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Il macaone (Papilio machaon) è un insetto molto comune nel nostro Paese. Si tratta di un Lepidottero la cui farfalla adulta ha degli splendidi e inconfondibili colori ed è, inoltre, tra le più grandi presenti in Italia. Il bruco è altrettanto appariscente, si nutre di coltivazioni d’interesse orticolo, ma, muovendosi in maniera piuttosto solitaria, non arreca danni significativi alle piante. Fa parte del patrimonio della nostra fauna entomologica, per cui è bene saperlo riconoscere e rispettarlo.
In quest’articolo vediamo quali sono le caratteristiche è le abitudini di questo splendido insetto.
Identificazione del Papilio machaon
Il Papilio machaon appartiene all’ordine dei Lepidotteri, famiglia Papilionidae. Il nome deriva dal greco antico Macháōn, un personaggio della mitologia greca e pretendente di Elena di Troia, morto nella famosa guerra. Fu Carl Nilsson Linnaeus, padre della moderna classificazione scientifica, ad attribuirgli questo nome.
Descrizione della farfalla macaone
La farfalla adulta di macaone ha un’apertura alare di ben 8 cm, con gli esemplari femmina più grandi dei maschi. Il colore di fondo è il giallo chiaro. Le ali anteriori hanno macchie (disegni) bruno-nerastri, con una fascia esterna trasversale di colore bluastro, che interessa anche le ali posteriori. Queste, presentano anche un’evidente macchia a forma di occhio (ocellata) di color rosso-arancio. La parte superiore del corpo è ricoperta di una sottile peluria nerastra.
Descrizione del bruco macaone
Il bruco del macaone appena nato è di colore nero con spine sul dorso, tubercoli rossi e una fascia trasversale posta a metà del corpo. Crescendo, subisce 4 mute, fino a diventare di colore verde acceso (che a volte sembra azzurrino), con strette bande trasversali nere che si alternano e sono interrotte da tacche rosse. La dimensione finale arriva a circa 5 cm di lunghezza.
Ciclo di vita
Il macaone compie generalmente 3 generazioni in un anno. I primi voli degli adulti avvengono in aprile-maggio e terminano in autunno inoltrato. L’accoppiamento avviene dalla primavera all’estate, con ovideposizione direttamente sulla pianta ospite.
Larve
Le uova sono di colore giallo-arancio, nerastre a fine ciclo (che dura 8-10 giorni) e vengono mangiate dalle larve appena nate, grazie all’apparato masticatorio già presente. Da grandi, le larve vivono in maniera isolata sulle foglie delle pianti ospite, delle quali si nutrono.
Poco prima d’incrisalidarsi si nutrono in abbondanza ed espellono grandi quantità di feci.
Al momento dell’impupamento, il macaone smette di mangiare e va in cerca di un appiglio sicuro sulla pianta per trasformarsi da bruco in crisalide. Quando trova il punto migliore, il bruco vi si lega, costruendo una cintura di filamenti sericei. Una volta fissato, il bruco riduce le sue dimensioni e si trasforma in crisalide nel giro di 24-48 ore.
Crisalide
La crisalide, fissata bene sugli steli delle piante, inizialmente è di colore bruno-verdastro. Con il tempo diventa trasparente, lasciando intravedere la futura farfalla. Nelle stagioni più calde, la crisalide di macaone impiega circa 15 giorni a divenire farfalla, ma se il clima è sfavorevole possono trascorrere anche mesi. Lo svernamento avviene allo stadio di crisalide.
Cosa mangia il macaone?
Le larve di macaone si nutrono erodendo la vegetazione, sfruttando il possente apparato boccale. Le piante che preferiscono appartengono alla famiglia botanica delle Apiaceae o Umbelliferae, quali: finocchio, sedano, prezzemolo, aneto, anice, ruta, carote ecc, sia spontanee che coltivate. Come detto, però, il Papilio machaon è solitario, quindi è molto difficile che vi siano forti infestazioni tali da richiedere un intervento. Il danno alle foglie è contenuto, quindi non sono giustificati provvedimenti di lotta, come avviene per altri lepidotteri come la tuta absoluta o la processionaria. Inoltre la farfalla adulta si nutre del nettare dei fiori, e compie quindi una fondamentale azione d’impollinazione delle colture.
Il bruco di macaone è pericoloso?
In molti si domandano se il morso della larva di macaone sia tossico per l’uomo o gli animali domestici. La risposta è no, il morso di questo insetto non è velenoso, anche se può essere un po’ doloroso per il nostro amico a 4 zampe. C’è da dire che il bruco, quando si sente minacciato da predatori, fa fuoriuscire da dietro la testa delle ghiandole a forma di corno, queste emanano un forte odore repellente, grazie alla presenza di acido butirrico. Queste ghiandole potrebbero provocare un’irritazione al cane o al gatto che, annusando l’erba, dovessero imbattersi nel Papilio machaon.
Comportamento della farfalla
La farfalla macaone si contraddistingue per l’eleganza in volo, oltre che per le splendide livree delle ali. Gli adulti hanno un comportamento molto territoriale e difendono la loro zona dai propri simili. Se vi capita, quindi, di vederli volteggiare in coppia, probabilmente stanno litigando. La farfalla adulta vive circa 2 settimane, in questo periodo si accoppia e depone le uova per dar vita a un nuovo ciclo.
2 commenti
Ne avevo 5,6 larve sul finocchietto selvatico ma mai vista la farfalla..non è che gli uccelli se li mangiano?
Io ho un vivaio e quindi vedo qs bellissime farfalle. Ma è vero che volano al contrario?