Indice dei contenuti
Lo stramonio comune, noto anche come erba del diavolo o erba delle streghe, è una pianta velenosa diffusa in tutto il mondo. La sua origine pare sia nordamericana, ma nel nostro Paese è oggi presente ovunque, dalla pianura alla montagna. Di solito cresce spontanea nei terreni incolti e ai margini delle strade, ma sempre più spesso la troviamo come infestante nei campi coltivati.
Anche se il suo aspetto è gradevole, lo stramonio comune è una pianta molto velenosa in ogni sua parte. Questo per via di un altissimo contenuto di alcaloidi.
I suoi nomi volgari sono dovuti agli usi poco convenzionali che se ne faceva in passato. Lo stramonio ha, infatti, effetti allucinogeni. Purtroppo ancora oggi viene usato in maniera impropria, specie da giovani inconsapevoli, che ricercano proprio i suoi effetti fuori dal comune.
Conosciamo dunque meglio questa pianta e i suoi pericolosi effetti, che possono anche essere letali.
Identificazione dello stramonio comune
Lo stramonio comune (Datura stramonium) è una pianta a ciclo annuale.
Fa parte della famiglia delle Solanaceae, genere Datura.
Si tratta di una famiglia molto grande, della quale fanno parte alcune orticole molto note.
Tra queste abbiamo pomodoro, melanzana, peperone, patata, peperoncino.
Purtroppo ce ne sono anche alcune tossiche, alcuni esempi, di cui vi abbiamo parlato in due precedenti articoli, sono la mandragora e l’atropa belladonna.
Sono comunque molte altre le piante velenose che è possibile incontrare sul nostro territorio.
Caratteristiche botaniche dello stramonio

Fiore di Datura stramonium
L’aspetto dello stramonio è davvero affascinante. L’apparato radicale è formato da un lungo fittone di discreta profondità. Ha un fusto eretto e glabro da cui dipartono diverse biforcazioni. Il colore del fusto è verde, ma con sfumature violacee. In piena crescita può superare il metro di altezza.
Le foglie sono verde scuro, alterne sul fusto, grandi e dotate di picciolo. La lamina fogliare è ovale, mentre il margine è irregolare, con una tipica dentatura.
La base delle foglie è asimmetrica, ossia presenta il lembo più corto da un lato e più lungo dall’altro.
I fiori appaiono nelle biforcazioni del fusto e sono solitari. Lunghi fino a 10 cm, hanno il calice di forma tubolare, rigonfio in basso, che termina con 5 lembi acuti.
La corolla è di bianca con sfumature violacee, anch’essa di forma tubolare e lunga il doppio del calice.
La fioritura dello stramonio comune è prolungata e avviene da luglio a ottobre. I fiori durante il giorno sono chiusi e avvizziti, e si aprono poi nelle ore notturne. Quando questo avviene rilasciano un odore penetrante, sgradevole all’uomo, ma molto apprezzato dalle farfalle notturne. Sono loro che provvedono all’impollinazione entomofila.
Il frutto è una capsula globosa, la sua forma è molto simile a una noce, ma la superficie è ricoperta di spine (da qui il nome di noce spinosa). Al suo interno sono contenuti numerosi semi di colore nero, reniformi con superficie rugosa, lunghi circa 3 mm. In ottobre-novembre la capsula si apre e rilascia questi semi verso l’alto.
Tossicità della Datura stramonium

Semi di stramonio
Tutte le parti della pianta di Datura stramonium sono velenose, ma in particolar modo i semi. Questa sua tossicità è dovuta alla presenza di elevate quantità di alcaloidi tropanici, in particolare iosciamina, atropina e scopolamina. L’atropina non è nella pianta fresca, ma si forma per racemizzazione nell’essiccamento.
Questi alcaloidi vengono impiegati in ambito medico, in quanto classificati come anticolinergici. In oculistica sono ad esempio usati per indurre midriasi o come antispastici o agenti preanestetici.
Si tratta di elementi naturali che si trovano in diverse piante, come l’atropa belladonna, con la quale lo stramonio ha diverse affinità. Anche in medicina però, visto l’elevato grado di tossicità, sono spesso sostituiti da alcaloidi artificiali, più sicuri ed efficaci.
Combinati nello stramonio, questi gli alcaloidi danno luogo a numerosi effetti tossici e allucinogeni. Questi sintomi hanno reso lo stramonio comune una pianta molto celebre.
Rischi d’intossicazione
Un’intossicazione di stramonio comune può dar luogo a gravi conseguenze. Dalle allucinazioni si arriva a deliri, convulsioni, disturbi gravi della vista, coma per anossia cerebrale. Nei casi più gravi si può finanche morire.
Facciamo questa importante premessa in quanto questa pianta è da sempre usata per ricercare gli effetti allucinogeni, ad esempio in riti sciamanici o in pratiche pseudo-religiose.
Sono noti diversi casi di giovani che per cercare di “evadere” si sono ritrovati intossicati in modo grave dopo averne fumato le foglie secche.
Oltre ai rischi di morte per avvelenamento, alla datura stramonium vanno anche ascritti alcuni casi di morte dovuti a un comportamento bizzarro associato all’intossicazione. Ad esempio, si ha notizia di casi di giovani trovati affogati in ruscelli poco profondi nel tentativo di bere. La secchezza che provoca alle fauci si dice che sia irrefrenabile.
Altri giovani si sono suicidati senza saperlo pensando di poter volare, allucinazione molto frequente nelle intossicazione di stramonio.
Non vi sono dubbi che questa pianta, pur non essendo l’allucinogeno più potente in assoluto, sia quello più pericoloso.
Altre notizie su questo tema potete leggerle su numerosi libri, tra cui questo che vi consigliamo.
4 commenti
Cioè, un intero articolo per dire quanto sia brutta e cattiva questa pianta.
Lo stramonio è una pianta meravigliosa se usata in modo responsabile e consapevole, una pianta che ha permesso di ricavarne importanti medicinali che ogni giorno salvano vite. E soprattutto è un potente veleno naturale contro le terribili arvicole, distruttrici dell’orto. Dove lo stramonio ha le radici, le arvicole non passano.
Se poi qualche giovane squinternato la usa in modo improprio, non è un motivo per perseguitare questa bellissima pianta. Altrimenti dovremmo dire quanto sono orribili le auto perchè ogni tanto qualcuno ci finisce sotto.
Io non rinuncerò mai ad avere lo stramonio nell’orto, e nessuno, finora, si è mai avvelenato (a parte le arvicole).
L’articolo non dice né che la pianta è bella, né che la pianta è brutta. Semplicemente, si limita a farne un’analisi tecnica, sia per ciò che riguarda le sue caratteristiche botaniche, che per quanto concerne i rischi di intossicazione.
CARA VALENTINA , PRIMA DI TUTTO MI PRESENTO ROBERTO FAMIGLIETTI E NON SONO UN FAKE DI NESSUNO . QUELLO CHE DICI DELLO STRAMONIO E’ SOLO PARZIALMENTE VERO … MA ANCHE DALLA MARJUANA ESTRAGGONO RADICI E CHISSA’ COSA DI CURATIVO … LA CANAPA CHE L’IDRAULICO METTE NELLE TUBATURE PER SIGILLARLE NON E’ ALTRO CHE LA (MARIA GIOVANNA FIORITA) SAI CHE I SEMI DELLO STRAMONIO INDUCONO AL SUICIDIO ? CHE SI DROGA LA GENTE DI STAMMERDA DETTA ANCHE DEL SUICIDIO DA REMPRE ??? A ME QUALCUNO L’HA MESSA NEL MIO ORTO IN MEZZO AGLI APARAGI … HO DEVASTATO TUTTO !!! QUESTA MERDA A CASA MIA NON ENTRA. SE POSSO PERMETTERMI UN CONSIGLIO … STATE LONTANI DA STA ROBACCIA CHE PURTROPPO ABBIAMO IN TUTTA EUROPA 🙁
Quando venne mia cugina, che è nata e abita in Australia, ela vide nei giardini rimase stupita perché da loro è proibita proprio per la pericolosità.