Il litchi, conosciuto anche come ciliegia cinese o uva del deserto, è una pianta da frutto originaria della Cina meridionale, dove viene coltivata da oltre 4.000 anni.
Nel nostro Paese da qualche anno si iniziano ad apprezzare questi frutti di origine esotica. Nelle regioni meridionali, infatti, sono iniziate le sperimentazioni di questa coltivazione. D’altro canto, l’albero di litchi ha lo stresso areale di coltivazione del limone.
In quest’articolo vi faremo conoscere le caratteristiche botaniche di questa pianta, che ha anche un elevato pregio ornamentale. Vediamo poi come può essere coltivata, sia in vaso, che nel frutteto familiare, ed infine quali sono le proprietà e gli utilizzi dei frutti.
Il litchi, identificazione e diffusione
Il litchi, nome scientifico Litchi chinensis, è una pianta della famiglia delle Sapindaceae. Come detto, la sua origine viene fatta risalire in alcune aree della Cina meridionale. Oggi, però, la sua diffusione si estende anche al resto del Sud-est asiatico.
Altri paesi in cui la coltivazione del litchi ha una certa importanza sono gli Stati Uniti e il Sudafrica. In Italia, viste le sue esigenze climatiche, buone esperienze di coltivazione si sono registrate in Sicilia, Calabria e Sardegna, ma non solo.
Un’altra curiosità è che il termine litchi deriva dal cinese lee-chee che significa donatore dell’allegria di vivere. E questo frutto ha davvero un aspetto allegro.
Di questa specie esistono numerose varietà, quelle che si possono trovare in commercio, in vivai specializzati, sono le seguenti:
- Kway Mai Pink, con produzione regolare, frutti piccoli e saporiti;
- Brewster, con produzione ad anni alterni e frutti di grosse dimensioni;
- Sweetheart, varietà nata per esigenze commerciali, con frutti di grosse dimensioni e produzione lineare negli anni;
- Tai-so, una varietà più rara da trovare, ma con frutti molto gustosi e maturazione precoce.
Caratteristiche botaniche del litchi
Il litchi è un albero sempreverde, con una buona longevità. Nelle zone d’origine raggiunge dimensioni elevate, anche superiori ai 10 m di altezza. Nelle coltivazioni in Italia raramente gli alberi superano i 5 m.
Fusto
Il fusto della pianta è dritto, con corteccia di colore grigio scuro, mentre i rami tendono al rossiccio.
Foglie
Le foglie sono composite, cioè formate da gruppi di 2-4 foglioline. Sono di forma lanceolata, molto simili a quelle del ficus, dall’aspetto lucido e di colore verde intenso. Hanno dimensioni che variano dai 10 ai 25 cm.
Fiori, fioritura e impollinazione
La fioritura avviene in primavera, sulle ramificazioni dell’anno. Si presenta su pannocchie terminali con centinaia di piccoli fiori bianchi (a volte con variazioni sul giallo o sul verde). L’impollinazione è entomofila, operata cioè dalla api e altri insetti impollinatori. Dal litchi si può ottenere un ottimo miele.
La pianta porta i fiori maschili e femminili sullo stesso esemplare. Per questo motivo non c’è quindi bisogno dell’impollinatore, come avviene ad esempio per il kiwi, il nocciolo o la canapa. Questo vuol dire che basta un solo albero per andare a frutto. La fioritura è comunque molto delicata, basta una forte pioggia nel periodo dell’impollinazione per pregiudicare il raccolto.
Frutti
I frutti del litchi sono di forma tondeggiante e di dimensioni simili ad una grossa ciliegia. Sono di colore rosso a piena maturazione, con sfumature di rosa.
La loro particolarità, che li rende inconfondibili, è una sottile buccia ruvida, che viene via facilmente con una leggera pressione, quasi come avviene con un uovo sodo.
Sotto la sottile buccia è racchiusa la polpa, molto compatta ma morbida, di colore bianco lucido. La polpa del litchi è molto succosa e dolciastra, ricorda un po’ il sapore dell’uva moscata. In bocca lascia un sapore piacevole.
All’interno della polpa è contenuto un grosso seme, di forma ovale e allungata, colore marrone e non commestibile.
La maturazione dei frutti avviene dalla tarda primavera all’estate.
La coltivazione del litchi
Vediamo ora come coltivare gli alberi del litchi e quali accortezze adoperare.
Esigenze ambientali
Le esigenze climatiche sono il dettaglio più delicato da tenere in considerazione, se si vuole coltivare un litchi sano ed avere una buona fruttificazione.
Vista la sua origine tropicale, ama il caldo umido durante l’estate, e gli inverni freddi ma senza forti gelate. Al di sotto dei -4 °C infatti, la pianta rischia di morire. Per questo motivo le coltivazioni a livello professionale sono state sperimentate solo nelle regioni meridionali. Se si vuole tenere la pianta a scopi ornamentali le cose cambiano e si può optare per la coltivazione in vaso, dove è più facile attuare una protezione dal freddo.
A livello di esposizione il litchi predilige il pieno sole. Questa posizione deve essere accompagnata dalla protezione dai venti, assoluti nemici di questa pianta.
Se la posizione in pieno sole è quella migliore, c’è da dire che nei primi due anni di vita è bene ombreggiare un po’ l’albero, specie con estati molto calde e secche.
Il sesto d’impianto ottimale è di 5×5 metri, tenendo però conto di tutti i fattori climatici esposti in precedenza.
Terreno e concimazione
Nei nostri areali di coltivazione, il litchi cresce bene in terreni profondi e ben drenati. Devono inoltre essere ricchi di sostanza organica, quindi non calcarei. Il pH ottimale del terreno è quello neutro, al massimo sub-acido (leggi qui per capire come misurare il pH).
Nelle zone sub-tropicali l’albero del litchi vegeta bene anche in terreni più sabbiosi.
Per la concimazione di fondo al momento dell’impianto, si può usare dello stallatico come questo. Poi, annualmente, in autunno, si può ammendare il terreno con del compost organico o con dell’humus di lombrico.
Nella coltivazione in vaso si può optare per un terriccio universale (questo può andar bene), con un fondo di sabbia o perlite (che trovate qui) per migliorare il drenaggio.
Le piante coltivate in vaso hanno necessità di un rinvaso ogni due o tre anni.
Irrigazione
A livello idrico il litchi è una pianta molto esigente, specie nel periodo estivo. Se in estate, come sovente avviene, le precipitazioni non sono abbondanti, è necessario provvedere con irrigazioni regolari. Bisogna comunque sempre stare attenti a non lasciare il terreno troppo umido e con ristagno idrico.
Anche in periodi di lunga siccità invernale bisogna dare un po’ d’acqua.
Moltiplicazione
La moltiplicazione dell’albero di litchi avviene, di norma, per margotta, più di rado per talea. In vivaio protetto si può moltiplicare la pianta per innesto, usando un portainnesto franco da seme e semenzali molto giovani.
E’ possibile mettere a germogliare direttamente il seme, prelevandolo da un frutto maturo, lavandolo subito e interrandolo entro pochi giorni. Il seme non può essere conservato a lungo, pena la perdita del potere germinativo.
Partire da seme è molto semplice nella coltivazione domestica ma la pianta nel primo anno di vita è molto delicata. Inoltre, partendo da seme, serve molto tempo prima che l’albero vada a frutto.
Noi vi consigliamo di rivolgervi ad un vivaio specializzato, acquistando piante già formate.
Come potare l’albero di litchi
La potatura è un’operazione non necessaria e anzi dannosa per l’albero di litchi, almeno fino al secondo anno di età. Negli anni successivi si consigliano interventi di fine inverno, limitati a contenere lo sviluppo della chioma. Il consiglio è quello di limitarsi a praticare tagli di ritorno su vecchie ramificazioni.
Parassiti
Tra gli insetti parassiti che possono attaccare il litchi, si segnalano in particolare gli afidi, che possono colpire le foglie.
La presenza di afidi può essere scongiurata attraverso l’uso di macerati naturali, quali quello d’aglio o di ortica. In caso di grosse infestazioni si può intervenire con il sapone potassico molle, che potete reperire qui.
Proprietà ed usi dei litchi
I particolari frutti dell’albero di Litchi, oltre ad essere molto stuzzicanti per la vista e il palato, sono anche ricchi di proprietà nutrizionali.
Sono pieni di vitamina C (72 mg. per 10 gr.), di vitamina B, di polifenoli e proantocianidine. Queste elementi combinati insieme conferiscono al frutto proprietà antiossidanti e una buona azione su circolazione arteriosa e pressione sanguigna.
I litchi sono altresì ricchi di potassio e magnesio, elementi utili all’apparato cardiocircolatorio, o semplicemente per dissetarsi. Hanno una certa ricchezza in fibre e aiutano la funzione intestinale.
Si tratta però di un alimento sconsigliato ai diabetici, in quanto ricco di zuccheri, anche se povero di calorie.
I litchi possono essere consumati freschi tal quali e hanno un lungo periodo di conservazione dopo la raccolta.
Vengono usati anche per preparare macedonie e sorbetti, da servire accanto ad uno spumante.
Molto interessante è il loro utilizzo per preparare sciroppi e liquori.