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Il basilico greco (Ocimum minimum) è una specie di basilico dal profumo intenso e dal sapore unico che lo rende un’aggiunta eccezionale in cucina. Con le sue foglie piccole e delicate, questa pianta affascinante è sempre più popolare tra gli appassionati. Coltivare il basilico greco nell’orto o in vaso è un’attività accessibile a tutti, che offre numerosi vantaggi. Non solo potrete godervi il suo aroma fresco in piatti come insalate, salse, pesto e molto altro, ma potrete usufruire anche delle sue note proprietà benefiche per la salute.
In quest’articolo, esploreremo i passi fondamentali per coltivare con successo questa specie di basilico, sia che abbiate un ampio orto o solo un piccolo spazio sul balcone. Scoprirete i segreti per ottenere piante rigogliose, come curarle nel modo giusto e come sfruttarne al meglio le qualità.
Quali sono le caratteristiche botaniche del basilico greco?
L’Ocimum minimum appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, stretto parente del classico basilico (O. basilicum). Nonostante il nome il basilico greco non ha necessariamente origini specifiche in Grecia, ma in generale dell’Europa meridionale.
È una pianta erbacea annuale che raggiunge un’altezza media di 20-30 cm. Ha un aspetto molto simile ad altre varietà di basilico, ma presenta alcune caratteristiche botaniche specifiche. Le foglie infatti, sono piccolissime e ovali, con un colore verde intenso. Sono opache e leggermente pelose al tatto. Le foglie emettono un profumo intenso e distintivo quando sono sfregate o schiacciate.
La pianta produce fiori a forma di spiga, di solito di colore bianco o viola pallido. Questi fiori sono raggruppati in grappoli terminali e possono attirare api e altri insetti impollinatori.
Il basilico greco ha un sistema radicale poco profondo e si sviluppa in modo compatto, quasi a cespuglio, rendendolo adatto alla coltivazione sia in vaso che in giardino.
Una delle caratteristiche più interessanti di questa pianta è il suo sapore e aroma unici. Le foglie hanno un gusto pungente, leggermente speziato e leggermente amaro, che li differenzia dagli altri tipi di basilico.
In che terreno si coltiva?
Il basilico greco prospera meglio in un terreno fertile, ben drenato e leggero.
Il substrato di coltivazione dovrebbe essere soffice e friabile, con una buona struttura che permetta alle radici di espandersi facilmente. Evitate terreni argillosi pesanti che tendono a trattenere l’acqua in eccesso.
Assicuratevi che il terreno abbia un buon drenaggio per evitare il ristagno dell’acqua intorno alle radici. L’acqua in eccesso può causare marciume delle radici e danneggiare la pianta.
La pianta preferisce terreno con un pH neutro o leggermente alcalino, compreso tra 6,0 e 7,5.
Il terreno dovrebbe essere ricco di sostanza organica. Prima della semina o del trapianto, è utile incorporare al suolo letame maturo o compost per migliorare la fertilità.
Dove mettere il basilico greco?
Il basilico greco ama la luce solare diretta e prospera meglio in aree che ricevono almeno 6-8 ore di sole al giorno. Assicuratevi di posizionare le piantine nell’orto o il vaso in una zona ben illuminata.
Quando e come si semina il basilico greco?
Il basilico greco può essere seminato in diversi periodi dell’anno, a seconda delle condizioni climatiche.
Se il clima della vostra zona è abbastanza caldo, con temperature notturne stabili intorno ai 15-20°C, potete seminarlo direttamente in terra all’inizio della primavera, quando il rischio di gelate è passato. Assicuratevi che il terreno sia sufficientemente riscaldato per promuovere la germinazione dei semi.
Se il clima è ancora freddo o se preferite avviare le piante all’interno prima di trapiantarle, potete seminare il basilico greco in vasi o semenzai a circa 6-8 settimane prima della data prevista per il trapianto all’aperto. Utilizzate un terriccio di buona qualità e posizionate i semi a una profondità di circa 0,5-1 centimetro.
Qui trovate un’ampia selezione di semi.
Quando e come si pianta il basilico greco?
Il basilico greco può essere piantato all’aperto, nell’orto o in vaso, dopo che il pericolo di gelate è passato e le temperature sono costantemente sopra i 15°C. Solitamente, questo avviene nella primavera inoltrata o all’inizio dell’estate, a seconda della vostra regione e delle condizioni climatiche stagionali.
Quando si pianta il basilico greco, è importante tenere in considerazione la distanza tra le piantine per consentire loro di crescere in modo sano e avere abbastanza spazio per svilupparsi. Generalmente, si consiglia di mantenere una distanza di circa 20-30 cm tra una pianta e l’altra. Questa distanza permette alle piante di avere abbastanza spazio per le radici, riducendo il rischio di competizione per i nutrienti e l’acqua. Inoltre, una buona spaziatura facilita anche la circolazione dell’aria intorno alle piante, riducendo il rischio di malattie fungine.
Se lo coltivate in vasi o contenitori, potete piantare una piantina per ogni vaso di dimensioni adeguate, con un diametro di almeno 15-20 centimetri. In questo modo, ogni pianta avrà abbastanza spazio per crescere e svilupparsi in modo ottimale.
Come irrigare una pianta di basilico greco?
L’irrigazione corretta è fondamentale per una buona crescita e salute delle piante di basilico greco.
Controllate regolarmente l’umidità del terreno infilando un dito nel terreno fino a circa 2-3 cm di profondità. Se il terreno è asciutto a questa profondità, è il momento di irrigare.
La pianta preferisce un terreno umido, ma non eccessivamente inzuppato. Evitate di lasciare il terreno completamente asciutto o di saturarlo con troppa acqua. L’obiettivo è mantenere il terreno umido, ma non acquitrinoso.
L’irrigazione a goccia o l’uso di un innaffiatoio con beccuccio sottile permette di fornire acqua direttamente alla base delle piante di senza bagnare le foglie. Questo aiuta a prevenire malattie fungine e mantenere le foglie asciutte. Evitate di irrigare le piante nelle ore più calde della giornata, preferendo il mattino presto o la sera. L’irrigazione durante queste fasce orarie consente alla pianta di assorbire l’acqua in modo più efficiente e riduce l’evaporazione.
Quali sono le malattie e i parassiti del basilico greco?
In generale il basilico greco è una pianta rustica e resistente a parassiti e malattie. Tuttavia bisogna prestare attenzione ad alcuni potenziali problemi che possono insorgere.
Per quanto riguarda le malattie attenzione alla peronospora del basilico, malattia di origine crittogamica che si verifica in cattive condizioni di coltivazione, ad esempio in terreni pesanti irrigati in eccesso. Questa fitopatologia provoca l’annerimento delle foglie e un veloce deperimento della pianta. Per prevenirla occorre rispettare le condizioni colturali che vi abbiamo illustrato, specie riguardo all’irrigazione e alla giusta distanza tra le piante.
Tra i parassiti, attenzione alla presenza di cicaline che si notano con l’insorgenza di piccoli e diffusi puntini bianchi sulle foglie. Per eliminarle dal basilico greco consigliamo di far ricorso a prodotti a base di olio di neem o tea tree oil.
Come si raccoglie?
La raccolta del basilico greco può essere fatta man mano che la pianta cresce e produce foglie mature. Generalmente, si consiglia di aspettare che la pianta abbia almeno 15-20 cm di altezza prima di iniziare a raccogliere le foglie. In questo modo, si permette alla pianta di svilupparsi abbastanza prima di iniziare la raccolta. Selezionate le foglie più grandi e mature della pianta per la raccolta. Queste foglie saranno più saporite e aromatiche. Evitate di raccogliere tutte le foglie da una sola pianta in una sola volta, ma prelevate solo una parte delle foglie, lasciando le più giovani per consentire alla pianta di continuare a crescere.
Per raccogliere, utilizzate una forbice da giardino o semplicemente pizzicate le foglie con le dita vicino alla base del loro stelo. Assicuratevi di non danneggiare la pianta principale o il suo fusto durante il processo di raccolta.
Il basilico greco risponde bene alla raccolta regolare delle foglie. Questo incoraggerà la pianta a produrre nuove foglie e a ramificarsi ulteriormente.
Come si conservano le foglie?
Esistono diverse tecniche di conservazione delle foglie di basilico greco per prolungarne la durata e preservarne il sapore e l’aroma.
Una delle tecniche più semplici e efficaci è congelarlo. Si possono congelare sia le foglie intere che tritate. Lavate accuratamente le foglie e asciugatele delicatamente con un canovaccio. Successivamente, mettetele in un sacchetto per alimenti o in un contenitore ermetico e posizionatelo nel congelatore. Quando avete bisogno di utilizzare il basilico congelato, estraetene la quantità desiderata e aggiungetela direttamente alle vostre preparazioni.
Un’altra tecnica di conservazione comune è l’essiccazione. Dopo la raccolta lavate e asciugate bene le foglie, quindi riunitele in mazzetti e appendetele a testa in giù in un luogo fresco, buio e ben ventilato. Lasciatele asciugare completamente fino a quando sono fragili al tatto. Una volta essiccate, potete sbriciolarle o conservarle intere in un contenitore ermetico. Questo metodo può richiedere diversi giorni per completarsi.
Un modo delizioso per conservare il basilico greco è preparare un pesto.
Come si usa il basilico greco?
Le foglie di basilico greco sono molto versatili e possono essere utilizzate in diversi modi in cucina per arricchire i piatti con il loro caratteristico aroma e sapore.
Per prima cosa le foglie possono essere aggiunte fresche direttamente ai piatti per arricchirli di aroma e sapore. Ad esempio tritate finemente e sparse sulla pizza, le insalate, le zuppe, i piatti di pasta o sui sandwich per un tocco di freschezza.
Le foglie di basilico greco possono essere altresì utilizzate per preparare una semplice salsa al basilico. Frullate le foglie insieme a olio d’oliva, aglio, sale e formaggio (se desiderato) fino a ottenere una salsa omogenea. Questa salsa può essere utilizzata fresca come condimento per insalate, carni, pesce o verdure.
Il basilico greco si impiega anche per preparare una tisana rinfrescante e aromatica. Aggiungete alcune foglie essiccate in acqua bollente e lasciatele in infusione per alcuni minuti. Potete dolcificare con un po’ di miele e gustare questa tisana calda o fredda.