Il filodendro (Philodendron) è una pianta rampicante che appartiene alla famiglia delle Araceae. La sua caratteristica principale è l’eccezionale crescita, con le sue foglie che, in natura, possono raggiungere fino a due metri di lunghezza. Il filodendro ha bisogno di un ambiente moderatamente umido e ben illuminato per crescere correttamente ed è abbastanza resistente ai parassiti e alle malattie. Si tratta di una pianta dall’aspetto molto decorativo, in grado di creare un gradevole effetto scenografico nell’ambiente in cui si trova.
In questo articolo ne vediamo le caratteristiche e spieghiamo come curarla al meglio.
Quanti tipi di filodendri ci sono?
Esistono più di 400 specie di Filodendro, che si suddividono in diverse famiglie. La maggior parte di loro appartiene alla famiglia delle Araliacee, ma esistono anche altre specie come le Aroidi, Musacee e le Ericacee. Tutti questi filodendri presentano una grande varietà di foglie, fusti e colori che li rendono una scelta ideale per abbellire qualsiasi giardino o casa.
Alle nostre latitudini la specie più famosa e coltivata in appartamento è il Philodendron scandens, detto anche filodendro rampicante. Questa specie ha una crescita rigogliosa ed è in grado di coprire una parete con tipiche foglie cuoriformi lunghe fino a 20 cm, trasformando in poco tempo una stanza in una giungla lussureggiante. Molto bella è la cultivar Brazil, con ricche e delicate foglie di colore verde chiaro e variegate di color crema. Attenzione a non confondere il filodendro con un’altra pianta della famiglia delle Araceae, ovvero la monstera, anch’essa molto amata e coltivata come specie ornamentale.
Dove cresce il filodendro?
Il filodendro cresce in natura nei climi caldi e umidi dell’Asia meridionale, in particolare nella regione subtropicale dell’Himalaya. Questo arbusto riccamente fogliato può vivere in una varietà di condizioni, come foreste pluviali, boscaglie e giardini. È inoltre possibile coltivarlo nei paesi con clima temperato, ma in vaso e all’interno delle abitazioni. Vediamo come.
Dove posizionare il filodendro?
Per posizionare il tuo filodendro in modo da farlo prosperare, scegli un luogo con abbastanza luce e umidità dell’aria. La luce solare diretta può essere troppo intensa, quindi scegli un posto che fornisca al tuo filodendro un’esposizione indiretta al sole. L’umidità è importante, quindi evita di posizionare il vaso con il filodendro vicino fonti di calore o raffreddamento artificiale. Le piante di filodendro richiedono temperature possibilmente costanti e non inferiori ai 15 °C, quindi in inverno non è possibile tenerle all’aperto. E’ possibile spostare all’esterno il filodendro in estate, ma in quel caso bisogna fare attenzione ai raggi diretti del sole, che facilmente possono bruciare le foglie.
Come coltivare una pianta di filodendro?
In sintesi, per coltivare una pianta di filodendro in casa, è importante seguire alcuni semplici passaggi. Innanzitutto, scegliere una stanza ben illuminata, ma evitare la luce diretta del sole sulla vegetazione. Il filodendro necessita di terreno ben drenato e ricco di nutrienti organici. Quando si prepara il terreno, che può essere del terriccio per piante verdi di buona qualità aggiungere alcuni materiali inerti come della perlite. Ciò migliorerà il drenaggio. Per la concimazione di fondo, si può optare per dei fertilizzanti organici come humus di lombrico e compost domestico, da ammendare al suolo in percentuale del 10% prima del travaso. Per la concimazione durante la crescita si può somministrare una volta al mese del concime liquido bio. Prima di piantare, annaffiare bene la zolla per ammorbidirla. Quindi, inserire la piantina nel buco e ricoprirla con il terriccio.
Come si moltiplica il filodendro?
Il filodendro può essere moltiplicato per talea, talea apicale o divisione dei cespi. Per la talea, tagliare un ramo sano e forte, con almeno due o tre gemme, e metterlo in un vaso con terriccio umido. Lasciare che le radici si sviluppino e poi mettere il rametto nella terra; quando il filodendro pianta le sue radici, sviluppa la sua crescita. Per la talea apicale prendere la parte superiore di un ramo, con almeno una gemma e piantarla direttamente nel terreno. Infine, per la divisione dei cespi, scavare tutto intorno all’intero cespo e dividerlo in più parti con un coltello. Piantarle subito in terreno ben drenato.
Come annaffiare il filodendro?
Per annaffiare un filodendro bisogna procedere con cautela. È importante somministrare l’acqua in modo regolare e in dosi moderate, durante la stagione di massima crescita, ovvero in primavera ed estate. Assicurati che il terreno sia sempre umido, ma mai troppo bagnato o zuppo. Un eccesso d’acqua potrebbe causare l’insorgenza di marciumi al livello del colletto e di macchie brunastre sulle foglie. In autunno-inverno date acqua solo quando la superficie del substrato è completamente asciutta.
Per migliorare l’umidità ambientale, la pianta, in primavera-estate, gradisce delle nebulizzazioni della chioma con della semplice acqua a temperatura ambiente. Evitate l’utilizzo di prodotti chimici lucidanti sulle foglie. Se volete pulire dalla polvere basta un panno di cotone inumidito.
Supporti e rinvasi
All’inizio una giovane piante di filodendro può essere coltivata in un vaso di 20-30 cm di diametro, predisponendo magari dei cesti sospesi con gli steli ricadenti. Quando le piante si sviluppano hanno bisogno di essere rinvasate in contenitori più grandi, dove vi sia la presenza di un tutore (come questi), di graticci o fili fissati alla parete. I supporti sono indispensabili per assecondare la naturale crescita rampicante della pianta.
Come si pota il filodendro?
La potatura del filodendro ha la duplice finalità di mantenere la pianta in salute e ordinata. Per questo motivo i tagli devono innanzitutto rimuovere gli steli secchi o danneggiati. Poi si può procedere a diradare, togliendo qualche ramificazione strisciante in eccesso. Per far infoltire la pianta si possono praticare dei tagli di ritorno agli apici degli steli più lunghi. Ricordate di usare forbici ben affilate e disinfettate. Gli steli ricavati con la potatura possono essere usati per creare nuove piantine tramite talea come visto in precedenza.
Parassiti e cure
Anche se coltivato il casa una pianta di filodendro può essere attaccata dai parassiti. Tra i più temibili segnaliamo la cocciniglia cotonosa. Per eliminare questo parassita occorre intervenire ai primi segni d’infestazione con la rimozione manuale passando un batuffolo di cotone sulle foglie. Se l’infestazione è estesa e la pianta fortemente imbrattata, occorre utilizzare prodotti specifici, come l’olio bianco minerale e il sapone potassico molle. Altro parassita che può colpire le foglie del filodendro è il ragnetto rosso, microscopico insetto attivo soprattutto durante la calura estiva. Colpisce la pagina inferiore delle foglie, le quali ingialliscono e cadono velocemente. Per evitare gli attacchi di ragnetto rosso occorre mantenere alta l’umidità della lamina fogliare, in tal senso sono un’ottima azione preventiva le nebulizzazioni sulle foglie.
Tossicità della pianta
I filodendri conservano nelle foglie, nel piccioli e nel fusto una linfa velenosa, che può irritare il cavo orale degli animali che la mangiano. Le sostanze responsabili dell’intossicazione colpiscono poi l’apparato digerente e i reni. Se non si interviene i maniera repentina, l’avvelenamento da filodendro può comportare un serio pericolo per cani e gatti, e, in alcuni casi, può essere persino letale. La tossicità della pianta, sia pure in minor misura, vale anche per l’uomo.