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La cardiaca (Leonorus cardiaca) è una pianta appartenente alla grande famiglia delle Lamiaceae. È dunque parente stretta di specie officinali più note quali: rosmarino, lavanda, salvia, timo, issopo, melissa e nepetella. L’interesse per questa pianta è dovuto all’azione benefica che esercita nei confronti del nostro organo più importante, ossia il cuore. Molto utilizzata nella medicina popolare, ancora oggi trova impiego nella pratica erboristica.
Conosciamola quindi meglio e vediamo come riconoscerla e quali usi ha.
Origine e diffusione geografica della cardiaca
La cardiaca è originaria dell’Asia, dove le sue virtù benefiche erano note da tempo. Fu poi importata in Europa nel Medioevo per essere coltivata a scopi medicinali. La sua diffusione spontanea, a oggi interessa gran parte dell’Europa continentale, meno la fascia mediterranea. Ad esempio, in Italia la troviamo solo al Centro e al Nord. Vegeta preferibilmente nei luoghi incolti, tra i ruderi, più sporadicamente viene coltivata.
Significato del nome Leonorus cardiaca
La denominazione scientifica Leonorus cardiaca deriva in questo modo dal Greco. Leonorus dai termini lewn= leone e oura=coda, quindi coda del leone, a sottolineare la somiglianza dei fiori della pianta con il ciuffo finale della coda del felino.
Il termine Cardiaca, invece, deriva dalla parola kardia=cuore, in chiaro riferimento alle sue proprietà positive sull’apparato cardiaco.
Descrizione della pianta di cardiaca
La cardiaca è una pianta erbacea perenne, dotata di un corto rizoma da cui sorgono i fusti, alti 1-1,50 m. I fusti sono eretti, con corte ramificazioni nella parte bassa, a sezione quadrangolare e ricoperti da numerosi peli.
Foglie
Le foglie della cardiaca sono tutte picciolate, opposte su fusti e rami secondari, di colore verde nella pagina superiore, biancastro in quella inferiore.
Sui fusti abbiamo le foglie basali, più grandi, cuoriformi e con bordi irregolarmente dentato-lobati; quelle superiori, palmatosette, divise in 3-7 lobi e con profonde incisioni acute; e le foglie della sommità dei fusti, che sono più piccole e semplici, con il margine quasi intero.
In generale, la superficie è quasi glabra, ma molto rugosa.
Fiori
I fiori sono inseriti in numero di 10-30 all’ascella delle foglie superiori. Ogni fiore ha alla sua base una bratteola sottile. Il calice ha 5 denti sottili che diventano spinescenti nella pianta secca. La corolla, di colore rosa, è divisa alla fauce in due labbri di cui il superiore è intero e peloso, mentre l’inferiore è diviso in 3 lobi, con il mediano più grande degli altri due.
Frutti
Il frutto è formato da 4 acheni prismatici, con l’apice tronco, racchiusi nel fondo del calice.
Raccolta della cardiaca
Della cardiaca viene usata in erboristeria la parte aerea della pianta. Questa va raccolta in piena fioritura, in giugno o luglio, prima della formazione degli acheni. Si taglia la pianta a 10-20 cm da terra, si monda dalle foglie secche e si formano dei mazzi non molto serrati.
Conservazione
L’essicazione dei mazzetti va fatta possibilmente in un locale riscaldato, non al sole diretto però, in quanto l’irradiazione solare rischia di degradare i principi attivi della pianta. Una volta asciutta, li si conserva in sacchetti di carta e al riparo dalla luce.
Principi attivi e proprietà della cardiaca
I principi attivi contenuti nella cardiaca sono: la sostanza amara leonurina, glucosidi, saponine, olio essenziale, tracce di alcaloidi betanici (stachidrina), flavonoidi (genkwanina), tannini.
Alla pianta sono attribuite molte proprietà, tra cui quelle sedative cardiache e nervose, ipotensive.
Indicazioni
I principi attivi della cardiaca agiscono sul sistema cardiovascolare determinando vasodilatazione, abbassamento della pressione, diminuzione della frequenza dei battiti cardiaci. Contribuisce inoltre a sedare l’eccitazione nervosa che consegue, ad esempio, ad un superlavoro della tiroide, a turbe del climaterio e a stati ansiosi. In passato se ne è fatto uso nelle crisi epilettiche.
I moderni ricercatori concordano con queste proprietà ereditate dalla medicina popolare, ma indicano, tuttavia, che infusi e tinture hanno un’attività lieve. Proprio per questo, sono validi per ottenere, senza particolari effetti collaterali, una blanda azione sedativa generale.
In erboristeria si trovano in vendita le foglie secche e la tintura alcolica. L’infuso in casa si prepara con 2 g di sostanza secca in 100 ml d’acqua, da assumere possibilmente caldo, pena la caduta dei principi attivi con il raffreddamento.
Controindicazioni
La cardiaca è controindicata in gravidanza, per possibili interferenze della leonurina sul miometrio. Chi assume farmaci cardiaci può utilizzarla solo sotto controllo medico, specie se l’uso è prolungato.