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Il crespino è una pianta spontanea che produce piccole bacche commestibili.
E’ considerata pianta officinale poiché ricca di proprietà benefiche. Per questo motivo, infatti, viene utilizzato in fitoterapia sin dall’antichità.
Sul nostro territorio lo si trova in moltissime regioni, anche se non in tutte.
Grazie alle sue caratteristiche e robuste spine viene anche coltivato e usato per formare delle impenetrabili siepi e consolidare terreni aspri. E’ una pianta molto rustica e resiste bene anche nelle condizioni più difficili.
Conosciamo quindi meglio le sue caratteristiche, le proprietà officinali e i possibili usi della pianta e della bacca.
Come riconoscere il crespino
Il crespino comune, nome scientifico Berberis vulgaris, è un piccolo arbusto della famiglia delle Berberidaceae.
- In altezza non raggiunge grandi dimensioni, in media sta tra 1 e 3 m.
- E’ una specie arbustiva caducifoglia (che perde le foglie in inverno) e latifoglia (dalle grandi foglie).
- Presenta ramificazioni erette e arcuate, con striature longitudinali e provviste di forti spine a 3 denti. I rami giovani sono marroncini, mentre la corteccia dei rami più anziani è grigiastra, con la tendenza a sfogliarsi.
- Le foglie del crispino sono riunite in fascetti posti all’ascella delle spine e sono lunghe fino a 6 cm. Hanno un breve picciolo, sono ricurve all’apice, dentate, con bordi spinosi, di colore verde scuro nella pagina superiore, più chiare in quella inferiore.
- I fiori sono ermafroditi, di colore giallo e forma sferica, disposti a grappoli pendenti.
- I frutti, invece, sono delle tipiche bacche di color rosso-corallo, belle a vedersi, dotate di peduncolo, forma allungata e ovoidale. Nell’aspetto ricordano un po’ le bacche di goji, di corniolo o del frutto miracoloso. Al loro interno contengono dai 2 ai 5 semi, racchiusi in un involucro rigido di colore marrone. La maturazione avviene in estate, ma il loro sapore all’inizio è molto acidulo. Si preferisce coglierle in autunno, quando iniziano ad appassire e addolcirsi.
Dove trovare il crespino: habitat e diffusione
Essendo una specie molto rustica, il crespino cresce bene in zone montane, in ambienti rupestri e rocciosi, nei pendii, nelle radure dei boschi, nei pascoli in abbandono.
Lo si trova spesso lungo l’arco alpino, mentre è più sporadico nelle altre regioni. E’ del tutto assente in Calabria, Sicilia e Sardegna.
Tra le sue caratteristiche evidenziamo che è soggetto a “ruggine”. In particolare è un ospite intermedio della ruggine del grano, una malattia fungina che colpisce i cereali. Per questo, nelle zone dove vengono coltivati grano e affini è stato del tutto estirpato. Sulla pianta del crespino la ruggine non provoca particolari danni, se non quello estetico.
Le proprietà del crespino
Il crespino comune è una pianta commestibile, ricca di proprietà in tutte le sue parti, per questo è a tutti gli effetti una specie officinale.
- Ha proprietà sedative, anti-batteriche, anti-piretiche, ipotensive, antinfiammatorie, antiemorragiche.
- E’ molto efficace contro alcuni agenti patogeni e ha azione stimolante su organi quali fegato, milza e utero.
- Viene usato come emostatico nelle emorragie uterine. Riesce a favorire il deflusso della bile. Ha un’ottima azione febbrifuga.
- Addirittura nelle febbri malariche è un coadiuvante e potenziatore dell’attività del chinino.
- Le foglie e la corteccia risolvono i problemi di stitichezza, inappetenza e per i disturbi delle vie urinarie.
Tutta la pianta contiene un alcaloide giallo, ossia la berberina.
Gli altri importanti composti presenti sono: ossicodone, palmatina, bervulcina, berbamina, columbamina, jatrorrizina, coptisina e berbamina.
Gli utilizzi della pianta
Sono molti gli utilizzi del crespino, oltre all’ambito fito-terapico.
- Dalla corteccia e dalle radici si può estrarre un prezioso pigmento giallo, che veniva impiegato nella colorazione della lana e del cuoio.
- Il legname è molto apprezzato dai tornitori, poiché resiste bene alle fessurazioni.
- Le bacche di crispino sono molto usate in cucina. Il loro gusto è abbastanza amaro, poiché sono ricche di acido malico. Hanno inoltre vitamina C, glucosio e levulosio.
- Tal quali non si consumano fresche, ma essiccate.
- I frutti si usano per la preparazione di sciroppi, confetture, gelati, bibite, gelatine e coloranti per pasticceria.
- Come i capperi si possono preparare in salamoia.
- I semi sono un’ottima spezia.
- I germogli fogliari, giovani e freschi, si mangiano in insalata o cotti. Hanno sapore acidulo per la presenza di ossalato di potassio.
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