ovata non si pota, a meno che non la stiate coltivando come bonsai. I tagli dovranno limitarsi solo all’eliminazione di qualche ramo danneggiato che porta foglie ingiallite.
Parassiti
Come un po’ come tutte le piante grasse, anche la crassula ovata è molto rustica e difficilmente viene attaccata dai parassiti. Il più problematico per la pianta è la cocciniglia, che può aggredire le foglie, più raramente i fusti.
Essendo una pianta di piccole dimensioni, per eliminare questo parassita si può procedere con la rimozione manuale, cercando di essere tempestivi e aiutandosi con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e sapone potassico molle. Se l’infestazione è importante, si può anche decidere di tagliare il rametto colpito.
Tossicità della crassula ovata
La crassula ovata risulta tossica per l’uomo e gli animali domestici. Dunque fate particolare attenzione quando effettuate dei tagli alla pianta, ad esempio durante il taleaggio. La linfa a contatto con la pelle può provocare irritazioni.
Per quanto riguarda gli animali domestici, se questi hanno la tendenza a mangiucchiare le piante, fate in modo di posizionarla dove questa non sia accessibile. L’ingestione può causare diarrea e vomito di una certa importanza.