Il grillotalpa, scritto in modo erroneo anche grillo talpa, è un insetto dall’aspetto affascinante, ma che può essere molto dannoso per le piante coltivate negli orti e nei giardini.
Molto spesso, infatti, quando troviamo piante tranciate di netto, la responsabilità è sua.
La difficoltà nella difesa biologica è dovuta soprattutto al fatto che l’insetto agisce in modo sotterraneo, quindi riesce a proteggersi molto bene.
In quest’articolo vediamo come combattere il grillotalpa, come riconoscerlo e qual è il suo ciclo di vita. Inoltre conosciamo quali sono i problemi che causa alle colture, come effettuare la prevenzione agronomica e la difesa biologica.
Identificazione
Il grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa) è un insetto dell’ordine degli Ortotteri, famiglia dei Grillotalpidi.
Essendo un insetto molto polifago, cioè capace di nutrirsi di molte specie vegetali e di piccoli insetti, è molto comune.
Ad oggi è presente in tutta l’Europa continentale. E’ una specie estranea al nostro eco-sistema, si presume che sia stato importato per errore dagli Usa.
Come riconoscere il grillotalpa
Il grillotalpa ha un aspetto molto particolare, dunque non è difficile da riconoscere:
- Gli adulti sono lunghi fino a 6 cm, con una colorazione bruno-nerastra.
- La parte anteriore è caratterizzata da un evidente protorace, dove spiccano le robuste zampe fossorie e denticolate. Con le forti zampe il grillotalpa riesce a scavare profonde gallerie nel terreno.
- Il grillotalpa può volare in caso di necessità. E’ infatti dotato di ali anteriori e posteriori.
- Gli esemplari maschi hanno inoltre degli organi cosiddetti stridulanti, cioè in grado di sfregarsi ed emettere suoni.
I danni del grillotalpa
I danni che il grillotalpa fa alle piante sono dovuti per lo più allo scavo di profonde gallerie. Questo insetto, infatti, trancia di netto tutte le radici delle piante che trova sul proprio cammino, quando va alla ricerca di piccoli insetti. Come detto, si nutre anche di parti vegetali, ma è l’attività di movimento sotterraneo che provoca i maggiori danni.
La presenza del grillotalpa è molto frequente in orti e giardini, in quanto si trova di fronte terreni sciolti, umidi e profondi, quindi più facili da esplorare.
Oltre alle colture orticole, molto pesanti sono i danni alle piante ornamentali. Tra queste, sono colpite in particolare quelle provviste di bulbo come i tulipani e i narcisi.
Ciclo biologico
Il grillotalpa ha un ciclo di vita molto lungo, che abbraccia quasi tre anni solari.
Sverna allo stadio giovanile scavando in profondità nel terreno, fino ad oltre 1 metro.
In primavera compaiono gli insetti adulti, i quali iniziano l’attività di accoppiamento e ovideposizione. La sua tana prende il nome di ooteca, che viene creata a 10-20 cm di profondità. Queste tane sono visibili anche dall’esterno, visto che lasciano un piccolo buco e smuovono il terreno che rimane rialzato. In ogni tana le femmine di grillotalpa riescono a deporre fino a 400 uova.
Le neanidi nascono dopo circa 3 settimane dall’ovideposizione, quindi all’inizio dell’estate. All’inizio è la madre che le alimenta; dopo qualche giorno si allontano ed iniziano a scavare in autonomia, alla ricerca d’insetti e parti vegetali. Quindi è l’estate il periodo in cui ci sono i maggiori danni del grillotalpa. Le neanidi non fuoriescono dal terreno, ma crescono rifugiandosi nelle tane fino alla seconda muta che avviene in autunno. Dopo la muta, svernano in profondità nel terreno. Queste neanidi diventano adulte nell’estate successiva (2° anno solare). La maturità sessuale, invece, è raggiunta nella primavera del 3° anno solare, compiendo quindi una sola generazione in due anni. Visto il loro lungo ciclo, nel terreno si possono riscontrare diversi stadi di vita dell’insetto.
Come eliminare il grillotalpa
La lotta al grillotalpa si attua per lo più con le lavorazioni del terreno. Bisogna valutare il grado d’infestazione ed agire, se è il caso, con delle lavorazioni profonde. Un’aratura invernale a 80-100 cm di profondità elimina gli insetti svernanti. In primavera invece si può agire eliminando le tane più superficiali, le ooteche, che come detto sono visibili dall’esterno. Se si riescono ad individuare, è facile eliminare le uova ed evitare così il proliferare delle diverse generazioni. Con una buona vanga si può intervenire rivoltando il terreno. Sarebbe bene effettuare queste operazioni di sondaggio del suolo prima di avviare l’orto biologico estivo, con la messa a dimora delle nuove piantine.
I rimedi biologici contro il grillotalpa
- Uno dei rimedi al grillotalpa è la presenza nell’orto dei suoi nemici naturali. Molti uccelli, ad esempio, ne sono ghiotti, ma anche i ricci e le talpe. Favorire un ecosistema ricco di biodiversità è quindi un’ottima strada per rimediare in modo naturale ai danni di questo insetto.
- Altro piccolo trucco per eliminare il grillotalpa è quello di piazzare delle trappole artigianali. Si procede interrando vasi in vetro a filo del terreno; qui l’insetto rimane intrappolato, non riuscendo a scalarne le pareti. Questa tecnica è applicabile, com’è ovvio, solo in piccoli orti e giardini.
- Infine, se non si vuole eliminare le forme svernanti del grillotalpa intervenendo con arature profonde, si può spargere del letame di cavallo in superficie. Il letame attira molto questo insetto, che quindi sarà indotto ad emergere, esponendosi alla cattura.
Eliminare il grillotalpa con i nematodi entomopatogeni e altri microrganismi
Esistono dei prodotti consentiti in agricoltura biologica con i quali è possibile fare dei trattamenti per eliminare il grillotalpa.
Molto efficace è l’azadiractina, il principio attivo dell’olio di neem. Il limite al suo uso è dovuto alla difficoltà di raggiungere l’insetto per contatto in profondità nel terreno.
Per questo motivo è più valido l’uso di nematodi entomopatogeni come questi, che abbiamo già conosciuto parlando dell’oziorrinco.
I nematodi sono dei parassiti obbligati delle larve, quindi sono efficaci solo sugli stadi larvali e non sugli adulti. Sono microrganismi minuscoli e, rilasciati nel terreno, vanno alla ricerca delle larve del grillotalpa.
Altro microrganismo utilizzabile nella difesa biologica dal grillotalpa è la beauveria bassiana. Questo fungo entomopatogeno lo trovate qui.