Indice dei contenuti
L’achillea moscata, nome scientifico Achillea erba-rotta subsp. moschata, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Volgarmente è conosciuta anche con i nomi di erba livia, tanada, erba mascarpina e genepi bianco. È una stretta parente della più diffusa achillea millefoglie. A differenza di quest’ultima, però, l’achillea moscata è presente per lo più nei luoghi sassosi e tra le rocce delle regioni alpine (per quel che riguarda l’Italia, la troviamo dal Piemonte al Friuli), da quote che vanno dai 1400 fino a oltre i 3000 mslm.
Questa piccola pianta spontanea è famosa soprattutto per le sue proprietà aromatiche, sfruttate da sempre nell’erboristeria liquoristica. In quest’articolo vediamo come riconoscerla e utilizzarla.
Etimologia del nome
La denominazione botanica di Achillea erba-rotta subsp. moschata ha un’etimologia composta.
Innanzitutto il nome del genere, Achillea, il quale è dedicato all’eroe greco Achille (in greco Aχιλλειοϛ=Achilleios) che nella mitologia avrebbe usato questa pianta per curare le ferite riportate dai suoi soldati in battaglia.
Erba-rotta deriva invece dal latino, ovvero da herba=erba e rota=ruota, in riferimento alle forme tondeggianti di foglie e fiori della pianta. Infine il nome della sottospecie, moschata, dall’arabo musk=muschio (o “che odora di muschio”), a ricordare la fragranza emanata da questa preziosa pianta alpina.
Descrizione dell’achillea moscata
Achillea erba-rotta subsp. moschata è una pianta erbacea perenne con la forma biologica di camefite suffruticose, con fusti breve e legnosi solo alla base. La piante è di piccole dimensioni e non supera i 10-20 cm di altezza. È quasi completamente glabra, appena pelosa sui fusti e sui peduncoli. Emana, specialmente se stropicciata, un forte odore canforato.
Foglie
Le foglie dell’achillea moscata sono di colore verde e carnosette. Hanno struttura pennatifida, cioè sono divise in tante lacinie lineari, con contorno ovale-allungato. Le foglie inferiori sono picciolate, le superiori sessili. La loro superficie è punteggiata di ghiandole contenenti olio essenziale che conferisce loro il caratteristico odore.
Fiori e frutti
L’infiorescenza, di colore biancastro, è formata da numerosi capolini riuniti in un corimbo posto all’apice del fusto. I singoli capolini sono composti di 5-10 fiori, provvisti di una ligula bianca, disposti all’esterno di altri piccoli fiorellini.
La fioritura dell’achillea moscata avviene da giugno ad agosto.
Il frutto è un piccolo achenio semplice.
La raccolta dell’achillea moscata
L’achillea moscata è una pianta sempre più rara, questo a causa delle irrazionali raccolte che ha subito in passato per via della sua alta quotazione commerciale erboristica.
Il consiglio che diamo è quello di una raccolta rispettosa della natura e limitata all’uso della pianta in ambito familiare.
In erboristeria e liquoristica vengono utilizzate le foglie e le sommità fiorite. Le foglie si raccolgono dal mese di giugno fino a tutto il periodo della fioritura recidendole senza il picciolo.
Le sommità fiorite si colgono di solito in luglio-agosto, praticando un taglio a qualche centimetro da terra.
Come conservare l’achillea moscata
Le foglie dell’achillea moscata si essiccano disponendole in strato sottile e in un luogo areato, evitando l’esposizione diretta al sole. Le sommità fiorite invece si essiccano riunite in mazzetti. La conservazione avviene in vasi di vetro, al riparo dall’umidità e dalla luce.
Proprietà dell’achillea moscata
In foglie e fiori dell’achillea moscata sono contenuti olio essenziale e sostanze amare. La pianta ha proprietà aromatiche, aperitive, digestive e leggermente diuretiche.
Usi dell’achillea moscata in liquoristica
L’achillea moscata è una delle piante più note ed usate nell’erboristeria liquoristica. Entra come componente aromatico pregiato ed insostituibile in gran parte dei classici amari aperitivi e digestivi, nei liquori di erbe alpine, negli elisir medicinali e nel genepi.
Indicazioni erboristiche
Il gusto amaro, gradevole ed aromatico dell’achillea moscata stimola la secrezione dei succhi gastrici, e quindi l’appetito. Favorisce la digestione, con benefici effetti sui fenomeni conseguenti ad una cattiva digestione quali alito cattivo, senso di peso, dolori allo stomaco, formazione di gas intestinali.
La pianta, inoltre, si presta bene come correttivo del sapore degli infusi e dei decotti. Dove si desideri un gusto amaro gradevole e pronunciato, se ne possono aggiungere piccole parti alla preparazione erboristica di base.
Uso domestico dell’achillea moscata
Nell’erboristeria domestica si possono usare foglie e fiori dell’achillea moscata in varie preparazioni, con la funzione di aromatizzante, amaricante, aperitivo e digestivo.
Quella più semplice è l’infuso, con 3 g di sostanza secca in 100 ml d’acqua, da assumere al dosaggio di due tazzine al giorno prima e dopo i pasti principali.
Di semplice preparazione è pure la tintura vinosa, ottenuta con 5 g in 100 ml di vino bianco, da mantenere al macero per 10 giorni e da consumare in bicchierini dopo i pasti.
Più elaborato è l’elisir di achillea moscata, che si prepara facendo macerare 50 g di sommità fiorite in 800 ml di alcol a 50° per 15 giorni. Trascorso il tempo si filtra e si aggiungono 200 gr di zucchero. Anche l’elisir è perfetto in piccole dosi a fine pasto.