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Home » Patologie e cure » Parassiti » Mosche dello scarico

Mosche dello scarico (Clogmia albipunctata). Ecco come eliminarle

Di Coltivazione Biologica 25 Agosto 2021
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Le mosche dello scarico sono insetti appartenenti all’ordine Diptera, famiglia Psychodidae. Di questi ditteri psychodidae la specie più diffusa in Italia è la Clogmia albipunctata, nota con altri nomi volgari quali mosca di fogna e mosca dei bagni. Questa nomenclatura ci suggerisce l’ambiente in cui vivono questi parassiti, ovvero gli scarichi domestici. Anche se l’insetto di per sé è innocuo, per nulla aggressivo, la sua presenza può essere problematica, in quanto è vettore di batteri. Il problema quindi è soprattutto igienico.

In quest’articolo vediamo quali sono le condizioni che favoriscono il proliferare delle mosche dello scarico, i rischi che si corrono incontrandole e, soprattutto, come eliminarle.

Descrizione della Clogmia albipunctata adulta

Mosca dello scarico
Le mosche dello scarico sono facilmente riconoscibili, pur essendo di piccole dimensioni. Gli adulti misurano pochi millimetri, tra 1 e 5, hanno ali di forma tondeggiante e ricoperte di peluria ben visibile se osservata da vicino. Il resto del corpo è ricoperto da squame e setole. Il colore della livrea varia dal bianco-grigiastro al bruno-nerastro. Pur trattandosi di ditteri psychodidae, l’aspetto ricorda quello di piccoli lepidotteri.

Larve e pupe

Le larve, a dispetto degli adulti, non sono visibili, in quanto nascono e si sviluppano negli scarichi domestici. Sono lunghe dai 4 ai 10 mm, apode ed eucefale. Hanno il corpo allungato e più o meno appiattito, con la testa ben marcata e in evidenza, sono inoltre dotate di sifoni respiratori. Le pupe sono anch’esse di forma allungata, fornite di due tubi respiratori dorsali nel cefalotorace.

Come si sviluppano le mosche nello scarico

Clogmia albipunctata
L’ambiente di sviluppo e proliferazione di questi parassiti domestici sono, in maniera generica, gli scarichi. In particolare gli esemplari femminili depongono ammassi di uova (da 30 a 100) sulla superficie del biofilm presente in sifoni, scarichi, toilette, piatti doccia, wc. I luoghi umidi sono i preferiti dalla mosca per deporre le uova, quindi le condense delle tubature idrauliche, i pozzetti delle fognature, addirittura gli impianti d’irrigazione per l’orto. Le uova hanno un tempo d’incubazione che, a seconda dell’ambiente, varia da 1 a 4 settimane. Le alte temperature estive sono favorevoli al ciclo biologico dell’insetto.
Le larve sono saprofaghe, vale a dire che si nutrono di materiale organico in decomposizione, tipico degli scarichi non perfettamente puliti. Visto che hanno dei sifoni respiratori, le mosche dello scarico sono in grado di vivere in ambienti totalmente acquatici, ad esempio in un pozzetto idraulico non perfettamente efficiente, che accumuli le acque reflue.

Il comportamento delle mosche dello scarico adulte

Una volta completato lo sviluppo, gli adulti fuoriescono in superficie risalendo lo scarico, per tale motivo troviamo queste piccolissime mosche nere in bagno o in cucina.
La mosca dello scarico adulta vive circa 2 settimane. In ambiente domestico, ad esempio in un grande palazzo, le infestazioni si possono verificare durante tutto l’anno.
Queste farfalline nere non sono brave volatrici, anzi, vivono per lo più attaccate ai muri del bagno o della cucina, compiendo voli di breve distanza e piuttosto goffi. Non pungono, e quando vengono disturbate, cercano di nascondersi dietro le scaffalature pensili dei muri. In generale, preferiscono le zone umide e poco illuminate.

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Perché sono pericolose le mosche dello scarico?

La presenza delle mosche dei bagni è sicuramente il segnale di un problema igienico. Più alta è l’invasione dei moscerini, più dobbiamo preoccuparci. In primo luogo, perché le mosche sono vettori di numerosi batteri, quali, ad esempio: Escherichia coli,
Klebsiella pneumoniae ssp. pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa. In ambiente domestico, questi batteri possono venire in contatto con il cibo o, peggio ancora, con gli strumenti di igiene personale (spazzolini, spugne, asciugamani, ecc.). In ambienti con condizioni igieniche precarie sono stati inoltre segnalati problemi patologici (colite, miasi) in seguito all’ingestione accidentale delle larve attraverso bocca, naso o organi genitali. Altresì, l’inalazione di frammenti del corpo delle mosche adulte può provocare l’insorgenza di problemi respiratori. Infine, se le popolazioni larvali raggiungono densità estreme, gli scarichi stessi si possono ostruire.
Ripetiamo, le eventualità sopra riportate fanno riferimento ad ambienti con condizioni igieniche deprecabili. Tuttavia, è sempre bene stare allerta e adottare i dovuti provvedimenti.

Come eliminare le larve di mosca dagli scarichi

Com’è logico pensare, la prima azione da compiere per evitare le infestazioni delle mosche è la pulizia degli scarichi, dove, come detto, vengono deposte le uova e si sviluppano le larve.
Una periodica ispezione degli scarichi e di eventuali pozzetti è dunque buona norma. La prima cosa da fare è utilizzare strumenti meccanici, come le serpentine flessibili, per rimuovere eventuali ostruzioni, in pratica la materia organica che alimenta le larve stesse.
Ove ciò non bastasse, si può ricorrere ai prodotti disgorganti in gel, operazione che però sconsigliamo, poiché inquinante. Nei negozi specializzati è comunque facile trovare tutti i prodotti per la manutenzione ordinaria degli scarichi domestici.
Un’altra azione pulente degli scarichi consiste semplicemente nel versare acqua portata allo stadio d’ebollizione. L’acqua bollente (100 °C e oltre) è infatti in grado di distruggere le uova.

Come individuare lo scarico da pulire

A volte vediamo questi piccolissimi insetti neri in bagno, ma non siamo sicuri della loro provenienza, ad esempio se provenienti dal bagno doccia, dal lavandino, dal bidè, ecc. Per capirlo con certezza si può fare il test del nastro adesivo. Di notte, dopo aver fatto asciugare l’ingresso dello scarico, lo possiamo chiudere parzialmente con del nastro adesivo bianco. In questo modo le mosche delle scarico presenti rimarranno intrappolate nel momento della risalita, e questo ci aiuta a capirne la provenienza. Questa operazione va ripetuta per qualche giorno, anche perché le larve non si sviluppano tutte allo stesso tempo.

Come eliminare le mosche adulte

Oltre a uova e larve, è pure importante eliminare le mosche adulte, in modo da interrompere il ciclo riproduttivo del parassita. Per l’eliminazione delle mosche dello scarico adulte in casa, si consiglia di usare le apposite trappole ad elettroluminescenza (come queste). In caso di forti infestazioni, però, potrebbe essere opportuno contattare delle ditte di disinfestazione specializzate.

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