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L’autunno è il periodo giusto per piantare i bulbi dei tulipani olandesi nel nostro giardino. Oggi scopriremo l’origine di questo fiore (appartenente alla famiglia delle Liliaceae) di cui l’Olanda si è innamorata fino a diventarne prima produttrice mondiale. Le varietà di tulipani olandesi sono molte. In questo articolo ne conosceremo alcune e vedremo come e quando piantare i bulbi. Scopriremo inoltre quali accorgimenti prendere per la corretta coltivazione di questo fiore, che inizia in autunno e regala una splendida fioritura in primavera. Si tratta di una pianta molto semplice da coltivare, alla portata di tutti. Dunque è possibile crescerla anche in un vaso sul balcone.
Ma andiamo per ordine e iniziamo scoprendo l’origine di questo fiore.
L’origine dei tulipani olandesi
Il tulipano è una pianta da fiore, bulbosa e perenne, appartenente, come detto, alla famiglia delle Liliaceae, con precisione, al genere Tulipa.
Benché si parli spesso di tulipani olandesi, in realtà questi fiori non sono originari dell’Olanda, bensì dell’Oriente, in particolare provengono da alcune zone dell’Asia Minore, dove venivano coltivati già mille anni fa.
Sono giunti nell’Europa continentale nel 1500, attraverso l’Impero Turco-ottomano, passando da Costantinopoli. In Olanda questi fiori iniziarono ad essere coltivati a partire dal 1593. In pochissimo tempo la loro bellezza scatenò una vera e propria tulipomania, che diede origine, come vedremo tra poco, alla prima crisi finanziaria della storia dell’uomo.
Da allora l’Olanda fu il paese promotore della diffusione dei tulipani in tutto il vecchio continente. E ancora oggi gli olandesi sono i primi produttori mondiali di questo splendido fiore.

Campo di tulipani in Olanda
La prima grande crisi finanziaria della storia
Per gli olandesi questi fiori rappresentarono una vera e propria ossessione. E questa ossessione fu tale, da dare, addirittura, origine ad una crisi finanziaria, nota come “bolla dei tulipani olandesi”.
Con le prime coltivazioni di questo fiore, infatti, si iniziarono a selezionare anche le varietà più pregiate. Queste vennero da subito considerate beni di lusso e scambiate a prezzi elevatissimi alla Borsa valori di Amsterdam.
Gli scambi a valori crescenti fecero considerare il bulbo del tulipano un solido investimento, che rappresentava “i fiori futuri” che sarebbero poi stati venduti nei mercati. Insomma, lo stadio embrionale di ciò che oggi chimeremmo “futures”.
L’espansione commerciale
La grande espansione commerciale dell’Olanda non fece altro che ampliare le dimensioni di questa bolla. I fioristi iniziarono a prenotare con largo anticipo i bulbi dei tulipani ai coltivatori, attraverso contratti anticipati. I prezzi venivano fissati prima ma erano da onorare alla scadenza.

Mercato dei bulbi di tulipano olandesi
In altri termini, venivano negoziati i “futures” di questo fiore. Ciò determinò un aumento sconsiderato dei prezzi e le prime situazioni di indebitamento, con persone pronte a ipotecare i propri immobili pur di poter acquistare i diritti delle varietà di tulipani olandesi più pregiate.
La bolla speculativa
Il culmine di questa bolla speculativa si ebbe nella storica asta di Alkmaar del 3 febbraio 1637. Qui i prezzi di singoli lotti di bulbi di tulipani raggiunsero prezzi astronomici.
Nei giorni a seguire però, la tulipomania si trasformò in panico tra gli operatori. Bastò infatti che un’asta nella città di Harlem andasse deserta per generare il cosiddetto panic selling, con il crollo verticale dei prezzi. Il mercato crollò in pochissimo tempo e gli scambi commerciali si interruppero.
In una situazione del genere, furono per una volta i contadini a guadagnarci. I fioristi che avevano acquistato i bulbi attraverso i contratti futures si ritrovarono vincolati a pagarli ad una cifra nettamente superiore ai prezzi del momento, dopo il crollo del mercato. Per questo motivo i giudici delle province olandesi intervennero per modificare questi contratti e salvare il mercato. A tutt’oggi gli esperti considerano la bolla dei tulipani olandesi, come il primo crack finanziario della storia.
Le varietà di tulipani olandesi
Esistono in natura innumerevoli varietà di tulipani. Per questo motivo i floricoltori olandesi hanno proposto una classificazione commerciale in base a forme e colori. Vediamo, quindi, quali sono le principali tipologie di questo fiore.
- “Duca di Tholl”, la varietà di tulipani più precoce.
- “Darwin”, i tulipani più pregiati per la produzione del fiore reciso. Sono indicati per la decorazione dei giardini e sono caratterizzati da fiori grandi con un unico colore o sfumati. Si tratta di una varietà molto rustica.
Tulipani olandesi varietà Darwin
- “Breeder”, varietà caratterizzata dai grandi fiori con una ricca e molteplice combinazione e fusione di colori. Si passa dal porpora al bronzeo, fino all’arancio, al giallo e al camoscio.
- “Mendel”, originata dall’incrocio tra le varietà “Duca di Tholl” e quella “Darwin”. Ha in sé la precocità dei primi e la rusticità dei secondi.
- I “Rembrandt” sono tulipani olandesi molto affascinanti. Sono caratterizzati da una particolare striatura e sono particolarmente indicati per fini ornamentali.
Tulipani olandesi Rembrandt
- “Queen of the Nigth” o tulipano nero. La sua caratteristica principale è, appunto, la colorazione unica, splendida, quasi nera. È estremamente affascinante ed è in grado di decorare qualsiasi ambiente. È la varietà che preferiamo. Se vi piace e volete piantarla anche voi, i bulbi potete trovarli qui
.
Tulipani olandesi Queen of the night
- “Blue Diamond”, anche questa varietà è monocolore, ma a differenza del tulipano nero i suoi fiori sono viola.
Tulipani olandesi varietà Blue diamond
Il mix di varietà
Sono dunque tanti i bulbi di tulipani da piantare. Un’ottima opzione per un coltivatore inesperto può essere quella di acquistare un mix variegato di bulbi. In questo modo sarà possibile apprezzare una molteplice varietà di colori. E col tempo, magari, specializzarsi verso le colorazioni più gradite. Un buon mix di bulbi di tulipani olandesi da coltivare nel vostro giardino potete acquistarlo qui.
Quando piantare i bulbi di tulipani
Il periodo ideale per piantare i bulbi di tulipani, sia in giardino che in vaso, sul balcone, è l’autunno. Tra i mesi di ottobre e dicembre, prima che arrivino le gelate, è possibile interrare i bulbi. Il meccanismo è un po’ simile a quello della coltivazione dell’aglio. Non a caso, infatti, sono piante appartenenti alla stessa famiglia. La luna crescente del mese di novembre è un periodo ideale.

Bulbi dei tulipani
Le piante a bulbo, in generale, si caratterizzano per la dormienza nel periodo invernale e la crescita primaverile.
Esigenze di terreno per la coltivazione dei tulipani
I tulipani, per la corretta crescita, prediligono terreni sabbiosi, con un buon apporto di sostanza organica, ben drenanti e profondi.
Può quindi essere opportuno valutare lo stato del terreno del nostro giardino ed eventualmente aggiungere sostanza organica, come ad esempio compost, e/o sabbia, a seconda delle necessità.
Per la coltivazione in vaso, invece, si può realizzare un mix equilibrato composto da una parte di terra di bosco, una parte di sabbia di fiume, una parte di torba.

Bulbo di tulipano in vaso
La posizione nel giardino
Molto importante da valutare al momento di trapiantare i bulbi dei tulipani è l’esposizione della porzione di terreno scelta. Si tratta di una pianta che ama il sole, ma odia il vento, soprattutto nella fase della fioritura. È quindi opportuno prediligere zone ben esposte al sole, ma allo stesso tempo riparate dal vento.
Trapianto dei bulbi e distanze
I bulbi dei tulipani vanno interrati con la punta rivolta verso l’alto ad una profondità di circa 10-15 cm.
Tra un bulbo ed un altro va mantenuta una distanza di almeno 10 cm., in modo che le piante ed il fiore possano svilupparsi adeguatamente.

Bulbi dei tulipani piantanti nella terra
Per agevolare l’operazione di trapianto è possibile utilizzare uno specifico attrezzo, ossia il piantabulbi. Questo strumento faciliterà di molto il nostro lavoro, ci aiuterà a mantenere la giusta profondità nel terreno e ridurrà notevolmente lo sforzo, soprattutto in caso di terreni duri. Un buon piantabulbi lo potete acquistare qui
Esigenze irrigue
Per avere dei tulipani olandesi forti, i bulbi dei tulipani, come detto, devono essere messi a dimora nel terreno nel periodo autunnale. Fino alla primavera, dunque, non hanno bisogno di irrigazioni. Queste, però, sono invece necessarie nel periodo della fioritura se la stagione primaverile è troppo secca. Attenzione ai ristagni idrici che potrebbero causare malattie.
Come curare al meglio la coltivazione dei tulipani olandesi
Come abbiamo visto sono veramente numerose le specie di tulipani olandesi presenti e che è possibile coltivare in giardino.
A seconda della specie, l’altezza della pianta in fiore varia dai 30 cm fino ai 75-80 per le specie più vigorose.
Solitamente i bulbi dei tulipani generano un unico fiore, ma ci sono varietà con fiori doppi o multipli.

Tulipani con fiori multipli
Fioritura
I tulipani fioriscono in primavera. Il periodo esatto dipenderà ovviamente dall’epoca del trapianto, dalla varietà scelta e dalle vostre condizioni di coltivazione (terreno, esposizione, ecc).
Per limitare lo sviluppo delle erbe infestanti, che ostacolano la crescita dei fiori, un consiglio è quello di utilizzare la pacciamatura naturale. Questa andrà sistemata nell’aiuola quando le piante saranno ben formate.
Il ciclo di vita
Il ciclo di vita del fiore è molto evidente ed è sufficiente osservarne l’evoluzione. Dopo un certo periodo la bellezza del tulipano inizierà ad appassire e le foglie a seccarsi. Quando questo avviene è il momento opportuno per recidere lo scapo fiorale. In questo modo si darà riposo al bulbo che non verrà sfruttato eccessivamente.
I bulbi dei tulipani
Il bulbo solitamente viene lasciato nel terreno, dove riposerà nell’inverno successivo per poi rifiorire nuovamente a primavera. I tulipani sono infatti una pianta perenne. Se il terreno viene periodicamente concimato con sostanza organica, possono produrre fiori per molti anni.
Inoltre, se lasciato in terra, il bulbo si propagherà naturalmente, e negli anni avremo fioriture sempre più intense.
Altra tecnica per la riproduzione dei tulipani olandesi è rimuovere il bulbo alla fine della fase di fioritura, in estate. Questa operazione viene consigliata dopo il secondo anno, per dare modo al terreno di essere lavorato e di arieggiare correttamente. È inoltre una procedura valida se si vuole cambiare posizione ai nostri tulipani. I bulbi verranno rimossi, ripuliti dalla terra e conservati in un luogo buio e asciutto. Un buon esempio potrebbe essere all’interno di un sacchetto di carta.
Ribadiamo però, che questa operazione di rimozione non è indispensabile. I bulbi dei tulipani possono essere lasciati tranquillamente nel terreno.
Difesa biologica antiparassitaria
I tulipani possono essere oggetto di attenzioni da parte di insetti indesiderati, come ad esempio gli acari. Se la vostra zona è soggetta a infestazioni del genere è consigliabile difendere le vostre piante di tulipano con i macerati naturali. In particolare, in questo caso consigliamo l’infuso d’aglio.
Altro animaletto molto incline al consumo delle foglie dei tulipani olandesi è la lumaca. Per difendere le piante da chiocciole e limacce una soluzione potrebbe essere sistemare delle trappole con la birra. Ma vi abbiamo già parlato in dettaglio della lotta biologica alle lumache.
A questo punto dovreste avere tutte le informazioni necessarie per coltivare i bulbi dei tulipani olandesi nei vostri giardini. Quando sbocceranno sarà una vera e propria gioia visiva ed olfattiva. Buona coltivazione!