Malgrado sia un mese ancora molto freddo, seminare a gennaio alcune tipologie di piante che vogliamo ospitare nel nostro orto è già possibile. Ovviamente, gli ortaggi e le verdure che si possono seminare in piena terra in questo mese, e che sono capaci di resistere a precipitazioni e gelate, non sono molti. Ad ogni modo, creando le giuste condizioni è possibile iniziare a progettare le nuove coltivazioni. Questo è un discorso che vale quando vogliamo seminare a gennaio in campo aperto. Per quanto riguarda invece le semine in semenzaio, con gli opportuni accorgimenti, possiamo effettuare tantissime semine di verdure, in modo da crescere piccole piantine che nei mesi successivi potremo mettere direttamente nell’orto.
In questo articolo vediamo, quindi, quali sono queste piante da mettere in campo aperto, durante quello che è uno dei mesi più freddi dell’anno, e quali sono invece le piante che conviene seminare nel semenzaio.
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Quando conviene seminare a gennaio
Il mese di gennaio è tradizionalmente il più freddo dell’anno, un periodo in cui le precipitazioni, anche a carattere nevoso, non mancano. Il freddo è pungente, così come i terreni che facilmente subiscono gelate notturne. Per questo motivo, seminare direttamente in campo non sempre è possibile. Lo è però nel caso in cui le piogge si attenuino e le temperature dovessero salire al di sopra dei valori medi stagionali. Questa situazione meteo rappresenta un cambiamento del clima sempre più frequente negli ultimi anni, specie nelle regioni meridionali.
Il consiglio, quindi, è quello di valutare bene le condizioni del terreno dell’orto, se risulta abbastanza asciutto per essere lavorato allora è pronto per la nuova semina.
Cosa e come seminare nell’orto a gennaio
Per chi non l’avesse fatto nei mesi precedenti, a gennaio si possono seminare nell’orto fave, piselli e aglio. Questi ortaggi sono accomunati dall’avere un seme grosso e resistente alle basse temperature, capace quindi di germogliare anche a gennaio. Ci sono due tecniche di semina differenti per seminarli nell’orto.
La semina a postarelle
La prima tecnica è quella della semina a postarella. La si pratica facendo dei buchi nel terreno, all’interno dei quali adageremo i semi che, quindi, ricopriremo di terra.
In particolare: le fave vanno interrate 2 semi la volta a circa 5 cm di profondità; i piselli 3-4 semi a 2-3 cm; i bulbi singoli di aglio a 3-5 cm.
Tra i buchi lungo la fila le distanze da mantenere sono di 30-40 cm per le fave, 20-30 cm per i piselli, 15-20 cm l’aglio.
La semina a solchi
La seconda tecnica è quella del solco, che viene aperto in maniera lineare con la zappa per il metraggio desiderato. A questo punto, il seme viene posizionato alle medesime distanze delle postarelle. Il solco va poi ricoperto di terra con un rastrello. Questa tecnica è migliore nei terreni molto sciolti o sabbiosi, su quelli pesanti è meglio la postarella.
La semina in semenzaio di gennaio
Nel mese di gennaio possiamo iniziare a usare il semenzaio per autoprodurre le piantine dell’orto. Seminando in questo periodo, avremo pronte le nostre piantine per il trapianto nell’orto già nei mesi di febbraio e marzo. Giacché gennaio è un mese freddo, però, può essere necessario proteggere il nostro semenzaio all’interno.
Le soluzioni sono differenti, c’è chi ad esempio utilizza delle serre da balcone (come queste), chi invece adopera il semenzaio riscaldato.
Questa seconda opzione è la più sicura, in quanto ci dà la possibilità di controllare la temperatura di germogliamento e di crescita delle piantine.
Cosa seminare a gennaio in semenzaio
A gennaio in semenzaio protetto sono le verdure a foglia e a cespo farla da padrone. Per le verdure da taglio abbiamo: bietola, spinaci, cime di rapa, erba cipollina, rucola, valerianella, cicoria da taglio, prezzemolo, sedano.
Per quelle a cespo invece: lattuga canasta e romana, indivia liscia, scarola riccia, puntarelle.
Consigli di semina
Anche in inverno i semi per germogliare hanno bisogno di una certa umidità del terreno. Attenzione però a non eccedere con l’acqua e, soprattutto, evitate di dare acqua ghiacciata ai piccoli germogli. Il consiglio è di riempire il contenitore e far stemperare l’acqua in casa, in un ambiente riscaldato. In questo mese, innaffiate sempre di mattina e mai di sera.
Dopo l’emergenza delle piantine, l’operazione fondamentale è il diradamento.
Esempi
Prendiamo come esempio l’insalata seminata in un semenzaio con struttura alveolare, ossia a singole cellette. Potete inizialmente mettere più semi in un solo foro, così da avere la sicurezza della nascita della piantina. Ma non appena i germogli si allungano, lasciatene uno solo per foro. In questo modo si formeranno radici forti e la piantina, nel giro di 30-40 giorni, sarà pronta per il trapianto in campo.
Se invece avete seminato spinaci, bietola o rucola, potete anche lasciare un paio germogli in una singola posizione, poiché sono piantine che non si sviluppano troppo e comunque crescono bene accoppiate.
14 commenti
Sono molto affezionata al mio piccolo orto. Tante grazie per i consigli molto apprezzati.
Grazie a te 🙂
Mi piace coltivare le verdure che Poi mangiano complimenti molto ben spiegato.
Grazie, Antonio. 🙂
Grazie, tutto molto chiaro
Grazie a te 🙂
Ottimo
Informazioni molto dettagliate e buona informazione ma avrei bisogno di informazioni anche per piante da balcone preferibile per le rose quando seminarle o fare le talee
Grazie x le vostre informazioni i vostri consigli s utilissimi
Grazie a te 🙂
Molto bello ed utile
Grazie 🙂
Fantastico
Grazie 🙂