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Lo scarabeo rinoceronte (Oryctes nasicornis) è un insetto dell’ordine dei Coleotteri, famiglia degli Scarabei, sottofamiglia dei Dinastini. È molto comune nel nostro Paese e di certo non passa inosservato, per via del suo aspetto da piccolo guerriero in miniatura. Chi non lo conosce crede, erroneamente, che le sue larve siano dannose per le colture. In realtà, è da considerarsi del tutto innocuo, in quanto le larve sono detrivore e non si nutrono di parti di piante vive.
Descriviamo quindi lo scarabeo rinoceronte adulto, le larve, il ciclo di vita e il suo habitat.
Lo scarabeo rinoceronte adulto
L’Oryctes nasicornis è uno dei coleotteri più grandi tra quelli che vivono in Italia. La sua lunghezza media è compresa tra i 20 e i 40 mm, ma alcuni esemplari possono superare i 45. La specie presenta un elevato dimorfismo sessuale, con marcate differenze tra femmine e maschi. Nel capo del maschio è presente un’inconfondibile protuberanza ricurva, una sorta di corno, da cui l’associazione con il rinoceronte.
Nelle femmine il corno è solo accennato, quindi è facile distinguere il sesso dell’insetto.
Elitre
Come in tutti i coleotteri, anche nello scarabeo rinoceronte il primo paio di ali è sclerificato e indurito, a formare una sorta di corazza coriacea. Queste ali modificate prendono il nome di “elitre” e coprono, proteggendole, il secondo paio di ali, più sottili e membranose, le quali servono all’insetto per il volo.
Questa particolare struttura rende molto difficile e pesante vibrarsi in aria, per cui il coleottero appare goffo nei movimenti. In compenso, la cuticola lucida e coriacea, lo protegge a terra da eventuali predatori.
Il colore delle parti superiori è generalmente bruno scuro-rossiccio, tendente al nerastro negli esemplari più vecchi. La parte inferiore è rossiccia e ricoperta da una rada peluria.
Larve
Le larve dello scarabeo rinoceronte sono molto grosse, a maturità possono arrivare fino a 10 cm di lunghezza. Hanno la forma di una C ingrossata nella parte posteriore. Il colore è bianco ma il capo è bruno. Le mandibole sono ben sviluppate e corneificate. La parte ventrale dell’ultimo segmento porta corte spine.
Le larve di scarabeo rinoceronte somigliano molto alle larve del maggiolino (Melolontha melolontha), ma a differenza di quest’ultime sono detrivore, vale a dire che si nutrono di detriti legnosi e residui organici e non attaccano le radici delle piante sane.
Uova
Le uova sono piuttosto grandi, di forma ovale e colore bianco. Sembrano delle uova di gallina in miniatura.
L’habitat dell’Oryctes nasicornis
Lo scarabeo rinoceronte possiamo trovarlo in tutte le regioni italiane. Lo si incontro soprattutto in ambienti boschivi e in zone fresche e umide. Si può incontrare uno scarabeo rinoceronte anche in campagna, specie se ci sono tronchi di alberi in disfacimento nelle vicinanze. L’insetto è crepuscolare e allo stesso tempo molto attratto dalla luce, quindi possiamo osservarlo di sera volare goffamente intorno ai lampioni, facendo molto rumore per via della sua stazza.
Cosa mangia lo scarabeo rinoceronte
L’insetto si sviluppa e si nutre a spese del legno morto degli alberi e del fogliame, contribuendo alla creazione dell’humus nel terreno.
Una particolarità è che solo le larve si alimentano. Lo scarabeo rinoceronte adulto non ha un apparato masticatore efficiente e quindi digiuna, riuscendo a sopravvivere grazie alle riserve accumulate dalle larve.
Ciclo di vita
Lo scarabeo rinoceronte ha un ciclo di vita molto lungo, variabile a seconda dell’ambiente, ma che può svolgersi anche nell’arco di 3 anni.
Il volo degli adulti va dalla primavera all’estate. L’accoppiamento avviene a terra o, a volte, a qualche cm di profondità. Le uova vengono deposte nel legno marcio o tra i detriti organici.
Gli stadi di sviluppo
Le larve si schiudono dopo un paio di settimane di incubazione e attraversano 3 lunghi stadi di sviluppo. Dopo aver passato il primo inverno in uno stato quiescente, la larva passa tutta la bella stagione a nutrirsi e a crescere. Il secondo inverno viene passato allo stato letargico e nella primavera successiva la larva si trasforma in pupa. In questo stato passa tutta la primavera, per trasformarsi in adulto alla fine dell’estate. Tuttavia, l’adulto non emerge subito, ma resta in stato quiescente all’interno della pupa fino alla terza primavera, ossia il momento del volo. La vita dell’adulto una volta uscito dall’involucro pupale dura poche settimane, per il problema dell’alimentazione. Giusto il tempo per trovare un partner nelle sere d’estate e riprendere il ciclo.
Proteggere lo scarabeo rinoceronte
Questa specie di coleottero è sempre più rara, minacciata dalla presenza dell’uomo. La deforestazione, le attività forestali con tempi di vita breve degli alberi e l’utilizzo di pesticidi, rendono l’ambiente inospitale per lo scarabeo rinoceronte, il quale avrebbe bisogno di un habitat il più incontaminato possibile. Come tutti gli insetti autoctoni, svolge un importante ruolo nell’equilibrio dell’ecosistema, con la sua funzione detrivora, in grado di trasformare il legno in disfacimento in sostanza organica. È bene, quindi, quando lo incontriamo, evitare di ucciderlo e, anzi, proteggerlo.
Infine, lo scarabeo rinoceronte non è un insetto pericoloso, ma si segnalano casi di eruzioni cutanee in seguito alla sua uccisione per schiacciamento. Insomma, una ragione in più per evitare di fare del male a questo innocuo scarabeo.
1 commento
Grazie per questo ottimo articolo: preciso , scientifico senza esagerare, completo ed approfondito. Complimenti.