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Tra le molte minacce che possono danneggiare le colture, i topi e le arvicole si rivelano spesso una vera e propria piaga. Fortunatamente, esistono diverse strategie che possono essere adottate per proteggere l’orto da questi piccoli roditori senza ricorrere a veleni. Quest’articolo fornirà una guida pratica su come proteggere le colture in modo naturale ed efficace. Esamineremo soluzioni pratiche che possono essere adottate per respingere sia il topo che l’arvicola senza danneggiare l’ecosistema circostante.
Tenete presente che, proteggere l’orto da questi animaletti senza utilizzare veleni non solo garantisce una coltivazione sana e sostenibile, ma contribuisce anche alla conservazione della biodiversità locale. Cosa fondamentale per preservare al meglio non solo l’ambiente circostante, ma anche la salute del proprio orto.
Quali sono le specie di topi e arvicole più comuni?
Sia i topi che le arvicole, sono animali appartenenti alla classe Mammalia, ordine Rodentia. Nello specifico, i topi fanno parte della famiglia Muridae, sottofamiglia Murinae. Mentre le arvicole afferiscono alla famiglia Cricetidae, sottofamiglia Arvicolinae.
Nel nostro paese le specie di topi più comuni sono:
- topo comune (Mus musculus);
- topo selvatico (Rattus rattus);
- topo delle case (Mus domesticus).
Tra le arvicole invece abbiamo:
- arvicola dei campi (Microtus arvalis);
- arvicola delle acque (Arvicola amphibius).
È importante notare che la presenza di questi roditori può variare da regione a regione e anche tra le diverse specie.
C’è differenza tra roditori e talpe?
Spesso si confondono i roditori sopra menzionati con le talpe, in realtà c’è una differenza marcata, anche in termini di dannosità.
A livello morfologico i roditori hanno un corpo snello, orecchie grandi, occhi visibili e una coda lunga e sottile. Le talpe, d’altra parte, hanno un corpo più compatto, occhi molto piccoli o nascosti, orecchie poco visibili e arti anteriori forti e adattati per scavare.
Topi e arvicole sono onnivori e possono nutrirsi di una vasta gamma di alimenti, compresi cereali, semi, frutta e verdura. Le talpe, invece, sono carnivore e insettivore e si nutrono principalmente di insetti, larve e vermi che trovano nel terreno. I roditori tendono a preferire gli ambienti domestici, le fattorie, le strutture umane e le aree urbane. Si adattano bene agli ambienti antropizzati. Le talpe, invece, sono tipicamente creature sotterranee e vivono in sistemi di tunnel complessi nel terreno.
In termini di dannosità quindi, le talpe sono da considerarsi poco o per nulla dannose rispetto ai topi e arvicole quando si parla di coltivazioni agricole. La presenza di talpe nel terreno può creare problemi estetici (con le tipiche montagnette) e raramente danneggiare la struttura delle radici delle piante. Le talpe sono però anche da considerarsi utili in quanto contribuiscono a migliorare la qualità del suolo attraverso il loro scavo e l’aerazione del terreno e la pulizia degli insetti dannosi che praticano.
Cosa mangiano e quali danni fanno topi e arvicole nell’orto?
Topi e arvicole possono causare una serie di danni alle coltivazioni agricole, inclusi gli ortaggi. Per prima cosa si nutrono delle radici delle piante, compromettendo la loro capacità di assorbire nutrienti e acqua dal terreno. Ciò può causare l’appassimento, il rallentamento della crescita e persino la morte delle piante. Le piante di ortaggi più soggette a questo tipo di danni possono variare, ma alcune delle colture più comuni che possono essere attaccate a livello radicale includono: carote, patate, barbabietole, cavoli, cipolle, insalate. Questi roditori possono danneggiare anche i frutti maturi e i semi delle piante. Si nutrono direttamente di prodotti come: pomodori, zucche, melanzane, mais, piselli e altri ortaggi, riducendo la resa delle colture.
Le arvicole altresì, costruiscono complicati sistemi di tunnel sotterranei che possono indebolire le radici delle piante e causare instabilità nel terreno. Anche i topi possono scavare nel terreno e disturbare le piantine appena germogliate o trapiantate. Questo può provocare il danneggiamento o la morte delle giovani piante.
Infine topi e arvicole possono essere portatori di malattie e parassiti che possono infettare le piante e comprometterne la salute.
Quali sono i repellenti naturali per proteggere l’orto da topi e arvicole?
Ci sono diversi repellenti naturali che possono aiutare a tenere lontani topi e arvicole dall’orto.
Innanzitutto i topi e le arvicole non gradiscono il gusto pungente del peperoncino piccante. Potete spargere del peperoncino in polvere intorno alle aree vulnerabili dell’orto o fare un macerato per creare una soluzione spray e spruzzarlo sulle piante o lungo i confini dell’orto.
Un altro repellente naturale è l’aglio, il suo odore pungente è in infatti in grado di tenere lontani i roditori. Potete schiacciare alcuni spicchi d’aglio e distribuirli intorno all’orto o fare un decotto o macerato con acqua da applicare direttamente sulle piante, con l’ulteriore e quindi duplice funzione di antiparassitario naturale.
Ottimo è pure l’olio essenziale di menta piperita, il cui forte e pungente aroma scoraggiare fortemente topi e arvicole. Potete inumidire dei cotton fioc con olio di menta piperita e posizionarli strategicamente intorno all’orto o lungo i percorsi di accesso dei roditori.
I roditori sono sensibili all’odore umano. Potete raccogliere scarti di capelli e posizionarli in piccoli sacchetti di cotone o nylon. Successivamente, potete distribuirli intorno all’orto o appenderli vicino alle aree vulnerabili.
Infine l’alloro, noto per la sua capacità di tenere lontani i roditori. Si possono utilizzare foglie di alloro essiccate e distribuirle nelle aree interessate dalla presenza di topi e arvicole.
È importante ricordare che l’efficacia dei repellenti naturali può variare a seconda delle circostanze e delle specie di roditori presenti. È possibile che sia necessario sperimentare diverse soluzioni per trovare quella più efficace per il proprio orto. Inoltre, è sempre una buona idea combinare l’uso di repellenti con altre misure preventive, vediamole.
Come proteggere l’orto dai roditori con i dissuasori a ultrasuoni?
I dissuasori ad ultrasuoni possono essere utilizzati come parte di un approccio integrato per tenere lontani i topi e le arvicole, ma la loro efficacia può variare. Alcuni roditori potrebbero essere sensibili ai suoni ad alta frequenza emessi dai dissuasori ad ultrasuoni, mentre altri potrebbero abituarsi ai suoni nel tempo. Pertanto, potrebbe essere necessario sperimentare per determinare se i dissuasori ad ultrasuoni funzionano nel vostro specifico ambiente.
È possibile realizzare dissuasori ad ultrasuoni artigianali utilizzando materiali di recupero o componenti elettronici disponibili in commercio. Ad esempio potete riempire alcune bottiglie di plastica vuote con piccoli sassi o monetine e chiuderle ermeticamente. Posizionate queste bottiglie lungo i confini dell’orto in modo che, quando il vento soffia, producano rumori fastidiosi che spaventano i roditori.
Se siete abili con l’elettronica, potreste provare a costruire un dissuasore ad ultrasuoni artigianale. Ciò potrebbe richiedere l’utilizzo di un trasduttore ad ultrasuoni e un circuito elettronico per generare e amplificare il suono ad alta frequenza. Tenete presente che questa opzione richiede una conoscenza avanzata di elettronica e potrebbe non essere adatta per tutti. È altresì importante seguire le istruzioni fornite dal produttore dei componenti elettronici per garantirne un uso corretto e sicuro.
Esistono anche dissuasori ad ultrasuoni professionali disponibili sul mercato. Questi dispositivi sono progettati specificamente per respingere i roditori e sono generalmente più potenti e affidabili rispetto ai modelli artigianali. Potete acquistarli presso negozi specializzati, qui ne trovate una selezione.
Per l’utilizzo pratico nell’orto, installate i dissuasori ad ultrasuoni in punti strategici, come lungo i confini dell’orto stesso o vicino alle aree vulnerabili. Potete anche posizionarli vicino ai percorsi di accesso di topi e arvicole.
Montate i dissuasori ad ultrasuoni a un’altezza appropriata, circa 30-50 cm dal suolo.
Assicuratevi che le apparecchiature abbiano un angolo di copertura adeguato per raggiungere le aree in cui i roditori potrebbero avvicinarsi all’orto.
Verificate periodicamente lo stato dei dissuasori ad ultrasuoni e sostituite le batterie se necessario. Alcuni modelli potrebbero avere anche impostazioni di frequenza regolabile, quindi potete sperimentare con diverse frequenze per migliorarne l’efficacia.
Come proteggere l’orto da topi e arvicole con una rete di recinzione?
Tra i sistemi più efficaci per proteggere l’orto da topi e arvicole c’è la creazione di un’apposita rete di recinzione. Per farla occorre seguire alcuni passaggi.
Per prima cosa acquista una rete metallica a maglia stretta che sia resistente e durevole. È consigliabile utilizzare una maglia con un’apertura massima di circa 1,5 centimetri (altezza almeno 1 m) per impedire ai roditori di passare attraverso di essa. Inoltre, procuratevi dei paletti di supporto resistenti, come pali di legno o aste metalliche, che saranno utilizzati per sostenere la recinzione.
Valutate le dimensioni dell’orto e determinate la quantità di materiale necessaria per coprire l’area. Misurate con attenzione la lunghezza del perimetro dell’orto per assicurarvi di acquistare in ferramenta o on-line la giusta quantità di recinzione.
Una volta acquistato il materiale iniziate scavando buche per i paletti di supporto lungo i confini dell’orto. Le buche dovrebbero avere una profondità di almeno 30 centimetri per garantire che i roditori non possano scavare sotto la recinzione. Posizionate i paletti nelle buche e compattate bene il terreno intorno a essi per mantenerli saldi e stabili.
A questo punto fissate la rete metallica ai paletti di supporto utilizzando filo metallico o fascette in plastica resistente. Assicuratevi che la recinzione sia tesa e ben attaccata ai paletti in modo che non vi siano spazi o fessure attraverso cui topi e arvicole possano passare.
Per prevenire gli scavi dei roditori, interrate la recinzione nel terreno. Scavate una trincea di almeno 30 centimetri di profondità lungo il perimetro dell’orto, vicino alla base della recinzione. Poi, piegate la parte inferiore della recinzione verso l’interno della trincea e copritela con terra, compattandola bene per evitare che i roditori possano passarci sotto.
Infine, assicuratevi che la recinzione sia saldamente fissata ai paletti e che sia ben interrata. Effettuate regolari controlli per rilevare eventuali danni o aree di accesso potenziale dei roditori e in caso riparatele tempestivamente.
Una buona recinzione sarà in grado di proteggere il vostro orto non solo dai roditori, ma anche da altri animali selvatici come istrici, caprioli e cinghiali.
Come proteggere l’orto dai roditori con i gatti?
I gatti sono considerati nemici naturali dei topi e delle arvicole e possono contribuire a controllarne la popolazione nell’orto. Tenerli nell’orto come misura di controllo dei roditori può essere una buona soluzione, ma ci sono alcune considerazioni da fare. Non tutti i gatti infatti sono bravi cacciatori o mostrano interesse nell’inseguire e catturare topi e arvicole. Alcuni gatti domestici potrebbero essere meno inclini a cacciare o potrebbero preferire altre attività. Assicurati che il gatto sia un cacciatore attivo e abbia dimostrato capacità di caccia in passato.
Se decidete di utilizzare i gatti come forma di controllo dei roditori nell’orto, dovrete prendervene cura fornendo loro un ambiente sicuro. Assicuratevi che abbiano accesso a cibo, acqua e riparo adeguati. Inoltre, prendetevi cura della salute e del benessere del gatto fornendo regolari cure veterinarie.
È importante notare che un singolo gatto può non essere in grado di tenere sotto controllo l’intera popolazione di topi e arvicole nell’orto. Se l’infestazione di roditori è significativa, potrebbe essere necessario combinare l’uso dei gatti con altre misure di controllo, come le recinzioni o le trappole.
Come eliminare topi e arvicole dall’orto con le trappole?
In casi di alta presenza di topi e arvicole, l’installazione di trappole meccaniche può essere un’opzione efficace per controllare la popolazione di roditori nell’orto. Le trappole meccaniche sono sicure ed ecologiche, poiché non utilizzano esche avvelenate.
Ecco alcuni esempi di trappole meccaniche per topi che sono considerate efficaci:
- trappole a scatto tradizionali: queste trappole sono progettate per catturare il topo vivo. Sono costituite da una base, un gancio a scatto e una leva sensibile alla pressione. Quando il topo si avvicina alla trappola e tocca la leva, scatta il gancio e imprigiona il roditore. È importante verificare le trappole regolarmente e rilasciare i topi lontano dall’orto in un’area sicura per l’animale e l’ambiente;
- trappole ad arco o a nido di rondine: questa tipologia di trappole funziona intrappolando il roditore all’interno di un’apertura a forma di nido di rondine o arco. Quando il topo o l’arvicola entra nella trappola per raggiungere l’esca, l’apertura si chiude improvvisamente, intrappolando il roditore all’interno. Queste trappole vengono utilizzate anche per catturare più roditori contemporaneamente;
- trappole multi-cattura: queste trappole sono progettate per catturare più roditori senza dover reimpostare la trappola ogni volta. Solitamente presentano un design a tunnel con più ingressi, permettendo a topi e arvicole di entrare, ma non di uscire. Una volta catturati, i roditori possono essere rilasciati lontano dall’orto.
Assicuratevi di posizionare le trappole in punti strategici lungo i percorsi dei roditori o vicino alle aree in cui si notano segni di attività. Utilizzate esche appetibili come burro di arachidi, formaggio o semi di girasole per attirare gli animali verso le trappole.
Ricordate che, se decidete di utilizzare trappole meccaniche, è importante controllarle regolarmente per evitare che gli animali rimangano intrappolati per un periodo di tempo prolungato. Mantenete anche la massima cautela per la vostra sicurezza e maneggiate le trappole seguendo le istruzioni del produttore. Qui trovate una selezione di trappole per topi per le diverse esigenze.
Perché non bisogna usare esche avvelenate in un orto biologico?
Nell’orto biologico, l’obiettivo è coltivare piante e produrre cibo in modo naturale, senza l’uso di sostanze chimiche sintetiche. L’uso di esche avvelenate per controllare i roditori va contro i principi dell’agricoltura biologica per diversi motivi.
L’uso di esche avvelenate può comportare rischi per la salute umana. Se i roditori avvelenati muoiono nell’orto e i loro corpi vengono consumati da animali, le sostanze chimiche tossiche possono entrare nella catena alimentare, causando potenziali danni alla salute.
Le esche avvelenate non sono selettive e possono colpire anche specie non bersaglio. Altri animali, come uccelli, insetti utili e mammiferi, possono ingerire accidentalmente le esche avvelenate o cacciare i roditori avvelenati, mettendo a rischio la loro sopravvivenza.
L’agricoltura biologica mira a mantenere un equilibrio ecologico e a preservare la biodiversità. L’uso di esche avvelenate può danneggiare l’ecosistema circostante, uccidendo non solo i roditori, ma anche altri organismi utili che svolgono un ruolo nella gestione delle infestazioni di parassiti.
I roditori fanno parte dell’ecosistema e svolgono un ruolo importante nell’ambiente. La loro presenza può attrarre predatori naturali, come rapaci e serpenti, che aiutano a controllare la popolazione dei roditori in modo naturale. L’uso di esche avvelenate può interrompere questo equilibrio naturale.
Per queste ragioni, nell’agricoltura biologica si preferiscono approcci ecocompatibili per il controllo dei roditori, come l’uso di repellenti, dissuasori, trappole meccaniche o l’introduzione di predatori naturali. Questi metodi sono più in linea con i principi dell’orto biologico e permettono di mantenere un ambiente sano e sostenibile.