La limacina del pero e del ciliegio (Caliroa limacina) è un insetto appartenente all’ordine Hymenoptera, famiglia Tenthredinidae, sottofamiglia Caliroinae. Su molti testi è indicata con il nome di Caliroa cerasi, e volgarmente è chiamata semplicemente limacina o caliroa.
È un parassita molto comune nel nostro Paese, e attacca prevalentemente l’albero di pere e il ciliegio. Più rari sono gli attacchi nei confronti di altri alberi da frutto, quali albicocco, mandorlo, susino, lampone, melo cotogno.
In quest’articolo vediamo come riconoscere la limacina, i danni che causa alla vegetazione degli alberi e come difendersi con prodotti consentiti in agricoltura biologica.
Descrizione della Caliroa limacina
La caliroa adulta si presenta come una mosca di 5 mm di lunghezza, con 10 mm di apertura alare. Il colore è quasi interamente nero, fatta eccezione delle tibie anteriori e medie che sono brune e delle ali, sfumate di scuro nella parte mediana e con nervature brune.
Uova
L’uovo della limacina è di forma ovoidale con corion liscio
Larve
La larva della Caliroa limacina è facile da riconoscere. Presenta la parte anteriore ingrossata e gibbosa, con il capo e le zampe toraciche nere. Il resto del corpo larvale è giallo-verdastro, con superficie ricoperta da uno strato di muco lucido di colore violaceo-nerastro. Giunta a maturità misura 8-10 mm di lunghezza.
Bozzolo
Il bozzolo è di forma sub-cilindrica, con struttura pergamenacea e rivestito di particelle terrose.
Danni alla vegetazione degli alberi
Il danno della Caliroa limacina è dovuto all’attività trofica delle larve. Queste vivono sulla pagina superiore delle foglie e compiono erosioni rispettando le nervature (primarie e secondarie) e la pagina inferiore. Le foglie degli alberi vengono progressivamente scheletrizzate, si accartocciano, disseccano e infine cadono, compromettendo lo sviluppo vegetativo se l’intensità dell’attacco è elevata.
C’è da dire che le infestazioni della limacina interessano solitamente piante isolate nei frutteti familiari. Nei grandi frutteti specializzati difficilmente si registrano danni rilevanti.
Ciclo di vita Caliroa limacina
Gli esemplari adulti della Caliroa limacina fanno la loro comparsa nei piccoli frutteti i primi di maggio. Dopo l’accoppiamento le femmine introducono il loro organo ovopositore entro i tessuti della pagina inferiore delle foglie per deporre le uova in modo isolato poco sotto l’epidermide superiore. In corrispondenza del punto di deposizione compare un piccolo rigonfiamento lenticolare.
Dopo 1-2 settimane nascono le larve, le quali fuoriescono attraverso una piccola fenditura che le proietta sulla pagina superiore. Qui iniziano a nutrirsi e nel volgere di un mese (dopo 6 mute) giungono a maturità. A questo punto la larva si libera del muco che ricopre il suo corpo e si lascia cadere a terra, dove scende a pochi cm di profondità per chiudersi dentro il bozzolo e completare la metamorfosi in mosca.
Nel mese di agosto compaiono gli adulti di seconda generazione. Ve ne può essere eventualmente una terza se il clima stagionale è favorevole. Le larve mature dell’ultima generazione s’interrano e, sempre nel bozzolo, superano l’inverno allo stadio di prepupa. Nella primavera successiva avviene la trasformazione in pupa e poi adulto.
Come eliminare la Caliroa limacina in modo biologico
Un frutteto ben difeso con le trappole per vespe e calabroni solitamente non soffre per gli attacchi di Caliroa limacina. Quindi la predisposizione di trappole di questo tipo, attivate con birra e zucchero, garantiscono una buona cattura massale di parassiti adulti. Analogamente si possono utilizzare le trappole cromotropiche di colore giallo (come queste).
Contro le larve sono due i prodotti che si possono impiegare, ovvero il piretro naturale e l’azadiractina, che trovate rispettivamente qui (il primo) e qui (il secondo). Si consiglia di effettuare una bagnatura accurata della vegetazione nelle ore serali, in modo da raggiungere il maggior numero possibile di larve di Caliroa limacina.