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La feijoa è un frutto esotico che da qualche anno viene coltivato con successo anche nel nostro Paese. Abbiamo già visto che molti frutti originari di zone sub-tropicali, come il mango o l’avocado, possono dare ottimi risultati quando coltivati nelle regioni meridionali. E questo vale anche per la feijoa, la quale, con i giusti accorgimenti colturali, può dare grandi soddisfazioni, anche in un frutteto familiare.
In quest’articolo la conosciamo meglio e studieremo le sue caratteristiche botaniche. Inoltre, conosceremo le diverse varietà disponibili e le cure colturali necessarie per crescere un albero sano e rigoglioso.
La feijoa, identificazione e origini
La feijoa, nome scientifico Acca sellowiana o Feijoa s., è una pianta da fruttodella famiglia botanica delle Mirtaceae, così come il nostrano mirto.
E’ una specie originaria del continente Sud-Americano, in particolare degli altipiani di paesi come: Brasile, Argentina, Colombia e Uruguay.
In Italia viene coltivata soprattutto nelle regioni meridionali, tanto per intenderci nell’areale del limone e dell’olivo.
La presenza di arbusti di feijoa coltivati, ad ogni modo, non è esclusiva del Sud Italia; se ne segnalano anche nei litorali liguri e toscani.
Caratteristiche botaniche della feijoa
La feijoa è una sempreverde, ossia mantiene il fogliame anche durante l’inverno. Ha un portamento arbustivo e l’apparato radicale espanso ha molte ramificazioni. Cresce molto lentamente, ma è una specie longeva; riesce infatti a vivere oltre i 70 anni.
Con le giuste condizioni di coltivazione può allungarsi fino a 7-8 m.
La chioma dell’arbusto è folta ed esteticamente apprezzabile, per questo la feijoa è anche una pianta ornamentale.
Le foglie sono ellittiche e sono opposte sui rami. Sono lunghe fino a 5 cm, di colore verde-chiaro nella pagina superiore, biancastre e pelose in quella inferiore.
I fiori sono belli, grandi e carnosi, di colore bianco-rosato con numerosi e vistosi stami di color scarlatto. Crescono sui rami dell’anno precedente e si aprono alla fine della primavera. Inoltre sono auto-sterili, dunque per una buona fruttificazione è necessaria l’impollinazione incrociata tra varietà diverse. Abbiamo visto questa particolarità parlando del nocciolo.
L’impollinazione incrociata è un aspetto indispensabile per assicurare la fecondazione dei fiori. Quest’ultima è veicolata dagli insetti (entomofila), ma anche dal vento (anemofila).
La maturazione dei frutti avviene in autunno inoltrato. La forma è ovale-allungata, di dimensioni variabili a seconda della cultivar. Il colore della feijoa è verde opaco, con buccia coriacea, polpa bianco-giallastra che all’interno numerosi e piccoli semi.
Varietà di feijoa
Sono diverse le varietà di feijoa che negli anni sono state selezionate. La maggior parte proviene dalla Nuova Zelanda, uno dei maggiori produttori di questo particolare frutto.
Le varietà più diffuse sono:
- Apollo;
- Mammoth;
- Triumph;
- Smith;
- Coolidge;
- Superba;
- Bliss.
Essendo i fiori della feijoa auto-sterili, per garantire fecondazione e fruttificazione, servono almeno due varietà diverse, così da incrociarsi.
La pianta si riproduce facilmente da seme, dando vita a un portainnesto franco, che viene innestato con le diverse cultivar.
La coltivazione della feijoa
Esigenze climatiche
Come detto la feijoa è di origine sud-americana, quindi cresce nei Paesi con un clima sub-tropicale. Tuttavia è una pianta che resiste discretamente al freddo. Il limite di resistenza viene identificato sotto i -7 °C, al di sotto di questa temperatura rischia di perire.
Dunque va bene un inverno freddo, ma non eccessivamente rigido.
D’altro canto anche le temperature sopra i 35 °C possono compromettere l’allegagione dei frutti. Per ovviare a questo problema si deve predisporre un sistema di protezione delle piante con reti ombreggianti.
In primavera attenzione ai ritorni di gelo in aprile e maggio, quando la pianta è in fioritura. Questo è un problema comune a tutti gli alberi da frutto che fioriscono in quel periodo.
La feijoa ha un fogliame molto robusto, che resiste bene ai venti. Per questo motivo la pianta può essere anche usata per formare dei frangiventi.
Come posizione nel frutteto consigliamo il pieno sole, con un’ottima circolazione dell’aria. Ricordando sempre la protezione, se le temperature salgono troppo.
Terreno
La feijoa può essere coltivata su vari tipi di terreno. L’ideale è scegliere un terreno sciolto, profondo, asciutto, drenato e con poca sostanza organica. E’ una pianta che non ha bisogno di concimazioni, anzi soffre nei terreni troppo fertili, dunque attenzione.
Per la riuscita di una coltivazione di feijoa bisogna evitare terreni troppo freddi, argillosi e compatti, con ristagno idrico e troppo ricchi di sostanza organica.
Il pH ideale è quello neutro, condizioni di pH superiore ad 8 possono provocare problemi di clorosi ferrica.
Irrigazione
La feijoa è una pianta che ha pochissimo bisogno d’acqua. Per la sua coltivazione dunque necessita della predisposizione di un impianto d’irrigazione automatico.
Occorre intervenire con l’acqua solo in caso di emergenza, ad esempio nei primi anni di crescita dell’albero e/o in seguito a prolungati periodi di siccità estiva.
Sesto d’impianto e potatura
La feijoa sviluppa una grande chioma, bisogna quindi stare attenti al sesto d’impianto e alla potatura di formazione. Il portamento naturale della pianta è arbustivo, ma può anche essere ad alberello a forma di globo.
La forma arbustiva si delinea scegliendo 3 o 4 branche dell’albero che partono da terra e si sviluppano autonomamente. Il sesto d’impianto, in questo caso, sarà ampio, con 7m tra una pianta e l’altra.
La forma ad alberello, viceversa, si imposta con la potatura iniziale, lasciando un tronco principale che formerà la struttura. Con questa impostazione gli interventi di potatura dei primi anni dovranno essere più energici. La pianta, infatti, ha una forte tendenza pollonifera. Il sesto d’impianto in questo caso è di 5m tra le piante.
La potatura di produzione negli anni successivi si limita all’eliminazione di: rami secchi, danneggiati o troppo vecchi. Un altro taglio è quello finalizzato ad arieggiare la chioma interna.
Difesa biologica da avversità e parassiti
La feijoa è una coltura da frutto soggetta ad avversità e parassiti.
I principali rischi di malattie crittogamiche sono quello della botrite (Botrytis cinerea) e della maculatura delle foglie (Sphaceloma).
Attenzione ai marciumi radicali quali:
- Phytophthora;
- Pythium.
Tra gli insetti parassiti i principali sono:
- Cocciniglia cotonosa degli agrumi (Ceroplastes sinensis);
- Mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata).
Raccolta e utilizzi dei frutti
I frutti della feijoa si raccolgono in autunno, quando sono giunti a piena maturazione. Questo si evince alla raccolta, osservando la consistenza della polpa, che deve essere morbida e succosa. Il frutto è molto profumato, con delicati sentori aromatici.
Il suo sapore è un misto tra il leggermente aspro e il dolce, ricorda un po’ quello delle fragoline di bosco.
Lo si può consumare fresco, aprendolo a metà e mangiando la polpa con un cucchiaio, così come facciamo con i kiwi.
La feijoa fresca è perfetta per accompagnare cocktail, per fare una torta o dei gustosi gelati alla frutta.
Quando il frutto matura troppo conviene usarlo per fare una confettura.
3 commenti
Salve, quanto tempo per la produzione e resa in termine economico .
Ho piantato questa pianta, 10 anni fa senza sapere cosa fosse. Io amante delle piante. Ora la vedo bella dai fiori bellissimi, che durano poco. Fa i frutti e prima della maturazione, che non so che gusto abbia, cadono. Forse manca la coppia? Diano Arentino (IM)
Sì, l’impollinazione incrociata è fondamentale per una corretta allegagione dei frutti e una buona fruttificazione.