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La potatura del giuggiolo è un’operazione necessaria per mantenere le piante adulte in salute e favorire la produzione di frutti. Se eseguita correttamente, può aiutare a prevenire malattie, sopprimere l’eccessivo sviluppo dei rami e migliorare la qualità frutti. La potatura deve essere effettuata a inizio primavera, quando la pianta è ancora in riposo vegetativo. Per iniziare, è necessario rimuovere tutti i rami morti, danneggiati o malati. È importante tagliare i rami con un movimento netto e deciso per evitare che restino sulla pianta e causino infezioni. Inoltre, è importante intervenire sulla chioma per mantenere la forma desiderata. Tagliate le punte dei rami più lunghi per favorire lo sviluppo degli altri. È inoltre indispensabile tenere sotto controllo la crescita dei polloni. Seguendo queste semplici indicazioni, potrete godervi i frutti di un giuggiolo bello e sano.
Ma vediamo le differenze tra la potatura di un giuggiolo giovane e uno adulto, e tra la potatura di formazione e quella di produzione.
Come fare la potatura di un giuggiolo giovane?
L’albero di giuggiolo fa parte della nostra tradizione contadina ed è per questo molto amato. È un albero longevo, dalla crescita lenta, ma costante. I primi interventi di potatura che si fanno sull’albero sono quindi quella della formazione, subito dopo la messa a dimora. In questa fase è importante lasciare un fusto unico, libero da germogli nella parte bassa, in modo che possa svilupparsi dritto e con un tronco forte. Sulla parte alta del fusto andranno lasciati 3 o 4 rami, che diventeranno poi le branche principali dell’albero. Fatti questi interventi si deve lasciare la pianta crescere liberamente. La fase di allevamento è infatti molto lunga, prima di raccogliere i primi frutti dovranno trascorrere almeno 5-7 anni. Durante questa fase i tagli si limiteranno ad eliminare eventuali rami secchi o danneggiati dal maltempo, oppure quelli che crescono mal posizionati sulla chioma.
Come potare un giuggiolo adulto?
Discorso diverso va fatto per la potatura di un albero di giuggiole adulto, ovvero che ha già iniziato a produrre frutti. Per prima cosa è fondamentale contenere i polloni che crescono intorno all’albero e che nascono dalle radici. In tal senso alcuni considerano il giuggiolo una pianta infestante. Se non venissero rimossi i polloni, l’albero di giuggiolo si trasformerebbe in un arbusto disordinato. La rimozione dei polloni si può fare con un taglio a filo del terreno e deve essere ripetuta costantemente nel tempo. I polloni, se tolti insieme alla terra, possono essere usati per fare nuove piante.
Tolti i polloni s’interviene sulla chioma. Per potare un giuggiolo in modo corretto, è importante tagliare i rami secchi, che tolgono energie alla piante e sono forieri di malattie. Messa in ordine la pianta eliminando il secco, si può poi intervenire tagliando le ramificazioni che eventualmente crescano troppo verso l’interno della pianta, quelle che si sovrappongono o che sfiorano altri rami.Ciò aiuterà la pianta a mantenere una forma compatta, ben arieggiata e con la luce in grado d’irradiare foglie e frutti. Altri particolari interventi non sono necessari.
Quando potare il giuggiolo?
La potatura del giuggiolo va fatta quando ancora la pianta è in riposo vegetativo, ovvero ad inizio primavera, quando il rischio di gelate tardive è ormai alle spalle. Nelle zone più miti si può potare anche in tardo autunno, quando l’albero ha perso le foglie. Di solito si preferisce l’inizio della primavera per evitare che i tagli vengano raggiunti dal freddo.
Quanto vive un giuggiolo?
Il giuggiolo (Ziziphus jujuba) è una specie di albero che può vivere fino a circa 200 anni. La durata della vita di un giuggiolo dipende da diversi fattori, come le condizioni climatiche, le cure fornite e la potatura. Una buona manutenzione può aumentare significativamente l’aspettativa di vita della pianta. La potatura è un’operazione importante per garantire la salute del giuggiolo, ma è meglio iniziare, con la formazione, quando la pianta è ancora giovane. Potandolo in modo corretto diminuirà il periodo di tempo di attesa per gustare le prime giuggiole.
Quando perde le foglie il giuggiolo?
Il giuggiolo è un albero che perde le foglie ogni anno durante la stagione autunnale. A metà settembre, le foglie cominciano a diventare gialle e cadono lentamente fino a quando l’albero non è completamente spoglio. Per mantenere una forma attraente di giuggiolo, si consiglia di potarlo in primavera.
In che periodo il giuggiolo produce le giuggiole?
Per ottenere una buona produzione di giuggiole, la potatura del giuggiolo deve rispettare le regole dette sopra. In questo modo, l’albero sarà in grado di produrre un maggior numero di giuggiole l’anno successivo. Tagliare le ramificazioni in eccesso aiuta infatti a ridurre la competizione per l’acqua e i nutrienti tra i fusti e favorisce la crescita delle gemme a fiore, che si trasformeranno poi in frutti. Il periodo di produzione delle giuggiole dipende però anche dalla specie. In genere, le specie più comuni producono i loro frutti tra agosto e ottobre, anche se alcune varietà possono cominciare a produrre frutti già da giugno.
Potatura giuggiolo: approfondimenti
- Nozioni di base sull’addestramento e la potatura della giuggiola (in inglese) – New Mexico State University
- Effetto dell’intensità della potatura sull’umidità del suolo e sull’efficienza dell’uso dell’acqua nelle piantagioni di giuggiolo (Ziziphus jujube Mill.) nella regione collinare dell’altopiano del Loess, Cina – Shanshan Jin, Tuke Wang, Xi Wang, Yonghong Bai, Leigang Shi – Diario di terra arida – Springer Natura Svizzera AG. Parte di Springer Natura.