Le Pomacee sono un raggruppamento di colture arboree che producono come frutti un pomo. Parliamo di importanti alberi da frutto come: melo, pero, cotogno, nespolo comune, sorbo domestico, azzeruolo. Si tratta, in sostanza, di coltivazioni facenti parti della famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Maloideae. In termini agronomici le Pomacee si confrontano con le Drupacee (qui trovate le differenze). In quest’articolo, invece, vediamo quali sono le caratteristiche peculiari delle gemme e dei rami delle principali Pomacee. Saperli riconoscere è infatti molto importante per guidare le diverse operazioni colturali, soprattutto la potatura del melo, quella del pero e quella del cotogno.
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Le gemme delle Pomacee
Nelle Pomacee le gemme di tipo riproduttivo sono costituite esclusivamente da gemme miste. Queste al momento del germogliamento danno sia fiori che foglie e germogli. Nelle Pomacee i fiori sono riuniti in tipiche infiorescenze multiple.
Le gemme miste si ritrovano prevalentemente in posizione apicale sui rami, raramente, in alcune varietà, possono riscontrarsi anche in corrispondenza dei nodi laterali. Questa peculiarità è importante nel determinare il tipo di tagli di potatura invernale.
Se vogliamo salvare la gemma fruttifera in posizione apicale, facilmente individuabile anche per via delle grosse dimensioni, si devono evitare i tagli di raccorciamento.
Le gemme a legno, invece, si trovano in posizione ascellare, o anche apicale se non è presente la gemma mista (nei rami a legno).
Le Pomacee principali, ovvero melo, pero e cotogno, hanno gemme latenti e avventizie; sono quindi capaci di produrre germogli avventizi.
I rami delle Pomacee
Nelle Pomacee le ramificazioni sono classificate in base alle dimensioni e all’attitudine produttiva, con la distinzione tra: rami misti, brindilli e lamburde.
Rami misti
I rami misti sono lunghi 30-80 cm e presentano una gemma mista in posizione apicale e, raramente, in alcune varietà, anche in posizione laterale. Dopo la produzione di frutti, questi rami si piegano dando origine nell’anno successivo a branche rivestite di brindilli e lamburde fertili, utili per mantenere la produzione.
Brindilli
I brindilli sono rami relativamente esili, lunghi 10-20 cm, che hanno terminato rapidamente il proprio allungamento. Il brindillo fertile prende anche il nome di brindillo coronato, per la presenza della gemma mista in posizione apicale. Esistono anche brindilli vegetativi, privi di gemme miste.
Lamburde
Le lamburde sono rami estremamente corti, lunghi solo pochi centimetri. Si mantengono così nel corso degli anni, mostrando solo brevi allungamenti, o dando origine a brindilli, a partire dalla gemma mista apicale. Nelle Pomacee ci sono anche le lamburde vegetative, che terminano con una gemma vegetativa e spesso evolvono in lamburde fiorifere dopo 1 o 2 anni, differenziando una gemma mista apicale.
Le lamburde possono presentarsi di aspetto rugoso (come conseguenza delle cicatrici lasciate dalle foglie) o liscio (in questo caso sono generalmente un po’ più lunghe e presentano alcune gemme laterali).
Alla base delle infiorescenze, nel punto di inserzione dei frutti, si forma un ingrossamento dovuto all’accumulo di sostanze di riserva. Sono formazioni legnose persistenti chiamate “borse”, da cui possono originarsi lamburde o brindilli. La formazione di borse e lamburde le une sulle altre dà origine a una caratteristica struttura legnosa delle Pomacee: la “zampa di gallo”.
Melo
Gemme
Nel melo, la principale coltura arborea del raggruppamento delle Pomacee, le gemme miste hanno forma ellissoidale. Da queste gemme nasce un germoglio formato mediamente da 3-8 foglie nella parte basale e un’infiorescenza terminale a corimbo composta dai 4 ai 7 fiori. Il fiore centrale è più grande, si sviluppa per primo ed è circondato lateralmente da fiori più piccoli. Le foglie vicine a quelle che sottendono i fiori, presentano una gemma a legno che, con il successivo sviluppo, può dare origine a un germoglio (che prende il nome di “ramo di borsa”). Quest’ultimo consente la successiva prosecuzione della crescita a partire dalla zona produttiva. Gemme miste di buona qualità si riscontrano all’apice delle lamburde o anche di brindilli e rami misti. L’induzione a fiore avviene tra giugno e luglio. Le gemme a legno sono di forma appuntita e piccole dimensioni, e si trovano appressate lateralmente lungo il ramo.
Rami
Nel melo i rami misti presentano gemme vegetative e una gemma mista apicale. In alcune varietà di mele sono anche presenti gemme miste ascellari. Il brindillo ha gemme vegetative ascellari e una gemma mista apicale.
La lamburda, come detto, è una ramificazione molto corta, con una gemma mista apicale che dopo la fruttificazione origina una borsa che formerà in seguito le “zampe di gallo”. Si tratta della principale struttura produttiva, ma in alcune varietà assumono importanza anche i brindilli e i rami misti.
Pero
Gemme
Nel pero le gemme miste sono d’aspetto conico e rigonfio. Originano un germoglio e soprattutto una grande infiorescenza a racemo, formata da 7-15 fiori. L’induzione a fiore avviene tra luglio e agosto.
Gemme miste di buona qualità si riscontrano all’apice delle lamburde o anche dei brindilli e dei rami misti.
Le gemme a legno sono invece di forma appuntita e piccole dimensioni. Possono essere provviste di due sottogemme che germogliano solo in caso di necessità, in sostituzione della gemma principale.
Rami
Nel pero, il ramo misto è provvisto di gemme vegetative e gemme miste. La gemme miste in posizione apicale è quella che produce i frutti. Ve ne sono alcune in posizione laterale che, però, spesso, non sono in grado di produrre. Il brindillo è fornito di gemme vegetative lungo l’asse e una gemma mista apicale (e in alcuni casi anche laterale).
La lamburda, come nel melo, è una ramificazione molto corta, con una gemma mista apicale che, dopo la fruttificazione, origina una borsa per formare in seguito le zampe di gallo. In alcune varietà di pero, la zampa di gallo invecchia velocemente, in altre rimane produttive per molti anni. Le tre tipologie di ramo dunque, hanno importanza diversa ai fini produttivi in funzione della varietà.
2 commenti
corredare l’articolo con più foto dei vari particolari (rami, rami misti, lamburde, brindilli, gemme etc)
Nel primo paragrafo c’è un link diretto che rimanda a un articolo dedicato proprio alle gemme e ai rami. Per ciò che manca, faremo ulteriori articoli dedicati.