In questo articolo vediamo come realizzare una composizione di piante grasse in bottiglie di vetro in maniera artigianale. Per realizzare queste piccole opere artistiche abbiamo riciclato delle damigiane dalla forma tondeggiante, ideali per realizzare dei vasi di vetro. All’interno di questi recipienti, dopo aver sistemato adeguatamente il fondo, abbiamo poi introdotto in maniera coreografica le nostre piante succulenti. Il risultato è una composizione di piante d’appartamento o da esterno molto bella da vedere.
Anche se sembra complesso, il procedimento per realizzare la composizione di piante grasse è in realtà semplice. La parte più delicata è riciclare la bottiglia di vetro trasformandola in un vaso.
Nella seguente galleria fotografica illustriamo, quindi, passo dopo passo, come tagliare il vetro con un sistema facile e artigianale, che vi sorprenderà.
Con questo metodo trasformerete anche voi dei semplici fiaschi in dei vasi per piante grasse molto originali. Vasi ideali per realizzare delle bellissime composizioni.
Come coltivare piante grasse all’interno dei vasi di vetro
Vediamo subito i materiali che servono per realizzare la composizione di piante grasse all’interno dei vasi di vetro.
Innanzitutto servono delle damigiane in vetro di media dimensione (da trasformare poi in vasi). Damigiane o fischi simili sono molto facili da reperire in giro, magari nelle vecchie soffitte.
Un tempo venivano utilizzati per contenere il vino o l’olio, ma attualmente sono in disuso. Oggi si preferisce usare le normali bottiglie.
Gli altri materiali sono:
- Filo di nylon
- Alcol etilico
- Un bicchiere
- Carta vetrata
- Accendino (meglio un accendigas da cucina a fiamma)
- Talee di piante grasse
- Argilla espansa
- Terriccio
- Sabbia.
Come tagliare il vetro con il fuoco
Momento clou di questa composizione artigianale è quello del taglio del vetro col fuoco. Utilizzeremo per questo, come abbiamo visto, dei semplicissimi attrezzi alla portata di tutti. Ovviamente, maneggiare il fuoco è pericoloso, per cui, prima di procedere, mettete tutto in sicurezza (in particolare assicuratevi che ogni traccia di materiale infiammabile sia ben lontana dalle fiamme).
Ecco, quindi, ora che tutto è sicuro, come procedere:
Prendere le misure
Per prima cosa bisogna decidere di quanto tagliare la parte superiore della bottiglia. Questa scelta è determinante perché proprio il taglio sarà la bocca di apertura dei nostri vasi di vetro.
Per fare questo, faremo un semplice nodo a cappio al filo di nylon (passato doppio).
Adagiamo quindi il filo sul collo della damigiana in vetro. In questa fase questa operazione serve solo per capire fin dove stringere il nodo.
A questo punto, fatto il nodo, bisogna togliere il filo e metterlo a bagno per qualche minuto in un bicchiere con dell’alcol etilico (etanolo denaturato).
Accortezze e accensione del fuoco
Quando il filo sarà ben impregnato adagiatelo sul collo della damigiana, in corrispondenza della misura presa precedentemente. Assicuratevi che il nylon sia ben teso intorno al collo.
Qui arriva il passaggio fondamentale e che richiede maggiore attenzione: bisogna dare fuoco al filo di nylon intorno alla damigiana. Quindi prendete tutte le accortezze del caso.
Utilizzate un accendigas da cucina, in modo da aumentare ancora di più la sicurezza. Spostate l’alcol che avete utilizzato e lasciate sgombero il tavolo da lavoro. Fatto questo, fuoco al nylon (e al vetro)!
L’acqua e il taglio della bottiglia
Una volta acceso il nylon, la fiamma avvolgerà la bottiglia lungo tutto il filo. Un piccolo cerchio infuocato. Non impressionatevi e lasciate consumare completamente la fiamma. Ci vorranno pochi istanti. Appena l’alcol si consumerà, la fiamma si estinguerà. A questo punto passate la damigiana sotto l’acqua fredda. In questo modo, con un schioppo improvviso e istantaneo, il vetro si distaccherà lungo la linea del filo. Se il vostro lavabo è alto, posizionate delle spugne o degli stracci sul fondo, creando così una protezione morbida, che possa evitare lesioni qualora la bottiglia, durante la sua divisione, dovesse scivolarvi di mano. Più uniformemente posizionerete il filo con l’alcol, maggiore sarà la precisione del taglio.
Nel fare queste operazioni sarebbe opportuno utilizzare dei guanti, come ulteriore protezione. Noi non l’abbiamo fatto, ma, per ridurre i rischi, avremmo dovuto.
Se questo procedimento dovesse sembrarvi troppo complesso (ma vi assicuriamo che non lo è), potete procedere utilizzando un comune tagliavetro.
Un normale tagliavetro acquistabile anche on-line.
Levigatura del vaso di vetro
La bottiglia recisa, che dovrà diventare il nostro vaso di vetro e contenere la nostra composizione di piante grasse, è ora molto pericolosa. Maneggiatela con prudenza.
Il bordo, infatti, in questa fase, è assolutamente tagliente, quindi non sfioratelo e state molto accorti.
Il passaggio successivo è molto importante. In sostanza bisogna levigare il bordo del vaso di vetro (ormai ex-damigiana) con della carta vetrata.
Dunque prendete un bel pezzo di carta vetrata e di buona lena strofinatelo lungo tutta la superficie del taglio. Lo strofinio tra la carta vetrata e la bottiglia genererà della polvere di vetro. Cercate di essere precisi e non tralasciate nessun punto.
Alla fine del lavoro vi accorgerete che il bordo non sarà più tagliente.
L’interno del vaso di vetro
Veniamo ora alla composizione delle piante grasse nel nostro vaso di vetro.
Per prima cosa, iniziamo riempiendo il fondo del vaso con un bello strato di argilla espansa.
L’argilla espansa è fondamentale. Non essendo, infatti, il fondo del vaso di vetro bucato, è necessario assicurare il drenaggio dell’acqua. E questo lavoro l’argilla espansa lo fa egregiamente.
Dopo l’argilla espansa bisogna naturalmente riempire il nostro vaso con il terriccio.
Formato lo strato di terriccio, finalmente arriva il momento di realizzare la nostra composizione di piante grasse.
La composizione di piante grasse
Per la nostra composizione di piante grasse, abbiamo utilizzato delle talee di cactacee ed alcune succulente. Queste tipologie di piante grasse ci sono sembrate l’ideale per realizzare questo tipo di composizione. Primo, perché hanno una notevole facilità di attecchimento. Secondo, perché hanno una crescita più lenta e facilmente controllabile.
Aiutandoci con un bastoncino abbiamo fatto un foro e abbiamo inserito nel terreno le piante grasse. Abbiamo quindi scelto di posizionare al centro un cactus, il quale tenderà a crescere verso l’alto. Mentre ai lati abbiamo posto le succulente, che una volta cresciute si affacceranno dai bordi.
Il passaggio finale è quello di mettere della sabbia fine sulla superficie del terriccio. Oltre all’apprezzabile effetto scenico, la sabbia ci consente di migliorare ulteriormente il drenaggio ed apportare sali minerali alle piante. Praticamente, si comporta come una sorta di concime per le piante grasse.
Ulteriore vantaggio della sabbia è l’eliminazione del problema delle pulizia dalle erbe infestanti. Cosa che potrebbe risultare difficoltosa una volta che le piante saranno cresciute.
Consigli per la cura
Non è consigliato effettuare questo lavoro nei mesi invernali, in quanto il freddo potrebbe creare un problema di attecchimento delle talee. Se la composizione di piante grasse è fatta in inverno, consigliamo di tenere dentro casa il vaso di vetro, magari vicino una fonte di luce, meglio se sul davanzale della finestra. In questo modo, le talee, in primavera, potranno tranquillamente passare all’esterno.
Per quanto riguarda l’annaffiamento, bisogna ridurre al minimo le bagnature in modo da evitare assolutamente i ristagni.
Siamo giunti alla fine di questo articolo, che ci auguriamo vi abbia stuzzicato la fantasia. Il bello in questo tipo di composizioni è osservare attraverso il vaso di vetro la terra e i substrati che abbiamo realizzato.
Ringraziamo Stefania, cara amica di Coltivazione biologica, per l’idea e la realizzazione della composizione di piante grasse. Vi ricordiamo, inoltre, che se avete idee o progetti particolari che volete sottoporci, potete farlo contattandoci su Facebook o compilando il modulo contatti.
1 commento
Utilissimi!!