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L’annona cherimola è un frutto esotico, che può essere coltivato con successo anche in Italia. Da molti anni, infatti, la coltivazione dell’annona è fiorente in Calabria, precisamente nella provincia di Reggio Calabria. Questo è vero a tal punto che questo particolare frutto è diventato tipico di quella zona.
Altre coltivazioni estensive dell’annona cherimola sono presenti in Sicilia e, in generale, nello stesso areale di coltivazione degli agrumi.
La pianta rustica, esteticamente molto bella, che non richiede troppe cure colturali. E’ quindi perfetta per essere piantata in un frutteto familiare, arricchendo così la biodiversità.
I suoi frutti sono apprezzati ovunque per il loro sapore unico, tanto che per alcuni siamo davanti al frutto più buono del mondo.
Vediamo allora le caratteristiche dell’annona cherimola e come coltivare l’albero nel frutteto.
Identificazione e origini dell’annona
L’Annona cherimola è un albero da frutto della famiglia botanica delle Annonaceae, genere Annona.
Appartiene alla categoria dei frutti esotici, come specie già trattate nel nostro blog, quali: mango, avocado, feijoa, frutto del drago, noce di cocco, litchi, bacche di goji, noci pecan.
Questo genere di piante comprende molte specie diverse, quella che meglio si adatta al nostro clima è appunto l’Annona Cherimola.
L’origine di questo frutto è da identificarsi in zona compresa tra Ecuador e Perù, nella catena montuosa delle Ande, dove cresce fino a 2.400 m di altitudine. Quindi parliamo di una zona sub-tropicale.
La peculiarità dell’annona cherimola è che ha saputo adattarsi bene anche al clima temperato-caldo, come quello delle nostre regioni meridionali.
Volgarmente viene spesso chiamata: Cirimoia (in italiano), Cherimoya (in inglese).
Le principali varietà di questo frutto sono:
- Fino de Jete, cultivar di origine spagnola, di abbondante produttività, con frutti di grosse dimensioni;
- El Bumpo, con frutti dalla buccia sottile e commestibile;
- Campas, la varietà maggiormente diffusa in Italia.
Altre specie famose del genere Annona che si trovano in giro per il mondo sono:
- Senegalensis (origine africana);
- Muricata (zone tropicali).
Caratteristiche botaniche dell’albero di annona cherimola
L’annona cherimola è un albero che non raggiunge altezze elevate, al massimo 8-10 m.
Ha però un elevato vigore, che dà vita ad una chioma espansa e fitta.
Per questo motivo, nella coltivazione domestica, si consiglia di mantenere una distanza di almeno 5 m tra una pianta e l’altra.
Nelle zone d’origine la pianta è una sempreverde. Alle nostre latitudini, invece, si comporta parzialmente da specie caducifoglia, con la perdita temporanea e il rinnovo periodico di tutte le foglie nei mesi invernali.
La pianta può crescere su un tronco unico, che poi si dirama in diverse branche. Ma può altresì dividersi in diversi tronchi già dalla base.
L’apparato radicale è espanso, ma non profondo, ossia non supera i 50 cm di profondità.
Attenzione dunque alle lavorazioni del suolo, che possono compromettere l’apparato superficiale. Meglio optare per una gestione del terreno con inerbimento.
Lo sviluppo vegetativo è molto veloce, con la continua emissione di nuovi getti.
Il fogliame è di colore verde intenso, con forma ovale e allungata.
Fiori e frutti di annona cherimola
I fiori dell’annona cherimola sono molto particolari, sia nell’aspetto che nella biologia.
Hanno la forma di campana rivolta verso il basso, composta da tre lunghi e grossi petali.
La pianta fiorisce su rami misti, che portano le nuove ramificazioni e le gemme a fiore.
Il periodo di maggiore fioritura è in primavera, ma questa può prolungarsi fino alla fine dell’estate. In questo caso i fiori nascono agli apici dei rami dell’anno.
I fiori si possono presentare solitari o in piccoli gruppi (2-3). Sono ermafroditi e l’impollinazione è entomofila, cioè operata dalle api e altri insetti impollinatori. Tuttavia, la peculiare forma dei fiori a volte rende difficile l’accesso dell’insetto. Per questo, al fine di avere una perfetta impollinazione, e di conseguenza allegagione dei frutti, si procede manualmente. Si preleva il polline con un pennellino e si porta di fiore in fiore.
La maturazione dei frutti si ha dopo circa 4-5 mesi dall’avvenuta allegagione, quindi nel nostro paese in autunno. I mesi migliori per la raccolta sono ottobre e novembre, ma se il clima è mite si possono fare raccolti più tardivi.
Il frutto è tondeggiante, con dimensioni variabili. Il peso di un frutto (delle varietà coltivate in Italia) supera facilmente il 1/2 kg. E’ attaccato all’albero con un pezzo di ramo, anziché con un semplice peduncolo.
La buccia è sottile, di colore verde-chiaro, con delle tipiche squame.
La polpa è morbida, di colore biancastro e contiene numerosi semi neri dalla forma piatta.
Il sapore è molto particolare, tra il dolce e l’acidulo; alcuni appassionati lo descrivono come un mix tra ananas, mango e fragola. Può essere mangiata fresca, ma spesso viene trasformata in gustose confetture.
Come coltivare l’annona cherimola
Esigenze climatiche
L’areale di coltivazione ideale dell’annona cherimola coincide con quello degli agrumi, in particolare del limone.
La pianta è in grado di resistere anche a temperature sotto lo zero, ma non per periodi prolungati. Le gelate costanti delle pianure centrosettentrionali non consentono la buona riuscita della coltivazione. In queste regioni si potrebbe optare per la coltivazione dell’annona cherimola in vaso. Questo dà la possibilità di proteggere la pianta all’interno delle case nei freddi mesi invernali. Tuttavia, nella coltivazione in vaso, la produzione di frutti è limitata.
I posti migliori per coltivare l’annona sono i litorali e le colline delle regioni meridionali, meglio se esposti a Sud.
La pianta resiste bene all’esposizione prolungata al sole, ma con temperature che superano i 40 °C, bisogna valutare la protezione con reti ombreggianti.
Terreno e concimazione
I tipi di terreno agricolo a cui si adatta l’annona sono diversi. L’apparato radicale superficiale, infatti, non necessita di molta profondità.
L’importante è che il pH sia neutro o al limite sub-alcalino e che non vi sia ristagno idrico.
La concimazione deve essere leggera, senza esagerare con gli apporti di azoto.
Si fa una concimazione di fondo al momento della messa a dimora, usando del letame molto maturo. Poi, una volta l’anno, alla fine dell’inverno, si ammenda dell’humus di lombrico o del compost domestico.
Riproduzione
In vivaio l’annona cherimola si riproduce per innesto. Il modo migliore per iniziare la coltivazione è di acquistare una pianta già formata in un vivaio esotico specializzato.
Il portainnesto usato è il franco da seme.
La cherimoya tuttavia, è anche facile da riprodurre partendo dal seme all’inizio della primavera. La semenza che si trova nei frutti ha un’ottima percentuale di germinabilità, che si conserva a lungo nel tempo. I semi germogliano entro un mese, l’importante è usare un terriccio leggero e tenere sempre la terra ben umida; inoltre dev’essere riparata dalla luce diretta del sole.
La diffusione dell’annona cherimola nel nostro paese è testimoniata dalla facilità di reperire i semi e le piante.
Irrigazione
L’irrigazione delle piante di annona cherimola è necessaria solo nei mesi estivi, ove dovessero mancare per lungo tempo le piogge.
L’acqua va data sempre nelle ore fresche della giornata, onde evitare stress alla pianta.
Bisogna assolutamente evitare il ristagno idrico, che può essere la fonte di marciumi radicali o di cascola precoce dei frutti.
Durante le altre stagioni non c’è bisogno d’irrigazione.
Potatura dell’albero di annona
La potatura dell’albero di annona è necessaria per mantenere la pianta in ordine e per regolare l’equilibrio vegetativo. Gli interventi di potatura si fanno durante la stagione di riposo vegetativo, quindi alla fine dell’inverno.
Bisogna dapprima procedere ad eliminare i rami danneggiati o spezzati dal troppo peso dei frutti, cosa che avviene di frequente, avendo l’albero un legno molto fragile.
Poi si arieggia la chioma interna, andando ad eliminare i rami interni che s’intrecciano e non fanno passare la luce.
E’ importante evitare troppi tagli di ritorno, per non stimolare eccessivamente l’emissione di nuove ramificazioni.
Naturalmente, per mantenere la forma ad alberello, vanno pure eliminati i polloni.
Malattie e parassiti
Essendo l’annona cherimola è una specie alquanto rustica, non soffre particolarmente di attacchi di parassiti o di malattie crittogamiche.
Attenzione però alla cocciniglia e agli afidi sulle foglie, specie nella stagione primaverile.
Le malattie si scongiurano evitando il ristagno dell’acqua.
4 commenti
Molto interessante utile e facile da capire grazie buon lavoro
Ho diversi alberelli di annona in vaso, questa primavera alcuni hanno emesso dei fiori che poi sono tutti caduti. Mi piacerebbe avere la soddisfazione di vedere i frutti, speriamo la prossima stagione. Ho trovato tutto molto interessante, cercherò di seguire questi consigli , grazie
Da molti anni ho tre piante in consociaziine con l’agrumeto.
Da qualche anno le piante producono pochissimo
Mi accorgo di un essiccamento di molti fiori che io imputo all’eccessivo caldo degli ultimi anni (si superano anche i 40°C )
Fino a qualche anno fa la produzione era molto buona (con frutti, anche se pochi) che raggiungevano il peso di 1,5kg e la maggior parte con pezzatura di un “pugno chiuso”.
Per voi è il caldo l’artefice della scarsa produzione?
Nino, Avola (SR) Sicilia
Salve sign. Campisi, io sono di noto ed ho una pianta di Annona di circa un metro in un grosso vaso, vorrei piantarla a terra ma quale è il periodo ideale? La ringrazio per la risposta