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La vite americana (Parthenocissus quinquefolia) è una pianta originaria del Nord America della famiglia delle Vitaceae. Nei paesi anglofoni è conosciuta come Virginia creeper. Si trova naturalmente nei boschi decidui e lungo i corsi d’acqua. Oggi, la vite americana è coltivata in molte parti del mondo come pianta ornamentale rampicante. In Europa, la vite americana è stata introdotta nel XIX secolo e oggi è comune in molte zone, soprattutto nei paesi dell’Europa centrale e settentrionale. La vite americana viene coltivata per la sua bellezza ornamentale. La pianta è molto decorativa, con foglie verde scuro e grandi che diventano rosse o arancioni in autunno. La pianta inoltre produce grappoli di piccoli fiori bianchi in primavera e piccole bacche nerastri in autunno.
La vite americana è perfetta come pianta rampicante per coprire muri, per fare un pergolato, per creare recinzioni e realizzare altri supporti. Può anche diventare infestante, per cui va coltivata nel modo giusto, vediamo come.
Caratteristiche botaniche della vite americana
La vite americana è una pianta rampicante per eccellenza. La sua particolarità è quella di essere in grado di arrampicarsi e attaccarsi letteralmente su pareti e recinzioni, grazie a delle piccole ventose, le quali crescono all’apice dei robusti viticci che la pianta emette sui suoi lunghissimi tralci.
La pianta presenta un fusto legnoso e robusto principale, che può allungarsi fino a 20 m. dal fusto dipartono i tralci, che durante la stagione vegetativa raggiungono lunghezze considerevoli, diramandosi e attecchendo molto facilmente.
Le radici sono robuste e si allungano facilmente sottoterra. Se un tralcio resta a contatto con il terreno umido, sviluppa a sua volta delle radici avventizie.
Foglie
Le foglie sono lobate, composte da cinque lobi e di colore verde scuro. Durante l’autunno assumono un colore rosso-arancione, dando un tocco di colore alla pianta e un effetto scenografico nel giardino. In tardo autunno cadono creando un vero e proprio tappeto. Questa la differenzia dall’edera, che è invece una sempreverde.
La forma delle foglie è un tratto distintivo della vite americana, che la distingue da specie simili. Ad esempio si fa molta confusione con la vite canadese (Ampelopsis glandulosa var. brevipedunculata), che ha un portamento simile, ma foglie trilobate.
Fiori e frutti
I suoi fiori sono piccoli e di colore verde-giallastro, riuniti in infiorescenze a grappolo. Non sono particolarmente decorativi, ma si distinguono per essere molto profumati durante la fioritura primaverile.
I frutti sono piccole bacche sul nero-violastro, contenenti piccoli semini. I frutti sono commestibili, ma molto aspri e indigesti per il consumo umano, li mangiano più che altro gli uccelli disperdendone i semi.
Come coltivare la vite americana
La vite americana è una pianta molto resistente, in grado di adattarsi a diversi tipi di terreno e clima. Essendo caducifoglia non ha problemi di resistenza al freddo, ma allo stesso tempo vegeta bene anche in regioni calde e in condizioni siccitose. Si può coltivare in pieno sole o in ombra parziale. È una pianta rustica, adatta sia per giardini privati che per grandi spazi pubblici. La vite americana può essere utilizzata in diversi modi, come ad esempio per coprire muri, pergolati, recinzioni, o per creare una sorta di “tappezzeria verde”. Un’intera facciata di una casa può essere ricoperta nel giro di qualche anno dai suoi tralci, perciò fate molta attenzione a dove la posizionate.
Come piantare la vite americana
La vite americana può essere coltivata in diversi tipi di terreno, ma l’ideale sono quelli ricchi di humus e ben drenati. La giovane vite può essere piantata in primavera o in autunno, in una buca delle dimensioni delle radici della pianta. Per preparare al meglio il terreno si può mescolare del concime organico, come dell’humus di lombrico. Tenete conto che la Parthenocissus quinquefolia cresce in fretta e occupa molto spazio, per cui ne basta un solo esemplare se volete coprire un muro. Discorso diverso per una recinzione, in questo caso potreste piantarla ogni 10 m.
Come si riproduce la vite americana
Moltiplicare una piante di vite americana è molto semplice con la tecnica della talea. Basta prelevare una porzione di tralcio ben lignificato, di circa 30 cm, e metterlo dentro un vaso con un mix di torba e perlite espansa. Questa operazione si può fare in primavera o a fine estate. La vite americana in vaso va poi trapiantare in piena terra la primavera successiva.
Come s’irriga la vite americana
La vite americana è una pianta molto rustica, che ha bisogno di una buona irrigazione solo nel primo anno dopo il trapianto. Quando l’apparato radicale si sarà espanso non ci sarà più necessità di dare acqua.
Come potare la vite americana
La potatura della vite americana è differente se la pianta è giovane o già sviluppata. Nei primi anni si dovrà cercare di far irrobustire il tronco principale, pulendolo da parte dei tralci. Quando la pianta è adulta e poderosa la potatura è di contenimento. I tralci possono infatti arrivare in punti indesiderati e perciò vanno tagliati il più possibile vicino al punto di intersezione su un ramo legnoso. La pianta non risente assolutamente dei tagli anzi, ricaccia continuamente. Il periodo migliore per potare è a fine autunno, dopo la caduta delle foglie. Si può potare anche durante la stagione estiva, in quel caso poi non dovrete raccogliere le foglie, ad esempio da una superficie di cemento. Per potare correttamente i lunghi tralci l’attrezzo migliore è una forbice da potatura ben affilata.
Perché la vite americana può diventare infestante?
In molti considerano la pianta di vite americana infestante e si sono pentiti di averla piantata in giardino. Obiettivamente può sfuggire facilmente al controllo e causare qualche fastidio. Ad esempio potrebbe insinuarsi nelle crepe dei muri o del pavimento, e da li partire con nuove radici. In pratica, lasciata libera di crescere può arrivare ovunque. Se ci sono alberi da frutto nelle vicinanze potrebbe usarli come supporto vivo e creare problemi alla fotosintesi della malcapitata pianta ospite. Il consiglio che diamo è quindi quello di valutare bene dove posizionare la vite americana e di curarla attentamente con la potatura.
Cosa fare delle foglie?
La vite americana produce molta vegetazione che in tardo autunno finisce al suolo. Se la pianta ha intorno a sé del terreno il fogliame si può lasciare a terra, in quanto decomponendosi arricchirà la terra di sostanza organica. Se la pianta invece perde le sue foglie su una pavimentazione, queste si possono raccogliere e usare nel compost. È infatti un materiale organico ricco, che si trasforma in breve tempo in ottimo concime.
Parassiti e malattie
La vite americana è una pianta molto resistente e generalmente non è soggetta a molti problemi di parassiti. Tuttavia, alcuni parassiti comuni che possono attaccare la vite americana includono: afidi, ragnetto rosso e cocciniglia. Nei nostri approfondimento potrete scoprire come difendere le piante in maniera biologica.
Tra le malattie la più rischiosa è il marciume radicale, che può verificarsi i primi anni di vita a causa di un fungo che attacca le radici. Il problema si manifesta con un ingiallimento delle foglie e una scarsa crescita. Può essere prevenuta evitando di innaffiare troppo la pianta e migliorando il drenaggio del suolo.
Altro potenziale problema di origine fungina è l’oidio, che si manifesta con la comparsa di macchie bianche su foglie e fusti. La pianta può perdere vigore e le foglie possono seccare e cadere. Si può combattere con trattamenti con prodotti specifici a base di zolfo.
Approfondimenti sulla Parthenocissus quinquefolia
- Costituenti chimici della Parthenocissus quinquefolia (in inglese) – Pubmed – National Library of Medicine
- Parthenocissus quinquefolia Virginia Creeper – Environmental Horticulture Department, UF/IFAS Extension. Original publication date October 1999. Reviewed February 2014.
- Germination biology of Parthenocissus quinquefolia (L.) Planch. (Vitaceae) – ReserchGate
- Studi sulla biosintesi e sul metabolismo dell’acido L-ascorbico in Parthenocissus quinquefolia L. (Vitaceae) – Department of Botany, Catholic University of Nijmegen, Toernooiveld, 6525 ED Nijmegen The Netherlands – Institute of Biological Chemistry, Washington State University