Il sedano rapa è un ortaggio ottimo per essere coltivato nell’orto domestico. Di questa pianta si consuma la grossa radice, dalla consistenza turgida e dal sapore dolce. E’ qui, infatti, che questo tipo di sedano accumula le riserve di sostanze nutritive, ossia vitamine e microelementi. La coltivazione del sedano rapa è molto diffusa nei paesi del Centro Europa. In queste zone la pianta viene apprezzata per la sua rusticità, la facilità di coltivazione e il lungo periodo di conservazione. Ma il sedano rapa vanta un’antica tradizione anche nel nostro Paese, che val la pena di riscoprire. Questa pianta, tra l’altro, può essere coltivata dappertutto, l’importante è seguire gli opportuni accorgimenti colturali.
Conosciamo dunque meglio questo particolare ortaggio.
Identificazione botanica e caratteristiche del sedano rapa
Il sedano rapa (Apium graveolens var. rapaceum) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Apiaceae o Umbelliferae.
Alla stessa specie appartengono i più noti sedano da costa e da foglie. La differenza sostanziale tra il classico sedano e il sedano rapa sta proprio nella radice, che per quest’ultimo rappresenta la parte edule.
La radice è costituita da una grossa palla di forma globosa e di colore bianco-giallognolo all’esterno. La polpa interna non è troppo dura, ha un sapore delicato e il colore è bianco chiaro. E’ molto simile a quella del cavolo rapa.
A questa grossa radice principale, la pianta affianca quelle avventizie secondarie. Quest’ultime sono sottili e poco profonde, e servono per ancorarla al terreno.
Nel sedano rapa la parte epigea è costituita da un cespo con foglie del tutto speculari a quelle del sedano da foglie, ma di dimensioni ridotte.
Il sedano rapa è altresì una pianta biennale, ossia sviluppa fiori e semi nel secondo anno di vita. Negli orti viene coltivata seguendo un ciclo annuale, vediamo come.
La coltivazione del sedano rapa
Periodo di coltivazione
Il sedano rapa ha un ciclo colturale abbastanza lungo, occorrono infatti 5-6 mesi dalla semina all’ingrossamento della radice. Resiste bene alle temperature elevate, purché abbia a disposizione un’irrigazione costante nei mesi caldi.
Si semina a partire dalla fine di febbraio e fino al mese di aprile. La raccolta quindi si esegue in autunno. Nelle regioni con inverni miti si può anche seminare in agosto-settembre e raccogliere a inizio primavera.
Una delle sue peculiarità è l’ottima capacità di conservarsi una volta raccolto (anche per 4 mesi). L’importante è tenere le grosse radici in un luogo buio e asciutto, magari sotto la sabbia. E’ opinione comune che il sapore del sedano rapa migliori dopo un periodo di conservazione al fresco.
Semina
La semina del sedano può essere diretta o eseguita con la tecnica del semenzaio. Da tenere in considerazione che i semi hanno un lungo periodo di germogliamento e un lento accrescimento nelle prime fasi.
Per questo la semina diretta in campo può avvenire in marzo-aprile, quando le temperature non scendono sotto i 10 °C.
Se si vuole anticipare questo periodo, e quindi seminare in febbraio, occorre usare il semenzaio in polistirolo o piccoli vasetti del diametro di 6-8 cm.
In febbraio il semenzaio andrà tenuto al riparo dalla basse temperature, magari adoperando una piccola serra da balcone (come questa).
Dopo circa 45 giorni dalla semina in semenzaio le piante saranno pronte per il trapianto in campo. consigliamo di spuntare le foglie e lasciare il colletto un po’ fuori dal terreno.
A chi invece semina in terra in primavera, consigliamo di diradare le piante, mantenendole a 20 cm l’una dall’altra.
Terreno e concimazione
Il sedano rapa predilige i terreni di medio impasto, freschi e profondi. E’ bene che abbiano una buona dotazione di sostanza organica matura e un pH neutro.
Sono da evitare i terreni sabbiosi, che conferiscono un sapore sgradevole, e argillosi e compatti. Quest’ultimi possono provocare problemi di ristagno idrico ed essere causa di malattie fungine. Un terreno troppo compatto inoltre rende difficoltoso l’ingrossamento della radice stessa.
La concimazione deve essere effettuata con letame maturo e largo anticipo, senza eccedere nelle quantità. Tre alternative biologiche al letame maturo sono lo stallatico pellettato (che trovate qui), l’humus di lombrico (qui) e il compost domestico (che invece potete realizzare in casa).
Molto importanti per la corretta crescita sono la presenza di fosforo e potassio, che in biologico si possono apportare al terreno usando cenere di legna.
L’assenza di sostanza organica ed elementi nutritivi, genera produzioni di scarsa qualità.
Irrigazione e difesa dalle malerbe
Come accennato, nella coltivazione del sedano rapa molto importante è l’apporto idrico, che non deve mai mancare nei mesi estivi. Per questo motivo è conveniente realizzare un sistema d’irrigazione con ala gocciolante.
Il terreno deve essere sempre ben umido, facendo però attenzione a non provocare ristagni.
Altresì importante è l’eliminazione delle malerbe, soprattutto nelle prime fasi di crescita della pianta. Le malerbe portano una competizione idrica e nutritiva, che il sedano rapa tollera male.
Per mantenere le piante pulite si possono operare delle sarchiature manuali, o usare uno strato di pacciamatura naturale. quest’ultima, oltre a evitare la crescita delle erbacce, lascia più umido il terreno.
Difesa biologica antiparassitaria
Il sedano rapa è una pianta rustica e resistente alle avversità e ai parassiti.
Tra le malattie crittogamiche, quella a cui è più soggetto è la septoriosi, che si manifesta con macchie scure e bordo giallo sulle foglie. In caso di attacchi gravi le foglie muoiono e la pianta deperisce.
Per prevenire la septoriosi del sedano è importante evitare ristagni idrici, scegliere sementi selezionate ed effettuare <u>opportune rotazioni (non ripetendo la coltura sullo stesso terreno per almeno 2 anni).
Tra i parassiti attenzione alla presenza della mosca del sedano, la Philophylla heraclei. In caso di attacco, questo insetto si tiene sotto controllo usando l’olio di neem.
La mosca del sedano attacca la pianta scavando delle gallerie nei fusti, che vengono poi svuotati. Per monitorarne la presenza è inoltre opportuno avvalersi delle trappole cromotropiche.
Varietà di sedano rapa
Vediamo ora quali sono le principali varietà di sedano rapa che possiamo coltivare nell’orto domestico.
- Sedano rapa di Verona, varietà con una parte epigea di sviluppo elevato. La sua radice rappresenta il 55% del peso totale della pianta. E’ una varietà tipica italiana, la cui polpa bianca e consistente ha un sapore molto gradevole e spiccato. Manifesta una bassa sensibilità alla septoriosi.
- Cisko e Monarque, varietà olandesi con fogliame di sviluppo contenuto e media sensibilità alla septoriosi. Radice di media dimensione più allungata rispetto alle varietà italiane. Sapore più delicato.
- Rowena, varietà con foglie di vigoria un po’ superiore rispetto alle varietà precedenti. Il peso della radice ha una più alta incidenza sul peso totale della pianta e ha forma tondeggiante. La pianta, nel complesso, ha media sensibilità alla septoriosi.
Altre varietà molto note sono:
- Gigante di Praga
- Alabastro
- Mercato di Magdeburgo
- President
Proprietà e usi in cucina
Il sedano rapa è costituito per il 90% da acqua e ha pochissime calorie (20 kcal ogni 100 g). Per questo motivo è molto indicato nelle diete ipocaloriche.
E’ un ortaggio diuretico e depurativo, che contiene carboidrati, proteine,pochi grassi e molte fibre.
Le radici sono ricche di vitamine, in particolare la vitamina K, elemento importante per ossa e coagulazione del sangue.
Contiene inoltre sali minerali, come ferro, potassio e manganese.
Per le persone che assumono farmaci anticoagulanti è bene consultare il medico curante prima del consumo.
Il sedano rapa ha un gusto particolare e viene usato non solo per conferire aroma ai nostri piatti, ma anche come ingrediente principale di una ricetta.
Può essere ad esempio consumato crudo, in insalata (a pezzi o grattugiato).
Lo si può inoltre cuocere al forno, al vapore, fritto e impanato in padella, lesso e in umido.