La pianta delle monete (Pilea peperomioides) fa parte della famiglia delle Urticaceae. È originaria della Cina meridionale, ma è coltivata in tutto il mondo come pianta ornamentale. Oltre che come piante delle monete, queste piante sono anche conosciute con il nome di piante del missionario, e sono perfette per la coltivazione in appartamento, in quanto non richiedono molte cure e bastano pochi e semplici accorgimenti per farle crescere sane e rigogliose.
In questo articolo vediamo quali sono questi accorgimenti per coltivarle al meglio, e cerchiamo di capire le caratteristiche di questa bella pianta ornamentale.
Com’è fatta la pianta delle monete?
Pilea peperomioides è una pianta erbacea perenne che può raggiungere un’altezza di circa 30 cm e una larghezza di circa 60 cm. Le foglie sono rotonde e carnose e sono portate da lunghi e sottili steli. Gli steli si sviluppano a partire da un rizoma sotterraneo che rappresenta l’organo di riserva della pianta. A vederle, in equilibrio sugli steli come dischi volanti, le insolite foglie tonde (che ricordano le antiche monete cinesi) creano uno spettacolo accattivante, portando la pianta nella top list di molti collezionisti. La pianta delle monete produce piccoli fiori verdastri, con fioritura primaverile-estiva. Tuttavia, visto che viene coltivata all’interno delle case, i fiori non sempre compaiono.
Perchè la Pilea peperomioides è chiamata pianta del missionario?
Come accennato, la Pilea peperomioides è anche chiamata pianta del missionario per via della sua storia. La pianta è originaria della Cina e nel XX secolo è stata introdotta in Europa da un missionario norvegese di nome Agnar Espegren. Il missionario, che lavorava in Cina come insegnante, ha ricevuto un esemplare della pianta da una studentessa e l’ha portato in Norvegia. Da lì, la pianta si è diffusa in tutto il mondo grazie alla sua facile propagazione e alla bellezza delle sue foglie rotonde.
Dove mettere la pianta delle monete?
La Pilea peperomioides è una pianta adatta alla coltivazione in appartamento, ma ha bisogno di alcune condizioni ambientali specifiche per prosperare. Preferisce la luce indiretta e diffusa, quindi evitate di esporla direttamente alla luce solare diretta, specialmente nelle ore più calde della giornata. Potete collocarla vicino a una finestra, ma assicuratevi che non venga raggiunta dai raggi del sole. La temperatura ideale per coltivare la pianta delle monete è tra i 15 °C e i 24 °C e bisogna evitare di collocarla vicino a fonti di calore come radiatori o condizionatori. La pianta può anche essere coltivata all’aperto in giardino, ma solo nelle zone molto miti, dove in inverno le temperature non scendano sotto i 10 °C.
Ad ogni modo, preferisce un’umidità moderata, a differenza di altre piante da interno che vogliono un’elevata umidità ambientale. Seguendo queste semplici regole, la pianta del missionario può essere facilmente coltivata in appartamento.
Qual è il substrato ideale per coltivare la Pilea peperomioides?
Il substrato ideale per coltivare la pianta del missionario deve essere ben drenato e leggero, in modo da garantire una buona aerazione delle radici e prevenire il ristagno idrico.
Puoi preparare un substrato mescolando parti uguali di terriccio universale, torba e perlite, in modo da creare un terreno poroso e aerato. In alternativa, puoi acquistare un terriccio specifico per piante da interno già pronto.
Quando cambiare il vaso alla pilea?
La Pilea peperomioides mediamente ha bisogno di essere rinvasata ogni 1-2 anni, preferibilmente ad inizio primavera o in autunno, quando la pianta è in fase di riposo vegetativo.
Per capire se è arrivato il momento di effettuare il rinvaso osservate in primis le radici e se fuoriescono dal fondo del vaso. Altro segnale è il terreno troppo compresso che non è più in grado di trattenere l’acqua. Infine fate caso allo sviluppo delle foglie, se sono piccole e deboli vuol dire che lo spazio a disposizione della pianta è esaurito.
Quando rinvasi la pilea scegli un vaso leggermente più grande del precedente e usa un mix di terriccio nuovo e ben drenante.
Come moltiplicare la pianta delle monete?
La Pilea peperomioides può essere moltiplicata attraverso diverse tecniche, tra cui: la talea, la divisione dei cespi e i polloni.
Con la tecnica della occorre prelevare una porzione di stelo, lunga circa 8-10 cm, dalla pianta madre. Rimuovi le foglie dal terzo inferiore del fusto e inserisci la talea in un vaso con un terreno ben drenante e umido. Copri il vaso con un sacchetto di plastica trasparente per creare un ambiente umido e posiziona il tutto in un luogo luminoso, ma non esposto alla luce solare diretta. Dopo alcune settimane, la talea dovrebbe emettere radici e iniziare a crescere.
La divisione della pianta madre in due o più parti è ancora più semplice e si può fare nel momento del rinvaso. Rimuovi la pianta dal vaso e separa delicatamente il rizoma. Trapianta poi ogni porzione in un vaso separato con terreno fresco e ben drenante.
Infine, la pianta delle monete si propaga sfruttando i polloni che produce naturalmente alla base della pianta. Basta quindi estirpare i polloni dalla pianta madre e trapiantali in un nuovo vasetto.
Quanta acqua dare alla pilea?
La Pilea peperomioides gradisce un terreno umido, ma non troppo inzuppato. L’eccesso di acqua infatti può causare il marciume delle radici e danneggiare la pianta. Annaffia la pianta quando il terreno in superficie risulta asciutto al tatto infilando un dito nella terra fino a circa 3-4 cm di profondità. Evita quindi di innaffiare la pianta troppo frequentemente, poiché ha bisogno di asciugarsi un po’ tra un’irrigazione e l’altra. Utilizza sempre acqua a temperatura ambiente, lasciandola riposare per almeno un giorno prima di annaffiare, in modo da far depositare il cloro presente nell’acqua del rubinetto.
Questi consigli valgono per la stagione primaverile ed estiva, in autunno-inverno le bagnature saranno molto saltuarie.
Come concimare la pianta delle monete?
Per mantenere le foglie della pilea di un bel verde lucente e stimolare l’emissione di nuovi steli, occorre una periodica concimazione. Per fertilizzare la pianta utilizzate un concime liquido biologico per piante da interno, che andrà somministrato due volte al mese, dalla primavera all’estate, seguendo i dosaggi indicati dal produttore.
Come pulire le foglie della Pilea peperomioides?
Come detto la pianta delle monete ama un’umidità moderata, quindi sulle foglie non si effettuano delle nebulizzazioni. Per pulirle basta semplicemente passare un panno di cotone umido, evitate assolutamente i prodotti chimici.
Perché cadono le foglie della pianta del missionario?
La caduta delle foglie della Pilea peperomioides può essere causata da diversi fattori.
Il più comune è sicuramente l’eccesso d’acqua, se la pianta viene innaffiata troppo le foglie perdono turgore e iniziano a cadere. Anche un’esposizione alla luce eccessiva può far cadere le foglie, le quali prima ingialliscono. In tal senso anche un repentino cambio di ambiente può essere dannoso. Altro fattore di rischio sono le temperature, troppo basse o troppo alte.
Dunque, per evitare la caduta delle foglie della pianta delle monete è importante fornire alla pianta le condizioni ambientali ideali, come un’adeguata esposizione alla luce, una corretta gestione dell’irrigazione e una temperatura adeguata.
Quali sono le malattie a cui sono soggette le piante delle monete?
La pianta del missionario è generalmente abbastanza resistente e robusta, ma può essere soggetta ad alcune malattie. Il problema più diffuso è il marciume delle radici, causato da un eccesso di acqua o da un drenaggio insufficiente del terreno. Le radici della pianta marciscono e la pianta quasi sicuramente muore. Altro problema è quello della muffa grigia, una malattia fungina che provoca la comparsa di una peluria grigiastra sulle foglie.
Tuttavia queste malattie si evitano facilmente non eccedendo con l’irrigazione e fornendo un substrato di terriccio sano.
La Pilea peperomioides è tossica?
La Pilea peperomioides non è tossica per gli esseri umani o gli animali domestici, pertanto, la pianta è generalmente considerata sicura da tenere in casa.
Tuttavia, se la pianta viene ingerita in grandi quantità (ad esempio da un amico a quattro zampe), potrebbe causare lievi disturbi gastrointestinali come nausea, vomito o diarrea.