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Il fiordaliso (Centaurea cyanus) è una pianta della grande famiglia delle Asteraceae. È un fiore spontaneo, tipicamente mediterraneo, il quale un tempo cresceva rigoglioso tra i campi di grano. Purtroppo, negli ultimi anni, l’uso sconsiderato di erbicidi e pesticidi chimici, ne sta mettendo a rischio la sopravvivenza. Per fortuna, però, il fiordaliso è molto apprezzato per le sue virtù terapeutiche e per la simbologia nel linguaggio dei fiori, per cui viene ampiamente coltivato in orti e giardini.
In quest’articolo conosciamo le caratteristiche della fiordaliso spontaneo. Vediamo inoltre come si coltiva in giardino con la semina diretta, e analizziamo le proprietà e gli utilizzi del fiore.
Il significato dei fiori di fiordaliso
Il fiordaliso è un fiore con una grandissima tradizione, non solo in Italia. In molti paesi è chiamato cìano, dalla parola greca κύανος=azzurro, a richiamare la sua tipica colorazione.
Nel linguaggio dei fiori simboleggia dolcezza e leggerezza, regalare un fiordaliso è quindi un gesto di amicizia sincera. In Oriente è un fiore che si regala tra innamorati, come augurio di felicità.
Nomi regionali italiani del fiordaliso
Ecco alcuni nomi comuni con cui s’identifica il fiordaliso nelle regioni italiane. In Liguria muneghetta, in Piemonte fior d’gran, in Lombardia balsareza, in Veneto batisciola, nel Lazio garofalo da campo, in Emilia stoppiun, in Toscana battisocere e fior campese, in Sicilia ambretta, sciuri da nisi, galafareddu azzolu.
E nella vostra zona, il fiordaliso ha un nome tipico? Potete segnalarlo nei commenti!
Caratteristiche botaniche del fiordaliso
Il fiordaliso è una pianta con ciclo annuale (raramente biennale). Sviluppa un folto cespuglio con fusti erbacei abbastanza ramificati e tomentosi, alti fino a 80 cm. Le radici sono fusiformi e di colore giallo.
Foglie
Le foglie della pianta sono verdastre, a volte biancastre per un denso tomento. Quelle inferiori sono pennato-partite, con i segmenti lineari acuminati, fra i quali il terminale è più grande e più allungato degli altri. Le foglie superiori, semplici e sessili, sono alterne lungo il fusto; hanno inoltre forma lanceolate-lineare e sono lungamente acuminate all’apice.
Fiori
I fiori di fiordaliso sono riuniti in capolini solitari all’apice dei rami. Hanno un involucro di numerose brattee con il margine nerastro e variamente sfrangiato all’apice. I fiori situati alla periferia del capolino hanno la colonna tubulare molto lunga e divisa alla fauce in cinque lobi, di colore tipicamente azzurro. I fiori interni sono molto più piccoli e di colore porporino. La fioritura avviene tra maggio e giugno e l’impollinazione è entomofila.
Frutti
Il frutto è un achenio biancastro e di forma cilindrica, incavato e pelosetto alla base. Nella parte superiore è inserito il pappo, lungo quanto l’achenio e formato da numerose setole di differente lunghezza.
Riproduzione naturale
Il fiordaliso, se trova le giuste condizioni, si riproduce naturalmente attraverso la dispersione del seme, grazie al vento o, ancora, ad opera di piccoli insetti tipo le formiche (mirmecoria).
Habitat del fiordaliso
Il fiordaliso cresce dal piano fino alla bassa montagna, in tutte le regioni italiane. Ad oggi si trova soprattutto negli incolti, mentre un tempo era comune nei campi di grano. Come accennato, l’uso di erbicidi ne ha fortemente limitato la diffusione spontanea e la sopravvivenza stessa.
La coltivazione del fiordaliso in giardino
Dalla specie originaria di fiordaliso, attraverso ibridazioni, sono state ottenute numerose varietà per la coltivazione in giardino. Queste presentano fiori più grandi, semidoppi o diverse sfumature di colore.
I semi di fiordaliso per avviare la coltivazione si trovano facilmente nei negozi specializzati, dove si può scegliere tra numerose varietà e colori.
La pianta è rustica e non ha bisogna di particolari cure, l’importante è effettuare la semina nel modo e nel periodo giusto.
Preparazione del terreno
Per coltivare il fiordaliso occorre preparare con cura il terreno dell’aiuola. Il tipo di terreno preferito è quello sciolto, fresco, con una buona dotazione di sostanza organica. Per migliorarlo si può usare del concime organico, tipo compost o humus di lombrico, da ammendare al terreno prima della semina.
Dopo una prima lavorazione superficiale, bisogna spargere il concime e ammendarlo al terreno con la vangatura. Infine si deve livellare e affinare con il rastrello.
Sono da evitare i terreni fortemente argillosi e compatti.
Terriccio per la coltivazione in vaso
I fiori di fiordaliso si possono coltivare anche in vaso. In questo caso, il consiglio è quello di utilizzare del buon terriccio per piante da fiore (come questo).
Abbiate l’accortezza di sistemare sul fondo del vaso dell’argilla espansa, così da avere un ottimo drenaggio ed evitare marciumi radicali che pregiudicano la fioritura.
Semina del fiordaliso
Il periodo ideale per seminare il fiordaliso (sia in giardino che in vaso) è l’inizio della primavera, quando il rischio di gelate tardive è ormai alle spalle.
La semina è diretta e si effettua con la tecnica a spaglio.
Per agevolare l’operazione di spargimento omogeneo si possono mescolare i semi con della sabbia a granuli non troppo fini. Il seme va leggermente interrato usando un rastrello. Se la terra è molto fine, basta semplicemente innaffiare con un getto a pioggia.
Cure colturali
Dopo il germogliamento dei semi potrebbe essere necessario un lavoro di diradamento, lasciando uno spazio di almeno 5 cm tra un germoglio e l’altro. Il terreno deve essere mantenuto sempre ben umido, con irrigazioni regolari (in assenza di precipitazioni).
L’aiuola deve essere ripulita dalle erbe infestanti competitive, soprattutto nelle prime fasi della crescita. A questo scopo è bene procedere con la sarchiatura.
Una volta sviluppato il cespuglio, la pianta avrà bisogno di minori cure, poiché ben affrancata al terreno con le radici.
Se volete mantenere la coltivazione, lasciate sfiorire naturalmente la pianta, avendo magari cura di far cadere i semi di fiordaliso nel terreno.
D’inverno pulite il terreno, magari tenendo coperto con lo sfalcio del cespuglio stesso. A primavera i vostri fiori di fiordaliso torneranno a crescere floridi nel giardino.
Raccolta e conservazione dei fiori
I fiori di fiordaliso sono da sempre ricercati in erboristeria e usati per le loro proprietà benefiche. Si raccolgono recidendoli appena al di sotto dell’involucro di brattee. I capolini si pongono a seccare all’ombra, in ambiente ventilato. Una volta asciutti, si conservano in recipienti di vetro o porcellana, al riparo da fonti di luce o calore.
Proprietà e usi del fiordaliso
Nei fiordalisi sono racchiusi numerosi principi attivi quali: flavonoidi, antociani e pectine. Questi hanno proprietà leggermente astringenti, antiinfiammatorie, diuretiche, tossifughe.
Questa comune pianta dal fiore di un azzurro caratteristico ha un valido impiego in campo oculistico. La sua acqua distillata (non ottenibile con procedimenti domestici), viene usata come collirio astringente per gli occhi arrossati. Nella pratica erboristica casalinga, si può impiegare l’infuso per un trattamento esterno decongestionante delle palpebre e delle zone intorno agli occhi. Analoga azione antinfiammatoria viene esercitata sulle mucose della bocca e della gola, preparando un infuso di 2 g di fiori secchi in 100 ml d’acqua, da usare per fare gargarismi.
Per uso cosmetico, invece, si può impiegare una manciata di fiori nel bagno caldo, molto indicato per pelli delicate e arrossabili.
Infine, se volete provare i benefici dei fiori di fiordaliso essiccati potete trovarli qui.