Indice dei contenuti
La kenzia o kentia, nome scientifico Howea forsteriana, è una pianta appartenente alla famiglia botanica delle Arecaceae, ovvero le palme. È originaria di Lord Howe, un’isola nel Pacifico meridionale, situata circa a metà strada tra l’Australia e la Nuova Zelanda. Si tratta di una pianta ornamentale, popolare grazie alle sue fronde lunghe e sottili che le conferiscono un aspetto elegante e tropicale. Per la sua bellezza, è coltivata come pianta d’appartamento, anche perché alle nostre latitudini difficilmente sopravvivrebbe all’aperto. In natura, la kenzia è una palma che cresce in ambienti forestali umidi e ombrosi, e richiede quindi un adeguato posizionamento anche in casa.
In quest’articolo vediamo tutto quello che c’è da sapere per curare una pianta di kentia.
Com’è la kenzia in natura?
Questa palma ha medie dimensioni, giacché può raggiungere un’altezza massima di circa 10-12 metri. Il suo fusto, slanciato e sottile, ha un diametro di circa 10-15 cm.
Le foglie della kenzia sono lunghe fino a 2-3 metri e sono costituite da numerose foglioline che crescono lungo un asse centrale, chiamato rachide. Le foglioline sono di colore verde intenso e hanno una forma lanceolata o a forma di piuma.
L’apparato radicale della pianta è composto da radici fibrose e poco profonde, che si estendono lateralmente per una certa distanza dal tronco. Questo rende la pianta abbastanza stabile e resistente al vento, anche se non deve essere esposta a forti raffiche. In natura, questa palma produce fiori che sono di piccole dimensioni e di colore bianco-crema. I fiori crescono in grappoli lungo un’infiorescenza a forma di spiga, ma in coltivazione sono relativamente rari. La pianta produce inoltre piccoli frutti sferici di colore nero o marrone, ma questi sono anche poco comuni nella coltivazione in vaso.
Quanto cresce una kenzia coltivata in appartamento?
La crescita della kenzia coltivata in appartamento dipende da diversi fattori, come la dimensione del vaso, la quantità di luce, acqua e nutrimento che riceve, e le condizioni ambientali della stanza in cui è collocata. In genere, la kentia coltivata in appartamento cresce più lentamente, circa 10-20 cm all’anno. La pianta può raggiungere un’altezza massima di circa 2-3 metri in un vaso, ma ci vorranno diversi anni perché raggiunga questa dimensione. Sviluppa lunghi steli di colore verde scuro, molto eleganti, che terminano con queste foglie lucide e ampie che ne fanno un soggetto sorprendente.
Dove mettere le kenzie in casa?
La kenzia è una pianta che cresce bene in ambienti non troppo luminosi e ben protetti dai raggi solari diretti. Questo in quanto le foglie possono bruciarsi se esposte alla luce solare diretta per un lungo periodo di tempo. Pertanto, può essere posizionata in casa in stanze in cui entra la luce naturale, ma nella parte più ombreggiata, lontano dalle finestre. Inoltre, è una pianta che richiede un’umidità ambientale elevata per crescere sana e rigogliosa, quindi è consigliabile posizionarla in stanze non troppo secche, con una buona umidità, lontano da fonti dirette di riscaldamento. Se la stanza è molto asciutta, è possibile utilizzare un umidificatore ed effettuare periodiche nebulizzazioni della vegetazione.
La Howea forsteriana cresce bene con temperature moderate, tra i 18 °C e i 24 °C. Tuttavia, può tollerare temperature leggermente inferiori o superiori per brevi periodi di tempo, purché non siano troppo estreme. In caso di temperature inferiori a 10-12 °C, la pianta può subire danni e interrompere la crescita.
In sintesi, per favorirne una crescita sana e vigorosa in casa, è importante fornirle una luce indiretta, un’umidità adeguata e temperature moderate.
Qual è il terreno ideale per coltivare le kentie in vaso?
Il terreno ideale per la coltivazione della kenzia in vaso deve essere ben drenato e con una buona dotazione di sostanza organica. In generale, si consiglia di utilizzare un terriccio per piante da interno di buona qualità, che può essere arricchito con humus di lombrico o compost domestico. Il substrato deve essere in grado di trattenere l’acqua, ma allo stesso tempo deve permettere un’adeguata circolazione dell’aria intorno alle radici. Per cui si consiglia di aggiungere una piccola quantità di sabbia o perlite al terreno per migliorarne il drenaggio e prevenire il ristagno idrico.
Quando si travasa la kenzia?
Per un’ottimale coltivazione delle kentie è importante scegliere un vaso di dimensioni adeguate alla pianta e alle sue radici. La pianta non ha bisogno di troppo spazio, anzi, è meglio aumentare progressivamente le dimensioni del contenitore. Di solito le piante acquistabili in negozio vengono vendute in vasi da 14-16 cm di diametro. Appena acquistate si può effettuare un travaso in un vaso di 20-22 cm di diametro.
A questo punto la palma dovrebbe essere rinvasata ogni 2-3 anni, in primavera o all’inizio dell’estate, usando vasi ogni volta poco più grandi. Alcuni segnali che indicano che è il momento di travasare la kentia includono: le radici che iniziano a fuoriuscire dai fori di drenaggio del vaso, il terreno che si asciuga molto velocemente dopo l’annaffiatura, la pianta appare sofferente e non cresce più come prima.
Per rinvasarla, bisogna rimuovere la pianta dal vecchio vaso, estraendo delicatamente il pane di terra. Poi esaminare le radici della pianta per verificare che siano sane e non marce. Se si riscontrano radici rovinate, rimuoverle con un paio di forbici pulite. A questo punto posizionare la pianta nel nuovo vaso, aggiungendo del terreno fresco intorno alle radici fino a coprirle completamente, tamponare leggermente il terreno intorno al colletto.
Come si riproduce una pianta di Howea forsteriana?
La kenzia può essere moltiplicata facilmente in diversi modi. Una tecnica molto semplice è quella della divisione del cespo, da effettuarsi nel momento del rinvaso. Nel momento in cui si estrae la pianta dal vecchio vaso, si può dividere il cespo in più parti, assicurandosi che ogni porzione abbia radici e fusti. Le parti così ottenute possono essere piantate in nuovi vasi con del terreno fresco. Altro sistema è quello di utilizzare i polloni basali che la Howea forsteriana produce periodicamente. Questi polloni sono giovani piantine che si sviluppano alla base della pianta madre e possono essere rimossi e trapiantati per creare nuove kenzie.
Per moltiplicare la pianta con i polloni basali, è necessario aspettare che il pollone abbia almeno alcune foglie e radici sufficientemente sviluppate. A questo punto, si può estrarre il pollone dalla pianta madre, eventualmente aiutandosi con un coltello affilato. Dopo il taglio, è importante immergere il pollone in acqua per circa un’ora per stimolare lo sviluppo delle radici. Successivamente, si può piantare il pollone in un vaso con terriccio fresco, mantenendo il terreno costantemente umido e posizionandolo in un luogo luminoso, ma non esposto alla luce solare diretta. Con le giuste cure, il pollone basale dovrebbe crescere e svilupparsi in una nuova piantina.
Quante volte si annaffia la kenzia?
La kenzia ha bisogna di un’irrigazione moderata, ma costante. Il terriccio dovrebbe essere sempre ben umido, ma mai inzuppato. Il consiglio che diamo è quello di dare acqua poco e spesso. Ad esempio 3-4 volte a settimana in primavera-estate, 1 volta in autunno-inverno. La pianta gradisce anche periodiche nebulizzazioni delle foglie, che aumentano l’umidità intorno alla pianta stessa. Queste nebulizzazioni si possono fare 1-2 volte a settimana nelle stagioni calde, saltuariamente il resto dell’anno.
Concimazione
Per favorire la crescita regolare della kenzia si può fertilizzare con del concime liquido biologico (come questo). Le fertilizzazione si fanno nel periodo di maggiore crescita, quindi in primavera-estate, con la cadenza di una volta ogni 15 giorni.
Come togliere le foglie secche dalla Howea forsteriana?
La kenzia non ha bisogno di essere potata regolarmente, a meno che non sia necessario per rimuovere foglie o ramificazioni morte o malate. Se le foglie più vecchie cominciano a seccare e diventare gialle, è possibile tagliarle nel punto in cui inizia il fusto con una forbice pulita e affilate. In questo modo manterremo un aspetto ordinato della pianta.
Come rendere più verdi le foglie delle kenzie?
La pulizia e la lucidatura delle foglie delle kenzie sono importanti per mantenere la bellezza e la salute della pianta. La pulizia è molto semplice, basta utilizzare un panno morbido di cotone leggermente umido per rimuovere delicatamente la polvere e lo sporco dalle foglie. Per lucidare le foglie della Howea forsteriana, si può utilizzare dell’olio vegetale, come l’olio di cocco o l’olio di oliva. Applicare l’olio su un panno morbido e lucidare delicatamente le foglie, evitando di utilizzare troppo olio. È importante evitare di utilizzare prodotti chimici aggressivi per la pulizia e la lucidatura delle foglie della kentia, poiché potrebbero danneggiare la pianta.
Perché si seccano le foglie della kentia?
Le foglie della kentia possono seccarsi per diverse ragioni. Innanzitutto la siccità, in quanto una carenza di acqua può far seccare le foglie. In questo caso, è importante controllare regolarmente il terreno e innaffiare la pianta. Il problema può essere dovuto anche alla ragione opposta, ovvero eccesso di acqua. Troppa acqua può anche causare la morte delle radici della palma, che porta alla seccatura delle foglie. Altra possibile ragione delle foglie che seccano è la luce insufficiente. In questo caso, è necessario spostare la pianta in un’area con una maggiore esposizione alla luce. Infine, le possono seccare per problemi di malattie fungine o parassiti.
Perché le foglie della kentia hanno punte secche o bordi marroni?
Altro problema comune sulle piante di kenzia è trovare le foglie con punte secche o bordi marroni. Questo problema è dovuto alla scarsa umidità dell’ambiente o alla presenza di forti correnti d’aria. La soluzione è quindi trovare una posizione più adeguata e nel caso aumentare l’umidità dell’aria con le nebulizzazioni. A livello estetico, le foglie possono essere rifilate con una forbice tagliando la punta secca.
Quali sono le malattie a cui è soggetta una pianta di kenzia?
Il problema principale a cui sono soggette le piante di kenzia coltivate in appartamento è il marciume delle radici. Questa malattia è causata da funghi che attaccano l’apparato radicale della pianta e può causare il deterioramento delle radici stesse e delle foglie della pianta. La prevenzione è la chiave per evitare il marciume delle radici, è importante infatti utilizzare un terreno ben drenato, evitare di innaffiare eccessivamente la pianta e rimuovere le foglie o le radici morte o malate.
Quali parassiti attaccano la kenzia?
Non sono molti i parassiti che attaccano le piante di kenzia, anche perché le coltiviamo in casa. Tra i più temibili abbiamo la cocciniglia Furchadaspis zamiae, che abbiamo già studiato parlando della cycas. Questa specie di cocciniglia provoca macchie gialle sulle foglie, causando gravi deperimenti. Ai primi segni d’infestazione bisogna rimuovere gli insetti con del cotone imbevuto con sapone di Marsiglia e se l’infestazione è grave trattare con prodotti specifici consentiti in bio, come l’ olio bianco minerale (come questo). Altri parassiti problematici per la kentia sono i ragnetti rossi che attaccano le foglie in estate, quando fa molto caldo, provocando gravi decolorazioni. Il ragnetto rosso tuttavia, non tollera gli ambienti umidi, quindi è sufficiente una costante nebulizzazione delle foglie per eliminarli.