La fitolacca (Phytolacca americana) è una pianta appartenente alla famiglia delle Phytolaccaceae. Volgarmente è conosciuta con i nomi di uva turca e vite di Spagna. Il nome botanico Phytolacca deriva dal greco phytόn (φυτόν)= pianta e dall’indi lakh, un colorante estratto da un insetto, in riferimento proprio alle forti capacità tintorie delle sue bacche mature.
Si tratta di una pianta originaria del Nord America, da qui il nome della specie. Fu introdotta in Europa più che altro a scopo ornamentale ma ora è considerata una pianta neofita invasiva. Ha inoltre delle proprietà erboristiche, ma l’elevata tossicità di tutte le sue parti ne sconsigliano qualsiasi tipo di uso omeopatico. Altri tipi di usi riguardano le bacche e la possibilità di ottenere colori naturali da impiegare in falegnameria.
Per fare chiarezza, in quest’articolo vediamo tutto quello che c’è da sapere sulla Phytolacca americana.
Descrizione della pianta di fitolacca
La Phytolacca americana è una pianta geofita rizomatosa, ovvero dotata di un grosso rizoma sotterraneo, fusiforme, dal quale ogni anno la pianta si rigenera emettendo radici e fusti avventizi.
La parte aerea della fitolacca è erbacea e del tutto glabra. Il fusto, alto fino a 3 m, è semplice nella parte inferiore ma a una certa altezza si divide in due. Le prime due branche a loro volta si dividono in altre due e così via, dando alla pianta un aspetto arbustivo o ramificato.
Foglie
Le foglie della fitolacca sono alterne sui fusti e hanno un corto picciolo. Il lembo è di forma ovale-lanceolata, con la base e l’apice acuti. Il margine è intero, la pagina superiore è color verde-brillante, quella inferiore è verde-opaca, con le nervature preminenti spesso colorate di rosso. Verso la fine del ciclo vegetativo annuale, le foglie a diventare rosse.
Fiori
I fiori della Phytolacca americana sono molto caratteristici e ben riconoscibili. Sono inseriti su dei racemi lunghi 10-15 cm in posizione opposta alle foglie. Hanno un lungo peduncolo, 5-10 cm, il calice diviso in 5 sepali ovali di colore variabile dal bianco al verdastro. I petali mancano.
Il periodo di fioritura va da luglio a ottobre.
Frutti e semi
I frutti della fitolacca sono delle bacche carnose di colore rosso scuro, quasi nere a piena maturità. La superficie della bacca è marcata da 10 coste corrispondenti ai 10 semi contenuti all’interno.
Dove cresce la fitolacca
Come accennato, la Phytolacca americana è da considerarsi una pianta infestante, presente ormai ovunque sul territorio italiano, dal piano fino alla fascia montana inferiore.
Cresce in genere nei campi incolti, nei giardini, ai margini delle strade, lungo le rive dei torrenti, nei ruderi. Predilige suoli freschi e ricchi di humus, ma non è raro vederla spuntare tra piccole fessure in mezzo al cemento, quindi in ambiente urbano.
Proprietà e tossicità
I principi attivi contenuti nella fitolacca sono: saponine steroidiche, sali, amidi, gomme, sostanze coloranti (nelle bacche). Le sue proprietà sono quelle purgative, narcotiche, coloranti. Come detto però, si tratta di una pianta che presenta numerose controindicazioni, per cui non è innocua.
La fondamentale proprietà della radice è quella di stimolare il vomito, attività che la renderebbe utile, in caso di emergenza, come rimedio per espellere sostanze pericolose in caso d’ingestioni accidentali. A limitare però il suo uso è il concreto rischio di insorgenza di gravi problemi gastrointestinali in caso di sovradosaggio.
Un tempo, il succo estratto dalle bacche veniva impiegato come colorante alimentare, soprattutto nell’industria dolciaria e in enologia. Utilizzi oggi abbandonati per i problemi di tossicità residua anche nei sottoprodotti di estrazione industriale.
Per capire il rischio legato alla fitolacca basti pensare che alcuni componenti tossici possono attraversare la barriera cutanea e provocare dermatiti da contatto.
La fitolacca come colore naturale
La fitolacca viene usata tuttora per le proprietà tintorie delle bacche mature e molto succose. Pestandole, infatti, è facile ottenere il succo che, mescolato a un fissativo, stabilizza la tinta. Il colore che si ottiene è molto intenso, un particolare rosso cupo, che può essere usato in pittura, ma anche nella colorazione del legno, utilizzandolo ad esempio come mordente.
Nel maneggiare le bacche di fitolacca, per il rischio sopra citato di dermatiti da contatto, è opportuno utilizzare sempre guanti protettivi in lattice. Tenete conto che anche qualora non vi fossero problemi noti di sensibilità, la tinta si lava via dalle dita con molta difficoltà.