La potatura del rosmarino è un’operazione semplice da eseguire e che richiede pochi strumenti e poca conoscenza. Si tratta di una parte importante della cura di questa pianta, che può aiutare a mantenere la forma, incoraggiarne una crescita sana e aumentare la produzione dei suoi aromi piacevoli. Potare regolarmente il rosmarino può anche prevenire la formazione di rami secchi, evitare che la pianta diventi troppo grande e invada lo spazio degli altri fiori. C’è poi anche un aspetto estetico da considerare: potare le punte dei rami può dare alla pianta un bell’aspetto ordinato. Potare il rosmarino è quindi un modo importante per mantenerne la salute e il valore ornamentale della pianta.
In questo articolo forniremo alcune informazioni utili su come potare correttamente questa apprezzatissima pianta aromatica.
Quando potare il rosmarino
Ma la potatura rosmarino quando va fatta? Questa è una domanda che molto spesso ci viene posta, visto che, essendo ricca di gusto e di benefici quest’aromatica è parecchio presente nel giardino, sul terrazzo o nell’orto sul balcone di molti neofiti. Essendo quindi una pianta diffusa anche nelle case di chi non è abituato a coltivare e a potare con una certa regolarità, l’interrogativo diventa più che lecito. Si consiglia di effettuare una leggera potatura del Rosmarinus officinalis ogni anno, a inizio primavera o inizio autunno, ovvero in momenti lontani dal freddo intenso.
Come potare il rosmarino
Per potare il rosmarino in modo corretto, devi prima iniziare a tagliare i rametti morti e secchi della pianta, i quali solitamente si trovano nella parte meno illuminata della vegetazione. Se l’arbusto è troppo voluminoso si può continuare sfoltendo le parti sovrabbondanti, ovvero ramificazioni sovrapposte l’una con l’altra che spesso formano una massa disordinata.
Nella scelta dei rami da tagliare è meglio rimuovere quelli più vecchi, in modo da mantenere la pianta giovane. Segui la forma naturale della pianta mentre procedi con la potatura, mantenendola ben ordinata ed equilibrata. Dopo la sfoltita si può terminare la potatura con tagli di ritorno sui rami più lunghi e fuori chioma, praticando delle cimature apicali. Naturalmente tutti questi interventi vanno calibrati rispetto alla misura della pianta, alla sua età e al portamento scelto per la coltivazione. Su piante giovani e piccole non sono necessari. A molti potrebbe anche piacere una forma più libera e disordinata e in quel caso la potatura limitarsi solo a tagliare i rami secchi.
Potatura rosmarino a cespuglio
La potatura del rosmarino a cespuglio serve per mantenere la forma della pianta ordinata e compatta. Per prima cosa, taglia via i rametti più vecchi e rinsecchiti alla base della pianta, in modo da stimolare la crescita di nuovi germogli. Quindi, rimuovi le ramificazioni che pendono troppo verso il basso e taglia i rami più lunghi in modo da ottenere una forma tondeggiante. Per mantenere il cespuglio molto compatto la potatura si può effettuare anche più volte nell’anno.
Potare rosmarino a siepe
La potatura del rosmarino a siepe è un’operazione fondamentale per mantenere la forma e l’estetica della pianta. Per farlo correttamente cambia il modo di tagliare rispetto al cespuglio, infatti, utilizzando un paio di cesoie ben affilate, bisogna accorciare i rami più lunghi che spuntano dai lati in modo da creare una linea uniforme. Non si taglia in alto, ma di lato. Inoltre, è importante ricordare di sfoltire qualche ramo che spunta all’interno per consentire alla luce di penetrare. La potatura regolare e accurata garantirà alla siepe rosmarino un aspetto compatto e rigoglioso.
Potatura del rosmarino ad alberello
Altra forma d’allevamento da prendere in considerazione sul classico Rosmarinus officinalis è quella ad alberello, che s’imposta con la potatura. Per formare un alberello di rosmarino occorre, quando la pianta è giovane, scegliere un fusto principale e pulirlo con i tagli nella parte bassa. Man mano che il fusto si allunga e s’ingrossa si accompagna con la potatura, lasciando sviluppare sempre una bella chioma. Con il tempo avrete un tronco vero e proprio, forse un po’ contorto, ma sicuramente robusto e decorativo.
Come si pota il rosmarino in vaso
Potare il rosmarino in vaso è un compito piuttosto semplice. Per mantenerlo in salute, ricorda di tagliare le sue foglie vecchie e secche. Comincia tagliando le punte delle ramificazioni, in modo da incoraggiare la crescita di nuovi germogli e foglie. Puoi anche togliere i rami che si intrecciano per farlo apparire più ordinato o assottigliarne la chioma per far entrare la luce. Prima di procedere, assicurati che le cesoie siano ben affilate per evitare di danneggiare le foglie. Per quanto riguarda il quando potare il rosmarino in vaso, le tempistiche possono essere uguali a quelle della pianta in piena terra. Chiaramente, potete tagliare il rosmarino al bisogno se invece ne avete semplicemente la necessità per cucinare.
Cosa fare con gli scarti di potatura?
Il lavoro di potatura di rosmarino comporta la produzione di molto materiale vegetativo. La prima cosa che potete fare è essiccarlo, conservandolo in un sacchetto di carta e poi usarlo in cucina come aroma. Molto interessante è pure la moltiplicazione del rosmarino con la tecnica della talea di cui vi abbiamo parlato in un articolo dedicato.
Potatura rosmarino: approfondimenti
Scheda tecnica sul rosmarino (in inglese) – Virtual Library of Phoenix Landscape Plants