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Il verme delle castagne (Cydia splendana), noto anche come carpocapsa delle castagne, è un parassita diffuso su tutto il territorio nazionale, ovunque cresca per l’appunto il castagno. Si tratta di un insetto dell’ordine del Lepidotteri, molto simile alla carpocapsa del melo (Cydia pomonella). Per via del suo particolare ciclo vitale, inoltre, è chiamato anche tortrice tardiva. La presenza di questa tortrice nei boschi deve essere attentamente monitorata, in quanto i danni che causa ai frutti sono notevoli. Il verme delle castagne è infatti responsabile dei buchi che osserviamo sulle castagne appena raccolte e che rendono il prodotto inservibile.
Vediamo quindi le caratteristiche di questo parassita, il suo ciclo di vita, i danni alle colture e la strategia di difesa biologica.
Descrizione della Cydia splendana
La Cydia splendana adulta è una farfalla con ali di colore grigio cenere o grigio bruno. Nell’angolo posteriore, inoltre, è presente una macchia gialla con bordatura nera vellutata. Quando le ali sono chiuse, le due bordature nere confluiscono per formare un’ampia macchia romboidale. Ad ali aperta, il lepidottero misura circa 13-18 mm.
Le uova sono di forma lenticolare, all’inizio bianche, con anello rossastro a fine ciclo.
Larva
Il verme delle castagne altro non è che lo stadio larvale dell’insetto. Il suo colore è bianco o leggermente rossastro, con il capo bruno, mentre lo scudo protoracico e la placca anale sono giallastri. A piena maturità la larva di Cydia splendana arriva a misurare 12-16 mm di lunghezza.
Il ciclo di vita del verme delle castagne
Il verme delle castagne compie una sola generazione all’anno. Sverna allo stato di larva matura, in un bozzolo sericeo creato poco sotto il terreno intorno agli alberi infestati. Si risveglia a luglio, quando, dopo una metamorfosi, sfarfallano gli adulti. Il picco dei voli si ha a settembre, con i ricci delle castagne ben sviluppati.
Gli adulti si accoppiano di notte. La femmina depone mediamente 100 uova lungo la nervatura centrale delle foglie. La larva nasce dopo circa 10-12 giorni. I vermi, dopo aver superato la barriera del riccio, penetrano subito nei frutti in maturazione. Scavano poi delle gallerie, prima nell’ilo (la parte basale del frutto) e poi all’interno, dove riposano. Raggiunta la maturità, fuoriescono attraverso un foro rotondo. La fuoriuscita può verificarsi sia sulle castagne ancora attaccate alla pianta che su quelle già a terra. A questo punto, la larva fuoriuscita tesse il suo bozzolo per prepararsi all’inverno.
Danni del verme sulle castagne
Le castagne colpite dal verme cadono prematuramente a terra, con danni differenti a seconda del livello di penetrazione nel frutto. Il danno può essere solo estetico, quando l’attacco è superficiale e non interessa l’interno. Quando però l’attacco interno avviene, la castagna risulta difficilmente recuperabile.
Il danno di questa particolare specie di tignola può essere molto grave, con picchi del 50% del raccolto nelle aree molto infestate.
La Cydya splendana, inoltre, oltre al castagno può colpire le ghiande della quercia, quelle del faggio e le noci.
Come eliminare il verme delle castagne in modo biologico
Per la difesa biologica dalla carpocapsa del castagno bisogna partire dal monitoraggio. In tal senso, molto efficaci sono le trappole ai feromoni. Queste vanno posizionate tra gli alberi a inizio estate e intercettano il volo degli adulti.
Contro il verme, invece, una buon rimedio è il bacillus thringiensis var. kurstaki (una sorta di insetticida biologico e naturale che trovate qui).
È necessario però utilizzarlo sulle larve neonate, che si spostano dalle foglie ai frutti. Il problema tecnico evidente, però, è dovuto alle grandezza degli alberi di castagno, situati spesso in luoghi impervi, con l’impossibilità di effettuare delle irrorazioni complete della chioma.
Una buona alternativa, quindi, sono i nematodi entomopatogeni. Quelli che contrastano la tortrice tardiva sono gli Steinernema carpocapsae (che trovate qui). Si applicano in autunno (seguite le indicazioni riportate in etichetta), con delle bagnature del terreno capaci di raggiungere le larve svernanti.
Disinfestazione delle castagne post-raccolta
Ci sono delle tecniche per la disinfestazione dal verme delle castagne in post-raccolta. Naturalmente le castagne ripulite dai vermi non saranno più utilizzabili per il consumo fresco o la conservazione, ma potranno essere destinate alla trasformazione in farina.
La disinfestazione la si fa immergendo le castagne in acqua bollente (48-50 °C) per 45 minuti, riportandole poi, immediatamente, in acqua fredda (10 °C) per altri 45 minuti. Andranno infine fatte passare in una corrente di aria calda per l’asciugatura.