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La mantide religiosa (Mantis religiosa) è un insetto appartenente alla famiglia Mantidea. È presente in tutta l’Europa meridionale, soprattutto nelle regioni più calde, ed è famosa per il suo aspetto quasi “sacro”. Non si tratta di un animale pericoloso per l’uomo, giacché i suoi morsi non iniettano veleno, ma è un’abile predatrice, e va a caccia di piccoli insetti di cui si nutre. La modalità del suo accoppiamento desta molta curiosità, per la particolare cruenza del rituale (è infatti solita uccidere il maschio durante l’amplesso).
Conosciamo quindi meglio questo straordinario insetto dal grande interesse naturalistico e capiamo in che modo può essere utile per il nostro orto.
Da dove deriva il nome “mantide religiosa”?
Il nome mantide religiosa deriva dal greco mantis=”profeta” o “indovino”, e fa riferimento alla singolare conformazione delle zampe anteriori dell’insetto che evocano una persona in preghiera. Da qui sono nate numerose superstizione legate alla sua figura, che viene vista come portatrice di pace interiore profonda, nonché simbolo delle pratiche di meditazione. In realtà, però, queste lunghe zampe vengono usate dalla mantide in tutt’altro modo, ovvero come strumenti per stringere in una morsa letale le sue vittime.
Descrizione della mantide religiosa
Le mantidi hanno un aspetto slanciato. Gli esemplari femminili misurano circa 7 cm di lunghezza, mentre i maschi sono più piccoli di qualche cm e, dunque, hanno dimensioni nel complesso nettamente inferiori.
Le mantidi europee sono verdi o brune, con diverse sfumature di colore. Caratteristico è il capo, di piccole dimensioni e molto mobile, con occhi pronunciati e sottili antenne filiformi.
Il corpo
Il protorace è stretto e molto allungato, mentre il resto del corpo s’ingrossa progressivamente verso la parte caudale. Le ali anteriori sono sclerificate, mentre le posteriori sono membranose e in posizione di riposo si ripiegano a ventaglio.
Le ali sono usate soprattutto a scopi difensivi. In caso di attacco la mantide le apre e le fa vibrare velocemente. La vibrazione emette un sibilo, un forte fruscio che scoraggia i nemici. Inoltre, con le ali aperte, la Mantis religiosa appare decisamente più grande.
Le zampe
Le zampe anteriori sono la caratteristica peculiare della mantide religiosa. Sono di tipo raptatorio, munite di spine e terminanti con un’unghia piuttosto lunga. Si serrano a mo’ di pinza durante la caccia, mentre nella fase di riposo conferiscono alla mantide un atteggiamento di preghiera. Nella parte interna delle zampe sono presenti due macchie nere, molto somiglianti a degli occhi. Queste macchie, mostrate ai predatori, hanno l’obiettivo di scoraggiarli.
Le ooteche
La mantide religiosa depone le proprie uova formando delle ooteche. Queste sono costituite da lamelle di una sostanza vischiosa che indurisce rapidamente, facendo loro assumere una consistenza pergamenacea. Le ooteche vengono letteralmente cementate in vari supporti (rami, muri, sassi, tronchi di piante, ecc). Attenzione a quando le notate, non vanno assolutamente distrutte, in quanto custodiscono le uova. Ogni ooteche contiene 60-70 uova.
Ciclo biologico
Le mantidi religiose svernano allo stadio di uovo nelle ooteche. Le neanidi nascono nel mese di maggio e diventano adulte in agosto. L’insetto rimane in attività fino al mese di novembre, periodo in cui si accoppiano.
L’accoppiamento della mantide religiosa
Il rituale d’accoppiamento della mantide religiosa è tra gli eventi più cruenti a cui si possa assistere in natura. Il fenomeno è detto cannibalismo post-nuziale. In pratica, la femmina, dopo l’accoppiamento divora il maschio per ricavarne proteine e produrre in tempi brevi le uova e le ooteche. L’uxoricidio avviene spesso durante l’atto sessuale, con la femmina che divora il capo del maschio mentre questo prosegue con la sua attività copulativa. In questo caso il “pasto” si conclude a rapporto terminato.
In esemplari in cattività, quindi ben nutriti, è stato osservato che le femmine di mantide religiosa sono più inclini a risparmiare i maschi.
Utilità nell’orto della mantide religiosa
La mantide religiosa ha una dieta piuttosto variegata. Si nutre più che altro di insetti, anche se non mancano piccoli rettili o anfibi. È un’abile cacciatrice, si nasconde tra l’erba nell’attesa di afferrare con le zampe le sue prede, compiendo uno scatto repentino.
Il suo regime alimentare spiega la sua utilità nell’orto. Mangia ad esempio lepidotteri come cavolaia, tuta absoluta, nottua del pomodoro, ma anche cimici, locuste, mosche, limacce, vespe, ecc.
Certamente non è in grado di contenere una grande infestazione di parassiti, ad esempio un’invasione di cimici asiatiche o marroni (molto complessa da tenere sotto controllo), ma, per quanto possibile, dà il suo contributo nella lotta ai fitofagi.