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La Portulaca grandiflora, è una pianta appartenente alla famiglia delle Portulacaceae. È originaria dell’America meridionale, in particolare delle regioni tropicali e subtropicali del Brasile, dell’Argentina e dell’Uruguay. Questa specie è stretta parente della più famosa Portulaca oleracea, che cresce spontanea nel nostro paese. Attenzione però, a differenza della nostra classica portulaca, la Portulaca grandiflora non è commestibile in quanto velenosa. Per questo motivo è solo da considerarsi una splendida pianta ornamentale dai fiori vivaci.
In questo articolo, esploreremo i segreti per coltivare con successo la Portulaca grandiflora in giardino o in vaso. Forniremo informazioni su come selezionare il terreno ideale, la posizione migliore, le modalità di irrigazione e la cura generale di questa affascinante pianta. Se desiderate aggiungere un tocco di colore agli spazi esterni o interni, questa pianta è una scelta eccellente e, con le giuste istruzioni, la vostra coltivazione sarà un successo!
Com’è fatta la pianta di Portulaca grandiflora?
La Portulaca grandiflora è una pianta succulenta perenne a portamento strisciante o cespuglioso. È una pianta piccola, ma a crescita rapida, che di solito non supera i 30 cm di altezza. In coltivazione può avere ciclo annuale se non riesce a superare l’inverno. Ha foglie spesse e carnose, di forma cilindrica e assottigliate in punta, che possono variare dal colore verde al rossastro. Si trovano alternate sui rami o riunite in piccoli grappoli.
I fiori sono il vero punto di forza di questa pianta, con petali spessi e brillanti disponibili in una vasta gamma di colori, tra cui rosa, rosso, giallo, arancione e bianco. I fiori sono singoli e portati da lunghi steli eretti ramificati alla base. Il fiore della Portulaca grandiflora può essere di dimensioni variabili, ma in generale è grande (diametro di 3-4 cm) e appariscente. La fioritura avviene in primavera-estate, ed è molto apprezzata dalle api e altri insetti impollinatori per l’abbondante produzione di nettare.
Grazie alle sue caratteristiche decorative, questa pianta grassa è diventata popolare in molti paesi come pianta ornamentale, vediamo quindi dove e come coltivarla con successo.
I limiti climatici per la coltivazione in giardino o sul balcone
La Portulaca grandiflora è una pianta che ama il calore e tollera bene il clima siccitoso. Questo significa che la pianta può essere coltivata in giardino e in piena terra come pianta perenne solo in zone con inverno abbastanza mite. Sopravvive a temperature minime intorno agli 0 °C, ma può essere danneggiata o morire se le temperature scendono troppo al di sotto di questo limite.
In zone con inverni più freddi, la pianta può essere coltivata in piena terra come pianta annuale, poiché non resiste al gelo intenso. In queste zone, è comune coltivarla durante i mesi più caldi dell’anno, quando non c’è il rischio di gelate.
Se vivi in una regione con inverni freddi, potete anche provare a coltivare la Portulaca grandiflora in vaso sul balcone. In questo modo, si potranno spostare le piante all’interno durante l’inverno, oppure proteggerle agevolmente dal gelo, con coperture o in una piccola serra da balcone, in caso di temperature che scendono al di sotto dello zero termico.
In ogni caso è necessario posizionare la pianta in un punto soleggiato del giardino o del balcone.
Dove mettere la Portulaca grandiflora in casa?
La Portulaca grandiflora può essere anche coltivata in vaso all’interno delle abitazioni, ma con alcune accortezze da tenere a mente.
È fondamentale cercare di fornire alla pianta il massimo di luce possibile. Cercate di individuare una posizione che riceva almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno. Può essere utile collocarla vicino a una finestra rivolta a sud o a ovest, dove la luce solare è più intensa durante la giornata.
Tenendo conto di questo aspetto, potete provare a coltivare la Portulaca grandiflora in casa, ma tenete presente che la pianta si sviluppa al meglio all’aperto (con i limiti di temperatura visti sopra), dove può godere di un’abbondante luce solare naturale.
Qual è il terreno ideale per coltivare la Portulaca grandiflora?
La Portulaca grandiflora prospera agevolmente in terreni ben drenati e leggeri.
Il terreno deve avere un buon drenaggio per evitare il ristagno dell’acqua intorno alle radici. La pianta è sensibile all’eccesso di umidità e il ristagno dell’acqua può causare marciume radicale. Assicuratevi che il suolo terreno non sia pesante e argilloso, ma che sia in grado di lasciar scolare l’acqua facilmente. In tal senso un terreno poroso favorisce lo sviluppo delle radici e l’assorbimento dei nutrienti. Potete migliorare la porosità del terreno aggiungendo sabbia o perlite per favorire la circolazione dell’aria e il drenaggio.
La Portulaca grandiflora può tollerare terreni poveri di nutrienti, ma risponde bene a un terreno leggermente fertile. Potete quindi arricchire il terreno con compost maturo prima della semina o del trapianto per fornire una base di nutrienti per la crescita delle piante.
La pianta preferisce un pH leggermente acido o neutro, potete verificare il pH del suolo con un kit di test, e apportare eventuali correzioni se necessario.
Come moltiplicarla?
La Portulaca grandiflora può essere moltiplicata in diversi modi, ovvero semina, talea e divisione dei cespi.
La riproduzione tramite semi è il metodo più comune per propagare la Portulaca grandiflora. Potete raccogliere i semi dai frutti maturi della pianta o acquistarli presso un negozio di giardinaggio. La semina va fatta in primavera, seminando in un terreno ben drenato e leggero, premendo i semi leggermente nel terreno senza coprirli completamente. Mantenete il terreno umido, ma non zuppo, e i semi dovrebbero germogliare entro 1-2 settimane.
Potete moltiplicare le piante adulte anche con la tecnica della talea. Tagliate un segmento sano della pianta madre, di solito di circa 5-10 cm di lunghezza, e rimuovete le prime foglioline basali. Lasciate le talee asciugare per un paio di giorni per permettere la formazione di una cicatrice sulla base. Successivamente, piantate le talee in piccoli vasetti un terreno torboso, mantenendo il substrato appena umido. Le radici dovrebbero svilupparsi entro alcune settimane.
Se hai avete una Portulaca grandiflora matura con una vegetazione densa e che magari ha bisogno di rinvaso, potete dividerla per ottenere nuove piante. Scavate con attenzione intorno alla pianta o estraetela dal vaso, separando delicatamente i cespi. Assicuratevi che ogni divisione abbia abbastanza radici e parte del fogliame. Piantate le divisioni in vasi o direttamente nel terreno, mantenendo il terreno umido fino a quando le nuove piante si stabilizzano.
Quanta acqua dare alla Portulaca grandiflora?
La Portulaca grandiflora è una pianta succulenta che può tollerare la siccità e richiede un’irrigazione moderata.
Nella coltivazione in vaso, innaffiate la pianta solo quando il terreno è del tutto asciutto in superficie. Evitate di innaffiare eccessivamente, poiché l’eccesso di acqua può causare marciume radicale. La Portulaca grandiflora è più resistente alla siccità rispetto a molte altre piante, quindi è meglio aspettare che il terreno si asciughi completamente tra un’irrigazione e l’altra. Nella coltivazione in piena terra, in pratica non è necessario innaffiare la pianta. Intervenite solo dopo lunghi periodi di siccità estiva.
Ricordate che è meglio sottoporre la Portulaca grandiflora a una leggera carenza d’acqua piuttosto che innaffiarla eccessivamente.
Come potare la Portulaca grandiflora?
La Portulaca grandiflora non richiede potature regolari come molte altre piante da giardino. Questa pianta ha una crescita strisciante o cespugliosa e tende a espandersi naturalmente senza bisogno di essere potata per mantenere una forma specifica.
Tuttavia, puoi eseguire alcune potature se necessario, ad esempio per rimuovere parti danneggiate o secche o per controllare la dimensione della pianta. Se notate rami o foglie danneggiate, secche o malate, potete rimuoverle con una potatura pulita e precisa. Questo contribuirà a mantenere la pianta sana e a prevenire la diffusione di malattie.
Se la pianta diventa troppo grande o si espande oltre i limiti desiderati, potete effettuare una potatura leggera per controllarne la dimensione. Fatelo preferibilmente ad inizio primavera per minimizzare l’impatto sulla fioritura.
Assicuratevi di utilizzare attrezzi da potatura puliti e affilati per evitare la diffusione di malattie. È anche consigliabile osservare la pianta attentamente prima di eseguire una potatura e rimuovere solo ciò che è necessario. La Portulaca grandiflora tende a rispondere bene a una crescita libera e naturale, quindi cercate di limitare le potature solo alle situazioni necessarie.
Quali sono i parassiti a cui è soggetta la Portulaca grandiflora?
La Portulaca grandiflora è generalmente una pianta resistente e meno suscettibile agli attacchi dei parassiti. Tuttavia, ci sono alcuni parassiti comuni che possono infestarla, eccoli:
- afidi: sono piccoli insetti che si nutrono della linfa delle piante e possono causare ingiallimento delle foglie, arricciamento e deformità. Gli afidi possono essere controllati con l’uso di prodotti a base di sapone molle potassico o con l’uso di macerati naturali, come quello d’aglio;
- ragnetti rossi: gli acari comunemente conosciuti come ragnetti rossi sono minuscoli parassiti che si trovano sul lato inferiore delle foglie e succhiano la linfa. Possono causare ingiallimento delle foglie e formazione di fitte ragnatele. Il ragnetto rosso può essere controllato con nebulizzazioni d’acqua fresca che ne interrompono il ciclo vitale;
- lumache: chiocciole e le limacce sono molluschi che vanno ghiotti delle foglie della Portulaca grandiflora. Lasciano buchi e segni di morsi sulle foglie, mettendo a rischio le piante più giovani. Potete controllare le lumache con l’uso di barriere fisiche intorno alle piante, come i gusci d’uovo, i fondi di caffè o la cenere di legna.