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I bulbi di narciso sono facili da coltivare e in primavera ci regalano uno splendido fiore, elegante, raffinato, molto profumato e dalla forte carica simbolica. La sua leggenda affonda le radici nella Grecia antica, con il mito di Narciso, e ancora oggi parlare di questo fiore evoca una bellezza irraggiungibile e sopra le righe. Il narciso è una pianta che si può trovare anche allo stato selvatico. E’ molto bella e questo ha fatto sì che negli anni si siano sviluppate decine di varietà più commerciali. Queste si possono coltivare in modo agevole interrando i bulbi. Molte similitudini si hanno in questo senso con un altro fiore bulboso, il tulipano olandese.
Conosciamo allora meglio questa pianta da fiore e vediamo come coltivarla nella maniera corretta partendo dai bulbi.
Il narciso, identificazione botanica
Il nome scientifico Narcissus identifica un genere di piante originarie del continente Europeo, che appartengono alla famiglia botanica delle Amaryllidaceae. A questo genere appartengono piante che si trovano ancora allo stato selvatico in diverse regioni italiane. Queste le specie principali conosciute anche con nomi volgari:
- Poeticus (narciso selvatico o fiore di maggio)
- Jonquilla (giunchiglia)
- Tazetta
- Pseudonarcissus (narciso trombone)
Del narciso esistono poi innumerevoli varietà selezionate dall’uomo sotto forma d’ibrido. Queste, in genere, vengono coltivate nei giardini domestici.
Le caratteristiche della pianta di narciso

Fiori di narciso bicolore
In generale, il narciso è una pianta erbacea bulbosa, di tipo perenne, con fioritura primaverile.
“Pianta bulbosa” vuol dire che produce foglie e fiori a partire da un bulbo sotterraneo. Questo emette, inoltre, piccole radici con le quali si ancora al terreno. I bulbi di narciso possono avere diverse forme, di solito sono ovali-piriformi, al limite sub-globosi. Sono ricoperti da una sottile tunica marrone, che li protegge dalla marcescenze che si generano nel terreno.
Dal bulbo si genera lo stelo eretto, che può avere lunghezze variabili dai 20 ai 70 cm. Questo è formato da lunghe foglie lineari-lanceolate, avvolte a nastro a formare una guaina verde chiaro di consistenza spessa.
Altre foglie emergono dai bulbi, a formare quasi un cespo con diversi steli eretti.
I fiori
I fiori, di norma bianchi o gialli, si presentano all’apice del fusto, di norma sono solitari ma in alcune specie come il Narcissus jonquilla sono numerosi. Sono costituiti da morbidi petali aperti verso l’esterno disposti attorno a una paracorolla centrale. Questa struttura, molto accentuata in alcune varietà, fa assumere la forma di una trombetta.
Esistono numerose varietà ibride di questa pianta, che hanno diverse combinazioni di colore. Ad esempio ci sono narcisi varietà bi-colore, dove il bianco e il giallo si combinano insieme sullo stesso fiore in maniera alternata sui petali e sulla paracorolla. In queste specie la corona ha di solito una colorazione più intensa rispetto ai petali.
Alcune varietà poi si discostano dal narciso bianco e dal narciso giallo, e hanno tonalità rosa o arancio.
C’è dunque un’ampia scelta di bulbi che si possono acquistare, una serie di varietà ideali per la coltivazione in giardino la trovate qui.
Curiosità sui bulbi di narciso
Una curiosità legata ai bulbi di narciso è che questi contengono un alcaloide tossico, la narcisina. Quest’alcaloide è molto pericoloso sia per gli animali che per l’uomo e può addirittura essere letale. Il rischio d’ingestione accidentale può sussistere in quanto i bulbi sono simili a quelli di alcune specie di cipolla selvatica.
Vi abbiamo già parlato di altre piante velenose presenti spontanee nel nostro Paese, come la mandragora e lo stramonio comune, vi raccomandiamo ance in questo caso massima cautela, soprattutto se non si conoscono alla perfezione le specie di piante che si stanno maneggiando.
Origine del nome Narciso
Il fiore del narciso, oltre ad essere molto bello, è anche profumato. L’origine del nome deriva dal termine greco narkào=che stordisce e fa riferimento proprio al suo profumo. Nell’antichità si riteneva che avesse proprietà soporifere e narcotiche (altro termine derivante dal greco narkào).
La leggenda
Narciso però, è anche un famoso personaggio della mitologia antica, la cui leggenda viene narrata sia dai Greci, che dai Romani.
Il mito ellenico, quello più conosciuto, racconta di un giovane cacciatore noto per crudeltà e bellezza.
Narciso, figlio della ninfa Liriope e del dio fluviale Cefiso, rifiuta ogni persona che lo ama, siano donne o uomini. Gli dei lo puniscono per questo, facendolo specchiare in un corso d’acqua. In questo modo egli s’innamora della sua stessa immagine. Quando il giovane comprende che quella non è altro che la sua immagine riflessa, incapace di allontanarsi dalla sorgente, si consuma a poco a poco e muore.
Esistono diverse versioni e sfumature di questa leggenda, sta di fatto che da sempre il fiore del narciso è legato al mito della bellezza impossibile. Dalla leggenda, inoltre, derivano gli aggettivi “narciso” e “narcisista”, a rappresentare persone vanitose e molto compiaciute del proprio aspetto esteriore.
Come coltivare i bulbi di narciso e riempire di fiori il giardino
I bulbi di narciso sono molto facili da coltivare poiché danno vita a una pianta molto resistente e rustica. Sono ideali per essere piantati in giardino e abbellire così un’aiuola o uno spazio dedicato. Si possono inoltre coltivare in vaso, per donare colore a balconi e terrazzi.
Il narciso è una pianta perenne, che si rinnova da sola a ogni fine ciclo. Fiorisce in primavera e, una volta appassiti i fiori, questi possono essere recisi. Il resto della pianta deve invece essere lasciato seccare in modo naturale. Nella stagione successiva il bulbo darà vita a nuove piante e a una nuova fioritura.
Viste queste caratteristiche è molto importante scegliere la giusta posizione delle nostre piante di narciso.
La scelta della posizione
E’ sconsigliato piantare i bulbi di narciso in zone del giardino che poi dovranno essere tosate. Per coltivare i narcisi è importante delimitare zone che non verranno toccate con attrezzi meccanici nel periodo primaverile ed estivo. Un’aiuola rialzata, delimitata da mattoncini, è l’ideale per riservare ai narcisi uno spazio proprio.
Se si vuole abbinare il narciso con altre piante si consiglia di scegliere altre bulbose come i tulipani. In questo modo otterremo una fioritura variegata e prolungata. Anche le piante sempreverdi di medio-grandi dimensioni vanno bene, i narcisi le daranno un tocco di luce e di colore.
Altro suggerimento è di scegliere varietà diverse, con tempi di fioritura differenti, così da averla scalare nel tempo.
Il narciso inoltre preferisce una posizione di mezz’ombra, riparata dai venti. Vanno evitate le zone troppo buie e umide del giardino.
Quando e come piantarli
Il momento migliore per piantare i bulbi di narciso va da ottobre a dicembre, prima dell’arrivo delle gelate.
Il bulbo va interrato con la testa rivolta verso l’alto a circa 7-8 cm di profondità. La distanza tra un bulbo e un altro deve essere di almeno 25 cm.
Se coltivati in vaso, invece, possono essere raggruppati a una distanza ravvicinata. In questo modo si può ottenere una pianta rigogliosa e bella.
L’annaffiatura
Subito dopo aver interrato i bulbi di narciso, possiamo procedere a una buona annaffiatura. Sarà questa la prima e unica volta che daremo acqua ai nostri bulbi sotterranei nel periodo autunno-invernale.
Il narciso infatti è una pianta che ha scarsissime esigenze idriche e si accontenta dell’acqua piovana. Questo discorso è valido soprattutto se coltiviamo in piena terra. Nella coltivazione in vaso bisognerà stare attenti a non far seccare troppo il terriccio.
In primavera-estate bisogna intervenire con l’acqua solo dopo lunghi periodi particolarmente caldi e poveri di precipitazioni naturali.
Il tipo di terreno

Bulbi di narciso
Tra i diversi tipi di terreno agricolo, l’ideale per coltivare bulbi di narciso è quello sciolto, di medio impasto. Questo permette di evitare i ristagni idrici, che la pianta soffre. Inoltre, proprio per questa ragione, il narciso si adatta bene anche ai terreni sabbiosi e, com’è logico, rifugge quelli argillosi, duri e compatti, che non drenano bene l’acqua.
La concimazione non è necessaria nella fase di accrescimento dei bulbi, anzi, un eccesso di sostanza organica può rivelarsi problematico.
Tuttavia, a primavera, poco prima della fioritura, conviene fare una concimazione leggera, magari con humus di lombrico o compost domestico. Il concime può essere cosparso sul terreno, tra le piante, effettuando una leggera zappettatura, che eliminerà anche le infestanti.
Per la coltivazione in vaso si può scegliere qualsiasi tipo di terriccio per piante da fiore. Per aumentarne il drenaggio possiamo mescolarlo a sabbia di fiume.
La moltiplicazione dei bulbi di narciso
Come detto il narciso è una pianta che si moltiplica da sola e si rinnova ogni anno. I bulbi sotterranei si moltiplicano, dando vita a nuove fioriture primaverili. Ogni due anni, sempre in autunno, è bene scavare un po’ la terra, suddividere i bulbi che possono essere spostati e piantarli altrove. In questo modo avremo in giardino narcisi sempre giovani e ben distribuiti.
Avversità del narciso
Il narciso è una pianta molto resistente, che non soffre in modo particolare di attacchi da parte di insetti parassiti.
Più problematiche sono malattie crittogamiche, dovute alla presenza di ristagni idrici.
Prevenendo il ristagno d’acqua si mettono al riparo i nostri fiori dal rischio di malattie. Il ristagno può dar luogo a marcescenza dei bulbi, muffa bianca sulle foglie, marciume apicale, appassimento dei fiori, necrosi e altro. E’ importante, dunque, prevedere adeguate via di scolo dell’acqua, in modo da avere un terreno sempre ben drenato.