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Home » Piante e fiori » Ginestrino

Ginestrino (Lotus corniculatus). Caratteristiche, coltivazione e usi

Di Coltivazione Biologica 25 Aprile 2021
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Il ginestrino (Lotus corniculatus) è una pianta della famiglia botanica delle Leguminosae. È presente allo stato spontaneo in tutte le regioni italiane e viene coltivato come ottima specie da foraggio o da pascolo. Volgarmente viene chiamato trifoglio giallo o con altri nomi regionali, come ad esempio: erba corallina in Piemonte, scarpine della Madonna in Lombardia, terfojo cavallin in Veneto, orioleina in Emilia-Romagna, loto sottile in Toscana, trifogghiu gialinu in Calabria e trifoglieddu in Sardegna.
Non tutti sanno che i fiori del ginestrino sono ricchi di proprietà benefiche, che possono essere sfruttate in preparazioni domestiche.

Conosciamo dunque questa pianta, le sue caratteristiche botaniche, le proprietà e gli usi, sia in campo erboristico che in quello agricolo.

Caratteristiche botaniche del ginestrino

Lotus corniculatus
Il Lotus corniculatus è una specie erbacea perenne, con radice legnosa e fittonante, ricca di numerosi tubercoli tipici delle piante di legumi. È dunque una pianta azoto-fissatrice, in grado di migliorare le caratteristiche del terreno fissando al suolo l’azoto atmosferico.
La ginestrina forma un bel cespuglio, di solito non più alto di mezzo metro. I numerosi fusti non sono molto ramificati e si sdraiano a terra, con la parte terminale più eretta. Sono disposti a raggiera, glabri o poco pelosi, e sono lunghi fino a 50 cm.

Foglie

Le foglie del ginestrino sono anch’esse glabre o con pochi peli, hanno a loro volta cinque foglioline, due inserite all’attaccatura con il fusto, le altre portate da un breve picciolo. La forma varia da ovale a lanceolata, l’apice è più o meno arrotondato, la base è ristretta a cuneo, il colore è di un verde scuro intenso.

Fiori

L’infiorescenza del ginestrino è formata da tre a sei fiori, riuniti su un lungo peduncolo inserito al termine dei rametti o all’ascella delle foglie superiori. I fiori hanno il calice tubulare, terminato da 5 denti sottili. La corolla, di colore giallo vivo e spesso soffuso di rosso-arancio all’esterno, è costituita da 5 petali. La fioritura è molto appariscente e avviene a partire dal mese di aprile, a seconda delle zone.

Frutti

Il frutto è un legume cilindrico, dritto e di colore bruno. A piena maturità si apre nelle due valve che lasciano uscire i semi di forma ovale e colore bruno-rossastro. Questi mantengono un ottimo livello di germinabilità. Per questo motivo la pianta ha una facile riproduzione naturale.

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Habitat

Allo stato spontaneo il ginestrino è comune in tutta Italia, e lo troviamo dal mare fino alla zona prealpina. Nelle campagne cresce un po’ ovunque, lo si vede spesso tra i sassi dei pendii più aspri. Per la somiglianza dei fiori e l’assonanza botanica, la sua presenza si può confondere con la ginestra Spartium junceum, specie dal portamento semi-arbustivo.

Il ginestrino come foraggio

Il Lotus corniculatus è un’eccellente pianta da pascolo che, diversamente dall’erba medica, non dà luogo a fenomeni di meteorismo negli animali. Inoltre, può essere somministrata dagli allevatori come rimedio alternativo per i vermi degli intestini resistenti agli antielmetici.
Il difetto di questa pianta come erba da foraggio è che cresce lentamente e soffre molto la competizione di altre essenze. Per questo motivo, viene al limite usata nei miscugli e non come prato monolita perenne. Il fieno che si ottiene con il ginestrino è fine e aromatico, molto appetito dagli animali, se ottenuto con foraggio falciato appena prima della fioritura.

Coltivazione del ginestrino

Il ginestrino è una buona coltura foraggera, anche se il suo impiego è diminuito nel tempo. Si adatta molto bene a condizioni pedoclimatiche differenti. Predilige i terreni freschi e sciolti, ma riesce a vegetare bene anche in suoli di diverso tipo, come quelli sassosi e secchi o argillosi e umidi.

Raccolta e conservazione dei fiori

La parte utile del ginestrino, ovvero la droga, sono i fiori, i quali vanno raccolti in primavera appena sbocciati, recidendo il peduncolo che porta l’infiorescenza. I fiori vanno essiccati all’ombra e in un luogo areato, avendo cura di muoverli spesso. Una volta ben asciutti si conservano in recipienti di vetro o ceramica al riparo dalla luce. I fiori essiccati si possono conservare anche nell’erbario.

Proprietà e usi del ginestrino

Il ginestrino è un’umile pianta i cui fiori gialli hanno utili proprietà. Essi esplicano soprattutto un’attività sedativa al livello del sistema nervoso e di quello cardiaco. Altra importante proprietà è quella antispasmodica sul tubo digerente.
La presenza di composti cianidrici deve indurre a cautela nell’uso di questa pianta, evitando preparazioni ad uso interno senza il controllo di un bravo erborista. Ad uso esterno le componenti flavonoidiche dei fiori esercitano un’attività astringente e antiinfiammatoria sulle mucose e sulla pelle. L’infuso ad uso esterno si prepara con 5 g di fiori in 100 ml d’acqua, applicando compresse imbevute d’infuso sulle zone interessate.

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