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La pianta di okra (o gombo o ocra) è facile da coltivare e può dare grandi soddisfazioni in un orto domestico.
Il suo nome scientifico Abelmoschus esculentus, ed è una pianta appartenente alla famiglia botanica delle Malvaceae. Di questa famiglia fanno parte anche altre piante come la malva e l’ibisco.
È molto usato nelle ricette gourmet.
Il suo aspetto è particolare ma è ricco di elementi nutrizionali.
In quest’articolo vedremo tutto quello che serve per coltivare la pianta di okra. Inoltre ne scopriremo le proprietà e gli utilizzi.
Origine della pianta di okra
La pianta di okra è una pianta esotica, originaria dell’Africa orientale. Proviene in particolare da paesi quali Etiopia, Somalia ed Egitto. Nei paesi anglosassoni è conosciuta come lady finger.
Nel corso dei secoli si è diffusa anche negli altri continenti, dov’è molto apprezzata nella cucina tradizionale, ad esempio quella indiana e libanese.
In Italia il gombo viene coltivato soprattutto in Sicilia e nelle altre regioni meridionali.
Essendo però una pianta molto rustica, la sua coltivazione si può estendere a tutto il Paese.
La pianta di okra
- L’okra è una pianta di tipo erbaceo, coltivata secondo un ciclo annuale.
- Può raggiungere altezze rilevanti, fino a 2 m.
- Sviluppa un fusto centrale robusto, dal quale dipartono numerose diramazioni.
- Ha una struttura solida e possente, che consente alla pianta di sostenersi dritta senza bisogno di sostegni e legature.
Le foglie
Le foglie sono ampie e trilobate, disposte in maniera alterna sul fusto e dotate di lungo picciolo. Sono di colore verde scuro e ricoperte di una leggera peluria urticante. Come aspetto, sono simili a quelle della pianta di vite.
I fiori
I fiori dell’okra sono molto belli. Hanno l’aspetto tipico dei fiori della famiglia della Malvacee. I petali variano dal bianco al giallo e al centro hanno un pistillo evidente di color amaranto.
L’impollinazione è entomofila, operata dalle api e altri insetti impollinatori.
La fioritura avviene in piena estate e ha grande valore ornamentale.
Il baccello
Dai fiori, dopo pochi giorni si forma il baccello, che è la parte commestibile del gombo.
Come aspetto ricorda un peperone a cornetto. Il baccello è di colore verde, rossastro in alcune varietà e ha una tipica sezione pentagonale.
Va raccolto entro pochi giorni dalla sua formazione, altrimenti cambia troppo il suo sapore.
All’interno del baccello sono contenuti numerosi semi, di medie dimensioni, che si possono conservare per la riproduzione della pianta.
Varietà di piante di ocra
La pianta di ocra comprende numerose varietà, coltivate in giro per il mondo. I semi si trovano facilmente in commercio. Le varietà più famose sono:
- Star of David
- Hill country
- Heirloom Red
- Burgundy
- Clemson Spineless
Come coltivare l’okra
Per poter coltivare la pianta di okra serve un clima mite, poiché questo ne garantisce una crescita sana e rigogliosa. Per questo motivo la si coltiva con ciclo annuale, dalla primavera all’estate. Il gombo non sopporta le temperature troppo basse, quindi non riesce a superare l’inverno. L’esposizione migliore è quella in pieno sole, ma possibilmente riparata dai venti.
Terreno
L’okra si adatta a essere coltivata in quasi tutti i tipi di terreno. Sono da evitare solo quelli troppo argillosi e compatti, che danno luogo alla formazione di ristagno idrico.
Concimazione
Se il terreno è fertile, la pianta vi darà grandi soddisfazioni in termini produttivi. Per cui, prima della messa a dimora delle piantine, è consigliata una buona concimazione organica di fondo del terreno, utilizzando letame maturo, compost o humus di lombrico.
Semina del gombo
L’okra si riproduce da seme. È difficile che i vivai propongano delle piantine, essendo quest’ortaggio ancora poco diffuso nel nostro Paese.
I semi di gombo germogliano facilmente in un periodo compreso tra 7 e 15 giorni.
Le temperature per effettuare la semina devono essere tra i 21 e i 32 °C.
Considerando che le piante si possono mettere a dimora in campo aperto tra la fine di aprile e maggio, la semina può iniziare i primi di aprile.
Si consiglia di usare un semenzaio in polistirolo o dei piccoli vasetti del diametro di 10 cm.
Messa a dimora
Una volta che le piantine sono alte circa 10-15 cm si può procedere al loro trapianto nell’orto.
Essendo piante molto voluminose si consiglia di mantenere, per la messa a dimora, la distanza di 80-100 cm tra una pianta e l’altra sulla file, e di 1,50 m tra le file.
Consociazioni
Essendo una pianta di alto fusto, l’okra si può consociare facilmente con piante di piccole dimensioni. È infatti sufficiente sistemarle tra una pianta e l’altra.
A titolo di esempio citiamo: lattuga, bietola, basilico e prezzemolo. Tutte piante basse e poco voluminose, che si avvantaggiano in seguito dell’ombra creata dalle foglie dell’ocra.
Irrigazione
L’okra non ha bisogno di particolari cure, se la pianta attecchisce bene all’inizio si coltiva praticamente da sola. L’irrigazione è quindi necessaria solo dopo lunghi periodi di siccità, nei mesi estivi.
Evitare di bagnare eccessivamente il terreno, però. Meglio dare l’acqua poco e spesso, nelle ore più fresche della giornata.
Pacciamatura
La pacciamatura naturale intorno al fusto delle piante ci aiuta a mantenere più umido il terreno e ad evitare il lavoro di rimozione delle erbe infestanti.
Si può utilizzare la paglia, ma anche la juta o la lana di pecora vanno bene.
Parassiti
Per quanto riguarda i parassiti della pianta di okra, attenzione alla presenza delle cimici e degli afidi.
Cimici
Le cimici attaccano le piante di okra sul finire dell’estate, quando ci sono frutti in maturazione. Un ottimo sistema per proteggere le piante è quello di usare delle reti anti-insetto, che tra l’altro potete utilizzare anche per gli alberi da frutto.
Afidi
Gli afidi agiscono soprattutto in primavera, quando il clima è umido. Per eliminarli dalle piante di gombo si può utilizzare il sapone molle potassico. Si tratta di un prodotto consentito in agricoltura biologica che potete trovarlo qui.
Coltivare la pianta di okra in vaso
È possibile inoltre coltivare l’okra in vaso, magari nell’orto realizzato sul balcone di casa, sul terrazzo o nel giardino. Come detto, la pianta ha un grande valore ornamentale.
Il consiglio che diamo è quello di usate un buon terriccio universale per piante da orto.
Sul fondo del vaso bisogna sistemare inoltre perlite o ciottoli, così da assicurare un perfetto drenaggio dell’acqua in eccesso.
Utilizzate contenitori grandi, profondi almeno 50 cm.
Proprietà dei baccelli di okra
La grande diffusione nel mondo dell’okra è dovuta alle sue proprietà benefiche.
I baccelli sono ricchi di vitamine (A, tiamina, B6, C), acido folico, riboflavina, calcio, zinco, potassio, fibra alimentare.
Contengono inoltre una mucillagine preziosa per lenire alcuni problemi intestinali.
È un ortaggio con pochissime calorie, da consigliare per chi segue diete ipocaloriche. Inoltre è di beneficio per contrastare alcuni tumori.
Il gombo è, infine, impiegata in erboristeria per la preparazione di prodotti di bellezza per la pelle e i capelli.
Le ricette con la pianta di okra
L’okra è un ortaggio dal sapore molto delicato, dolciastro. Si consuma previa cottura, che serve per ammorbidire la buccia. È ottima fritta, cotta in pastella, gratinata, saltata in padella o in umido.
È perfetta per conferire una straordinaria cremosità alle minestre, poiché contiene un liquido gelatinoso che ha il potere di addensare leggermente le pietanze.
Si possono usare anche i numerosi semi, dai quali, nei paesi dove la coltivazione è intensiva, si ottiene un ottimo olio da tavola.
Un uso più pratico è l’essiccazione e la successiva macinazione, per usare la polvere in alternativa al caffè.