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La pianta del rosario (Senecio rowleyanus) è nota in tutto il mondo per la sua bellezza. E’ originaria del Sudafrica ma è coltivata in tutti quei paesi che hanno un clima mite. Per questa ragione, è l’ideale per abbellire i balconi delle case italiane.
In inglese è conosciuta come strings of pearls, ovvero collana di perle, in riferimento alla sua particolare e unica forma.
In quest’articolo vedremo come coltivare la pianta del rosario in vaso, sul balcone o sul terrazzo, e ne conosceremo meglio le caratteristiche.
Caratteristiche della pianta
Il nome scientifico della pianta del rosario è Senecio rowleyanus. Appartiene alla famiglia botanica delle Asteraceae.
E’ una pianta succulenta dall’inconfondibile portamento ricadente. Dalle radici sviluppa dei lunghissimi fusti, lunghi più di un metro. Si tratta di fusti molto resistenti, motivo per cui pendono verso il basso senza spezzarsi, se la pianta è tenuta sospesa, ad esempio in un vaso pensile. Tutta la superficie dei fusti è ricoperta di piccole sfere globose e succulente, con un diametro di circa 6 cm.
Le sfere altro non sono che le foglie della pianta, da cui il nome volgare. Per la loro forma e disposizione assomigliano al rosario o a una collana di perle.
Il colore delle perle è verde brillante durante la stagione vegetativa, più chiaro in inverno, quando la pianta entra in riposo.
Le sfere sono solcate da una striscia traslucida longitudinale ed esistono anche varietà della pianta del rosario con colori variegati.
Ai nostri climi la fioritura avviene tra agosto e ottobre, con piccoli fiori simili a margherite di colore bianco. I fiori non sono molto appariscenti, ma profumatissimi.
Dopo la fioritura si sviluppano i semi, avvolti in un pappo cotonoso bianco, che in natura
favorisce la diffusione della pianta operata dal vento.
Come coltivare la pianta del rosario
Coltivare la pianta del rosario è abbastanza semplice e può regalare grandi soddisfazioni.
- Usate un terreno specifico per piante grasse,
- Effettuate una buona concimazione di base,
- Non esagerate con l’irrigazione,
- Proteggete la pianta nei mesi invernali (se potete, portatela in casa),
- Ogni due ani procedete a un rinvaso,
- Prevenite i parassiti usando macerati di aglio e di ortica,
- In caso di forti infestazione utilizzate il sapone di Marsiglia.
Coltivare la pianta del rosario: consigli tecnici
Noi consigliamo di coltivare la pianta del rosario in vaso, soprattutto nelle regioni centro-settentrionali. Questo perché la pianta teme il gelo e quindi durante l’inverno deve essere protetta, magari entrando il vaso in casa.
Scegliete una posizione del vostro balcone illuminata, ma non in pieno sole. D’estate l’irradiazione diretta e per lungo periodo può mandare in sofferenza la pianta. Come accennato, la collana di perle si coltiva al meglio in vasi pensili, di forma tondeggiante. Questo per dar modo ai rami di ricadere e allungarsi a piacimento. Con il tempo l’effetto estetico diventa spettacolare ed è un piacere ammirarla.
La riproduzione della pianta del rosario avviene tipicamente per talea. A primavera basta staccare un pezzettino di un fusto ed interrarlo, subito dopo emetterà nuove radici.
Naturalmente bisogna pur partire da una pianta, quindi se non conoscete qualcuno che può regalarvene un pezzettino, potete procurarvela qui.
Il terreno ideale
Il giusto terreno e una corretta irrigazione sono i segreti per coltivare una pianta del rosario sana e rigogliosa.
Occorre utilizzare un terriccio specifico per piante grasse e succulente, in modo da avere un substrato equilibrato.
Inoltre, conviene sempre sistemare della perlite o dei ciottoli sul fondo del vaso, in modo da assicurare il corretto drenaggio.
Come annaffiare la pianta del rosario
L’irrigazione della pianta del rosario non deve mai essere troppo frequente. Bagnate il terreno solo quando questo è asciutto, senza esagerare. Inoltre, in inverno non è necessaria.
Dare troppa acqua è la prima ragione per cui le piante del rosario periscono, poiché è facile provocare marciumi radicali.
Per capire se abbiamo innaffiato troppo osserviamo il sottovaso, qui non deve mai rimanere acqua stagnante.
Come curare la pianta del rosario
La pianta del rosario va portata all’interno dell’abitazione nei mesi invernali, soprattutto in luoghi soggetti a gelate. Va posizionata vicino a una finestra, ma lontano da fonti di calore, come termosifoni, stufe o termoconvettori.
Periodicamente bisogna procedere a un rinvaso, di solito questo si fa ogni due anni.
Il rinvaso è il momento migliore per la concimazione di fondo, che si effettua ammendando al terreno un po’ di sostanza organica. Ideali allo scopo è l’humus di lombrico, che potete trovare qui.
Se la concimazione di base è fatta bene, non c’è bisogno di aggiungere altri fertilizzanti durante la stagione.
In primavera attenzione alla possibile presenza di parassiti. Quelli che mettono più a rischio la pianta sono gli afidi e la cocciniglia.
La loro presenza si può prevenire usando i macerati naturali, come quello di ortica e di aglio.
In caso di grosse infestazioni, vi consigliamo l’uso del sapone molle potassico.
1 commento
Sono stata via 3 giorni da casa e la mia pianta del rosario, al mio ritorno, aveva numerose palline secche, eppure il terreno non era per nulla asciutto. L’unico dubbio é che possa aver patito il buio di 3 giorni. Possibile? Altrimenti non mi spiego cosa abbia patito.