La Monstera deliciosa è una pianta della famiglia delle Araceae, genere Monstera. Il suo habitat di origine sono le foreste tropicali dell’America centrale, dal Guatemala fino al canale di Panama, quindi con un clima totalmente differente da quello europeo. Alle nostri latitudini non possiamo apprezzarne i frutti, dunque la sua coltivazione trova piede in ambito domestico, come splendida ornamentale da appartamento. La monstera è famosa e apprezzata per le sue ampie foglie verdi, le quali, in un microambiente adatto, si fessurano, dando vita a forme tondeggianti attraversate da giochi di luce molto particolari.
In questo articolo vi faremo conoscere le caratteristiche botaniche della Monstera deliciosa, ossia la specie più coltivata in casa, e vi daremo suggerimenti pratici sulle giuste condizioni ambientali e le cure da dedicarle.
Com’è fatta la monstera deliciosa
In natura la monstera deliciosa si comporta come pianta rampicante, perfettamente integrata alle condizioni climatiche della foreste pluviale. Può raggiungere anche i 20 m di altezza e dare vita a formazioni “mostruose”. Oltre alle grandi foglie, di cui parleremo a breve, la pianta ha un doppio apparato radicale, uno sotterraneo e l’altro aereo.
Radici
I fusti rampicanti sono spessi e robusti, divisi in nodi, da cui dipartono una sorta di corde molto lunghe, ovvero le radici aree, che servono alla pianta per assicurarsi lungo i tronchi e il sottochioma di alberi più grandi. Come la nostra edera, anche la monstera non si comporta da pianta parassita succhiando la linfa, ma da pianta epifita, ossia, sfrutta semplicemente il supporto per cercare più in alto la luce.
Le radici aeree possono arrivare fino al livello del terreno, radicando ulteriormente.
Questa condizione la osserviamo anche con le piante in casa, quindi è di fondamentale importanza assicurare un supporto di crescita alla monstera e un vaso abbastanza grande da far spazio alle radici pendenti.
Foglie
Le monstera sono famose per loro grandi foglie di forma ovale, con una vistosa nervatura centrale e il margine palmato-pennato (ovvero una foglia non intera, ma suddivisa in più lobi a forma di ampio ventaglio). Questa è la forma delle foglie della monstera adulta, le quali possono arrivare anche a 1 m di diametro. Le foglie appena nate o quelle delle piante più giovani, invece, sono più piccole, cuoriformi, con il margine intero.
Il colore è verde scuro nelle foglie adulte, più chiaro e lucido in quelle giovani.
In generale, sono portate da un lungo e robusto picciolo, lungo dai 30 ai 90 cm, nascente ai nodi del fusto e che conferisce portamento pendente.
I buchi o fessure delle foglie
Altra peculiarità delle foglie di monstera adulta sono le fessure (o i buchi) che si formano sulla lamina. Delle vere e proprie finestre che la pianta sfrutta per il suo meccanismo di fotosintesi. Quando appaiono, vuol dire che la pianta è sana e si trova in un microclima perfetto. Inoltre queste ne aumentano il pregio ornamentale, per via dell’aspetto esotico e delle ombre che si creano con la luce che vi passa attraverso. In una coltivazione domestica, mediamente le foglie di monstera deliciosa iniziano a fessurarsi dopo 2 o 3 anni di vita.
Ma perché le foglie di monstera si fessurano?
In molti si sono chiesti perché le foglie di monstera si fessurano, qual è il meccanismo naturale di adattamento della pianta. La spiegazione più accettata tra i botanici è che la monstera deliciosa si fessuri per intercettare meglio la luce, spingendosi sempre più in alto sotto la vegetazione della foresta pluviale. La pianta crescendo allarga la superficie fogliare per intercettare quanta più luce possibile e allo stesso tempo si apre in finestre per far passare la luce alle foglie sottostanti.
Altri pensano che le fessure le servano per difendersi dal vento, in pratica fessurerebbero per non essere spezzate dall’aria.
Fiori e frutti
In natura la monstera deliciosa fiorisce con facilità e produce degli ottimi frutti. In una monstera coltivata in casa, però, difficilmente vedremo mai dei fiori.
Il fiore è un’ampia spata color bianco crema, lunga 20-30 cm, che a maturazione dà origine a un cono di forma verticale, commestibile solo a piena maturità, mentre è tossico da acerbo. Chi lo ha assaggiato riferisce di un sapore simile a quello dell’ananas e delle frutta esotica.
Quanto diventa grande una monstera?
Ovviamente la monstera deliciosa coltivata in appartamento non potrà mai raggiungere le dimensioni mostruose di una cresciuta nella foresta. Ad ogni modo, aggiungerà dimensioni comunque molto importanti.
Con i supporti adeguati e il giusto spazio una pianta in casa può tranquillamente superare i 2 m di altezza. Quindi, fate attenzione a dove deciderete di posizionarla.
Come coltivare la monstera deliciosa
La monstera deliciosa potrebbe sopravvivere all’aperto solo nelle zone più calde dell’Italia meridionale, magari lungo le coste più miti anche in inverno. Non sopporta infatti temperature che scendano sotto i 10 °C, giacché ha una resistenza al freddo piuttosto bassa. In casa trova dunque un range di temperatura ideale, mediamente tra i 18 e i 25 °C, al massimo intorno ai 30 in piena estate. In inverno, dunque, non la possiamo tenerla sul terrazzo o negli atri freddi degli appartamenti.
Luce
La luminosità è il fattore chiave per avere successo nella coltivazione della monstera deliciosa. La pianta ama esposizioni luminose, ma non la luce diretta del sole per molte ore al giorno. Pensate che vive nella foresta, ossia un ambiente luminoso, ma schermato dalle piante ad alto fusto.
Il consiglio è quello di posizionarla nei pressi di una finestra, possibilmente esposta ad est o sud-est. Per il sole diretto è meglio che la pianta riceva quello più tenue della mattina o del tardo pomeriggio. Una monstera troppo esposta al sole potrebbe manifestare insofferenza, seccando gli apici delle foglie.
Viceversa, quando la pianta riceve scarsa luminosità farà foglie più piccole e opache, le quali difficilmente si fessurano.
Umidità
Anche l’umidità è un altro aspetto importante da tenere in considerazione per coltivare la monstera in appartamento. Pensate all’ambiente umido della foresta in cui vegeta rigogliosa. In casa ovviamente l’umidità sarà più bassa e l’aria più secca. In inverno, tenete lontano la pianta da fonti di calore dirette, e usate i classici umidificatori in ceramica sui termosifoni.
Mix di terreno
La monstera deliciosa ha bisogno di un terreno ben drenante e di qualità, con un buon contenuto di sostanza organica. La cosa migliore è dunque preparare un mix, cercando di mantenere una struttura equilibrata, ricca, ma grossolana, evitando di usare un terriccio unico e tendente al compattamento.
Partendo da un buon terriccio per piante verdi (50%) aggiungere della corteccia (20%), dell’humus di lombrico (20%) (che trovate qui) e della sabbia per piante (10%).
Rinvaso
La monstera non è una pianta che ha bisogno di continui rinvasi, anche perché abbiamo spiegato che ha un apparato radicale aereo che sfrutta diversamente.
In media, la si può rinvasare ogni due anni, utilizzando di volta in volta un contenitore di poco più grande (con il mix di terriccio appena spiegato).
Per reggere il volume e il peso di una monstera adulta, si consiglia di utilizzare vasi in ceramica, più stabili, anche se più difficili da manovrare nel momento del rinvaso.
Supporto
Come detto, la monstera è una pianta rampicante, la quale raggiunge il suo massimo splendore crescendo in altezza. Occorre quindi predisporre un adeguato supporto nel vaso, utilizzando i classici coni cilindrici rivestiti in fibra di cocco. Il supporto può essere sfruttato per legare manualmente i fusti, ma anche per dare modo alle radici aree che si sviluppano ai nodi di avvinghiarsi in senso circolare. Senza supporto, si rischia che la pianta si sviluppi troppo in ampiezza, con le grandi foglie prostrate a terra.
Irrigazione
Tra le cure da dedicare alla monstera, l’irrigazione è il punto più critico. Non possiamo darvi una indicazione univoca o una cadenza d’acqua regolare. Bisogna valutare osservando la pianta e il terriccio. In generale, la Monstera deliciosa soffre più l’eccesso d’acqua che la carenza, quindi, meglio farle sentire la sete, che bagnarla a profusione. Per regolarsi, basta toccare la terra e dare acqua solo quando, affondando le dita, la sentiamo asciutta. Per fare degli esempi, in inverno la pianta rallenta la sua attività vegetativa e quindi consuma meno acqua. A questo, aggiungiamo le temperature meno alte, per cui potremmo innaffiare saltuariamente, ogni 15-20 giorni. In estate, invece, con nuove foglie che la pianta emette, temperature più alte e maggiore traspirazione fogliare, si potrebbe dare l’acqua 1-2 volte a settimana. Nella bagnatura aspettate che l’acqua esca dai fori del sottovaso, quindi poi svuotatelo per non creare ristagno idrico.
Problemi dovuti a bagnature eccessive
Esagerando con l’acqua la nostra monstera deliciosa rischia di patire problemi di marciume radicale, dovuti a funghi patogeni. Sintomi di un eccesso d’acqua sono imbrunimenti delle foglie, che appaiono altresì afflosciate.
Purtroppo quando si verificano questi problemi è quasi sempre tardi per intervenire e correggere. Per cui attenzione a non dare troppa acqua alla monstera.
Concimazione
La concimazione della monstera è importante per mantenere le foglie in salute e di un bel colore verde vivo. Si consiglia di usare concimi liquidi per piante verdi bio e di attenersi alle indicazioni riportate nell’etichetta del prodotto. In generale la pianta si concima più di frequente in primavera e in estate, quando è massima l’attività vegetativa.
Come moltiplicare la monstera deliciosa
La monstera deliciosa si moltiplica facilmente per talea. Per eseguire l’operazione occorre tagliare la parte finale di un fusto ben sviluppato, meglio se già provvisto di radici aeree. Da questa porzione apicale di pianta con foglie si possono ricavare tante talee quanti sono i nodi. Si effettua quindi un ulteriore taglio sotto il nodo e si mette a radicare in un vaso trasparente con dell’acqua. Nel giro di 1 o 2 settimane, dal punto di taglio inizieranno a spuntare nuove radici avventizie. Quando le nuove radici sono lunghe 3-5 cm possiamo trasferire la nostra talea in un piccolo vaso.
Come mantenere pulita la pianta
Nella monstera non ha tanto senso parlare di potatura, in quanto è una pianta che andrebbe fatta crescere libera. Per curarla serve più che altro tenerla pulita dalle foglie secche o danneggiate per qualche ragione.
In realtà, se secca una foglia non è un buon segno per la vostra monstera, poiché questo vuol dire che qualcuna delle condizioni colturali sopra illustrate non è stata rispettata.